15-03-2010
INNFALLEN
"Three Days Of Darkness"
(First Fallen Star)
Time: (57:50)
Rating : 7
Il neonato duo Infallen, messo in piedi da Kevin Scala e Doyle Finley (quest'ultimo meglio noto nelle vesti artistiche di Invercauld), debutta con un album canonicamente dark ambient, in barba a chi ha sempre visto questo genere come una 'proprietà' del vecchio continente. I Nostri arrivano infatti dagli Stati Uniti, terra che in modo parco e discontinuo ha preso parte a questo stile, salvo fornire alla causa alcuni autori magistrali (Brian Lustmord su tutti). "Three Days Of Darkness" è un viaggio figurato nell'oltretomba, descritto tramite atmosfere cupe e plumbee, droni stratificati e rumori sinistri: una ricetta ben conosciuta tra gli appassionati del genere, ma qui spinta, in più passaggi, alle estreme conseguenze. La densità sonora, le sferzate emotivamente aggressive e le ambientazioni umide e tetre studiate con chiara tenacia riescono a descrivere veramente l'antro della bestia, incutendo, più che uno stereotipato orrore, nervosismo e scariche di adrenalina. Ogni brano mantiene determinate peculiarità di base, con diversificazioni eventuali applicate al tipo di atmosfera e ai suoni utilizzati: si va dalle lande maligne e apocalittiche dei primi due ruvidi pezzi ad un successivo calo di aggressività con inserimento di temi melodici ("Day One - Outside The Righteous Door"), per passare all'interno di una sorta di gorgo infernale fondato su rimbombi ed echi ("Day Two - Gnashing Of Teeth"), fino alle percussioni spettrali di "Epilogue - Scattered Remains" che si stagliano su neri tappeti sonori. Tutto l'album dà l'impressione di descrivere ampie zone chiuse e caliginose entro cui rimbombano rintocchi malefici e scorrono fiumi di fuoco, con l'eccezione della chiusa finale ("New Dawn"), che, in linea col filo narrativo dell'album, sembra ritrovare spiragli di gelida luce. Il disco si pone sulla scia di grandi nomi (dal suddetto Lustmord ai classici più cupi della Cold Meat Industry), traendo dai maestri gli insegnamenti per mettere a punto tracce di buon effetto che non fanno rimpiangere il passato. Esordio degno di nota, impreziosito da una confezione digipak di formato A5 con copertina ruvida, e mastering messo a punto dall'esperto John Stillings (Steel Hook Prostheses).
Michele Viali
http://www.myspace.com/innfallen
http://www.firstfallenstar.com/