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Recensione
29-05-2020 : VLIMMER
VLIMMER
Uscito il primo di maggio come autoproduzione in due limitatissime versioni (15 copie in cassetta e 20 in CDr, con incluso uno dei testi scritto a mano), ma già ristampato dopo due settimane dalla Blackjack Illuminist in CDr in una tiratura più ampia ed una nuova confezione, "Pulmo" è una di quelle poche release firmate da Vlimmer che esulano dall'ormai noto progetto dei 18 EP numerati progressivamente. Alexander Leonard Donat prosegue nella sua personale ridefinizione delle derive darkwave, anche stavolta con la fatidica produzione lo-fi (che favorisce la giusta atmosfera greve in cui le tracce ben funzionano)....
 
Recensione
07-05-2020 : TÖRST / CANECAPOVOLTO
TÖRST / CANECAPOVOLTO
Uscito la scorsa estate, "In France" è l'album che ha visto l'act catanese Canecapovolto e quello salernitano Törst tornare a collaborare a quasi 15 anni di distanza da quello "Standard And Formal" del 2005 che li vide insieme per la prima volta. Un nuovo incontro fra due progetti dediti a sonorità astratte, minimali e sperimentali che le note ufficiali descrivono come "...un concept album, trasposizione in musica del racconto di un sogno, i cui frammenti si manifestano nei singoli brani e si ricompongono nel climax finale", specificando che per la sua realizzazione il personale coinvolto ha....
 
Recensione
29-03-2020 : ANTICO LUNARIO
ANTICO LUNARIO
Nato ad inizio del 2017 per mano del cantante/chitarrista Francesco Ronchi e del polistrumentista Iven Cagnolati (entrambi con esperienze pregresse e ad oggi unici due membri stabili della line-up), il progetto Antico Lunario ha esordito lo scorso ottobre con l'EP in esame, realizzato in sole 50 copie numerate a mano in una pregevole confezione artigianale completa di booklet. Una veste grafica decisamente calzante per un act dedito ad un (neo)folk dagli accenti medievali e dagli estrosi spunti progressivi, capace di accendersi nelle porzioni più intense dei vari episodi, come avviene già nel finale dell'appassionata e....
 
Recensione
01-02-2020 : [an] UNCOMING CALL
[an] UNCOMING CALL
EP d'esordio per questo quartetto francese dell'area di Tolosa, che per il proprio ingresso nel mercato musicale opta per l'autoproduzione, sia in digitale che nelle 100 copie dell'edizione CD in essenziale cardboard. Visibilmente non proprio giovanissimi, e verosimilmente dotati di un buon bagaglio d'esperienza, i quattro propongono una formula indie rock/alternative che non manca di abbeverarsi alla fonte di certo dark-rock, piuttosto che a quella del post-punk come vorrebbero le note ufficiali. Nel breve spazio di un quarto d'ora scarso, la band - guidata dal singer Micka, la cui voce melodica evita di rincorrere gli umbratili stilemi dark....
 
Recensione
17-01-2020 : HEARTLAY
HEARTLAY
Nato nel 2014 come progetto del musicista e produttore Aaron Sadrin, l'act francese ha esordito sulla lunga distanza nell'estate del 2017 con l'album "Close To Collapse" a seguito di un paio di EP, diventando strada facendo un quartetto a tutti gli effetti e giungendo a fine novembre al suo secondo full-length "Attack & Agony". La formula che ha già garantito critiche positive ai parigini non muta nella sostanza: un industrial metal profondamente venato di alternative rock e corredato di elettronica dal discreto potenziale commercia(bi)le, a cavallo fra Nine Inch Nails, Front Line Assembly, Strapping Young Lad....
 
Recensione
26-12-2019 : ANTIVALIUM
ANTIVALIUM
Tre anni e mezzo dopo il primo CDr "Archivakte", limitato a sole 25 copie ed andato esaurito all'evento londinese in cui è stato presentato (lo United Forces Of Industrial III, tenutosi il 29 aprile del 2016), i navigati Hunter Barr ed Andrew Trail - già assieme in act importanti quali KnifeLadder e Black Light Ascension, oltre che protagonisti in altri progetti di assoluto rilievo - tornano con l'atteso nuovo album di AntiValium, anche stavolta realizzato in proprio. Pubblicato nelle 100 copie dell'essenziale digipack, "False Flags" fa riferimento già dal titolo a quelle tattiche segrete - usate....
 
Recensione
26-12-2019 : KARNNOS
KARNNOS
Dopo la decennale pausa discografica a seguito del quarto album "Undercurrents And Lost Horizons", il combo portoghese era tornato in attività nel 2015 col valido "Dream Continent", ed ora, quattro anni dopo, Johan Aernus, A. Guerra e soci scelgono la via dell'autoproduzione per rilasciare la nuova e sesta fatica sulla lunga distanza (edita esclusivamente in CD nelle 100 copie dell'elegante digifile a sei pannelli), dopo quattro album pubblicati dalla francese Cynfeirdd. Una nuova sfida per il sestetto iberico, che tiene fede al proprio inconfondibile stile a cavallo tra folk ed industrial, coi consueti tratti....
 
Recensione
26-12-2019 : FUTURE TRAIL
FUTURE TRAIL
Arriviamo con un po' di ritardo a parlarvi del terzo album dei tedeschi Future Trail (che usciva verso la fine di febbraio), ma lo facciamo con piacere, poiché l'attesa per un nuovo full-length del duo formato da Mel (voce) e René (musiche), intervallata solo da un EP e qualche singolo digitale, durava ormai da dieci anni. Era infatti il 2009 quando usciva il valido "Breaking New Ground", album che segnava il passaggio dietro al microfono della singer Mel e che sembrava aprire una fase importante per l'act tedesco, che però mancò di replicare in tempi brevi. Desiderosi di recuperare il tempo perduto, i....
 
Recensione
26-12-2019 : LÛV
LÛV
Giunge al debutto ufficiale il quartetto emiliano Lûv ("lupo" nel dialetto della montagna reggiana), che nelle stesse parole dei suoi protagonisti (fra i quali vi è Carlo Baja Guarienti, di fama Albireon) è descritto come un progetto di narrazioni in musica sospese fra suggestioni letterarie, cantautorato e sonorità folk. E sono proprio queste suggestioni letterarie a guidare questa sorta di diario di bordo di un viaggio per mare, raccontato sia dalle canzoni, sia da quegli intermezzi in cui è la voce narrante dell'ospite Raimondo Benzi a delineare i contorni della storia, non senza che sullo sfondo....
 
Recensione
18-11-2019 : SEA OF SIN
SEA OF SIN
Fra le tante storie di lunghi silenzi ed inattesi ritorni c'è anche quella della synthpop band tedesca Sea Of Sin, la cui carriera discografica iniziò nel lontano 1995 con l'album "Watch Out!", per poi interrompersi nel 2000 con "Urban Chemistry", sorta di "best of" dei brani del suddetto esordio e dell'EP del '97 "Illuminate". Riapparsi sulle scene un anno fa con l'album "Future Pulse", nel quale, parallelamente a qualche inedito, riprendevano in nuovi edit alcuni dei vecchi brani, Frank Zwicker (voce e testi) e Klaus Schill (synth, chitarre e produzione) fanno il loro vero e....
 
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