29-03-2010
KARSTEN HAMRE
"Through The Eyes Of A Stranger"
(First Fallen Star)
Time: CD (45:41) DVD (43:50)
Rating : 7.5
Il secondo album solista di Karsten Hamre arriva a distanza di quasi cinque anni da "Broken Whispers", debutto forse in buona parte ancora da scoprire. I più ricorderanno questo musicista scandinavo (nato in Norvegia ed oggi residente in Belgio) per i suoi passati nel progetto Penitent, apparso anni addietro nel roster della Cold Meat Industry, ma la sua attività, che include anche realizzazioni visive, ha preso forma sotto molteplici nomi, tra cui va ricordato almeno Dense Vision Shrine, di cui avremo modo di parlare nei giorni a venire. Il titolo "Through The Eyes Of A Stranger" sintetizza le peculiarità di partenza del lavoro, ispirato da alcuni luoghi visitati dall'autore, fotografati coi suoni e filtrati per un viaggio sonoro da proporre al pubblico. I brani, divisi per capitoli, hanno il loro filo conduttore in una profonda oscurità generata tramite l'intreccio di rumori e droni coperti da una sorta di tetra caligine. L'assenza di linee melodiche e punti di riferimento rende il disco un pozzo senza fondo, dominato da un'oscurità continua che non si lascia andare a troppe variazioni, al di là di una spaventosa calma in crescendo. In qualche occasione ("Darkness Gently Falling", "Keepers Of The Bones" e "Remember The Past") intervengono in lieve misura delle orchestrazioni sintetiche che danno alla classica dark ambient una piega da colonna sonora, mentre nella seconda parte del disco non mancano le ritmiche: secche e cadenzate in "Through The Past Times", simili a quelle dell'ingranaggio di un orologio in "Keepers Of The Bones". Solo 500 delle complessive 1000 copie stampate saranno accompagnate da un DVD in grado di dare un profondo valore aggiuntivo all'opera. Se in molti frangenti è doveroso 'tremare' dinnanzi ad una traccia video, spesso messa a punto con un software e con scarsa padronanza dei mezzi, nel caso di Karsten - avvezzo da tempo ai macchinari fotografici - ci troviamo dinnanzi ad una perla che completa ottimamente la parte musicale. Nella arco di circa tre quarti d'ora scorrono sullo schermo foto in bianco e nero che valorizzano aspetti e tematiche diverse (dagli ambienti industriali alle statue che evocano il passato, passando per situazioni planetarie), ma riunificate dai suoni e da un occhio che ha saputo accostarle con gusto. Se il solo CD rimane un ennesimo - e a tratti anonimo - album per creare atmosfere cupe, è con il DVD che riusciamo a carpire l'essenza della release, forse incompleta senza la sua controparte visiva. Eccellente unione tra suoni e immagini.
Michele Viali
http://www.firstfallenstar.com/