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Intervista
05-09-2011 : NECRO FACILITY
NECRO FACILITY
Se è vero che l'anno discografico viene letteralmente troncato in due dal mese di agosto, in cui poco o nulla si muove a livello di uscite che contano ed il mercato si prende una fisiologica pausa, allora possiamo affermare con certezza che la prima parte di questo 2011 ha visto assoluti protagonisti in campo electro gli svedesi Necro Facility e la loro terza fatica sulla lunga distanza "Wintermute". Un lavoro atteso per quattro anni, con aspettative altissime, visto che i due giovanissimi ed agguerriti artisti scandinavi avevano gettato basi importanti con due album a base di spigolosa, dura ed eclettica electro-industrial....
 
Recensione
05-09-2011 : ELASTIK
ELASTIK
L'act francese capitanato da Thomas Prigent aveva debuttato per la connazionale Sounds Around nel dicembre del 2009 col positivo ma ancora un po' acerbo "Métalik", e pur sfoderando grande versatilità ed una notevole creatività strettamente collegata al mondo dell'electro-industrial e della dark-electro, non era riuscito a fare breccia nel settore di riferimento, verosimilmente a causa di un'etichetta non propriamente affine al genere proposto... Oggi il Nostro, messa in piedi la Koma Records, si produce in proprio, rilasciando un secondo full-length che non delude le aspettative di crescita, innescate dalla....
 
Recensione
05-09-2011 : THE PAIN MACHINERY
THE PAIN MACHINERY
Già con la corposa release introduttiva "Auto Surveillance" si era capito che, dopo qualche tentennamento iniziale (un disco roccioso come "Urban Survival" pubblicato dopo quello che si riteneva essere l'EP della svolta, ossia "Total Recall"), il duo svedese era ormai pronto ad abbandonare la pur convincente e granitica electro-industrial del passato in favore di un sound più scarno, 'in your face' ed in linea con la prima grande ondata EBM europea, a partire dai capostipiti Front 242. E questo sesto album, con la sua grafica retrò e gli elogi pubblici ai vecchi synth, non lascia alcun dubbio....
 
Recensione
05-09-2011 : PROYECTO MIRAGE
PROYECTO MIRAGE
Oramai veterani della scena elettronica, attivi sin dal 1999, i Proyecto Mirage (al secolo Alicia Willen e Francisco Planellas) arrivano con questo "Slaves Of Capital" al sesto studio-album, formato che sembra essere il più congeniale al gruppo, vista la scarsità di miniCD ed EP realizzati finora. Nel loro DNA musicale sono sempre coesistiti industrial, techno, rhythm and bass e power electronics. Anche nel nuovo lavoro questa varietà di stili si conferma, pur con qualche lieve differenza rispetto al passato. Dal punto di vista lirico, "Slaves Of Capital" fa riferimento alle crisi economiche e sociali....
 
Recensione
11-08-2011 : PROJECT PITCHFORK
PROJECT PITCHFORK
Era il lontano 1991 quando la band di Amburgo dava alle stampe il singolo "Psychic Torture" e, soprattutto, il debut album "Dhyani"... Nel corso degli anni non sono mancate le raccolte per il combo tedesco, ma ora, a due decadi di distanza da quei primi vagiti ufficiali, esce questa doppia compilazione (in uno splendido formato digipak ad otto ante con ampio libretto ricco di foto e storia della band, in edizione limitata a 2000 copie) che, come suggerisce il didascalico titolo, rappresenta la prima vera e propria antologia per i Project Pitchfork. Trentuno tracce (una sola è inedita) per oltre 150 minuti....
 
Recensione
11-08-2011 : TERROLOKAUST
TERROLOKAUST
Se col rabbioso esordio a base di concitata EBM del 2009 "Gas" il duo ispanico/tedesco aveva mostrato di saperci tutto sommato fare, pur senza strabiliare, un effetto esponenzialmente migliore lo ha suscitato il singolo digitale dello scorso anno "No Control", rilasciato dal faro dell'elettronica oscura in Giappone Deathwatch Asia, tant'è che per la stampa europea della nuova fatica si è mossa la rinomata Infacted Recordings. Se nella terra del Sol Levante la Deathwatch Asia commercializza una versione doppia con annesso bonus-CD di remix, la label tedesca propone invece l'edizione a disco singolo, che sfiora....
 
Recensione
28-07-2011 : ACHENAR
ACHENAR
Achenar è un estroso e folle solo-project scozzese facente capo a Duncan Hemingway, già autore quattro anni or sono del full-length di debutto "All Will Change". Pur utilizzando strumentazione elettronica, l'autore cita prevalentemente nomi di area metal - anche estrema - come Gorguts, Dødheimsgard, Meshuggah etc. quali riferimenti stilistici: in effetti appare chiaro come il Nostro, pur restando lontano dalla parodia disimpegnata, voglia farsi in qualche modo beffe di certo metal crudo ed esasperato sul versante tecnico, in particolare a livello ritmico. Così Achenar rilegge tali strutture in un'ottica....
 
Recensione
21-07-2011 : STENDECK
STENDECK
In circa un decennio di attività, lo svizzero Alessandro Zampieri si è costruito una solidissima reputazione in ambito IDM & affini, e con pieno merito. Chi lo ha seguito sin dai tempi del debut album "Can You Hear My Call?", passando per l'eccellente follow-up "Faces", non si sarà certo stupito nel vederlo passare dalla piccola - e ormai defunta - Geska Records a quella Tympanik Audio che sta radunando il meglio dell'IDM mondiale: era solo questione di tempo, conoscendo il fiuto dei ragazzi dell'etichetta americana... L'approdo in casa Tympanik, avvenuto due anni or sono, è stato un....
 
Recensione
21-07-2011 : HOCICO
HOCICO
Se lo scorso anno "Dog Eat Dog" era stato il brano selezionato quale apripista per l'ennesimo buon full-length "Tiempos De Furia" dei ritrovati Hocico, la feroce "Bite Me!" è invece la traccia scelta quale primo singolo post-album. Il dischetto, edito nel formato digipak, si apre con tre versioni della title-track: in primis sono gli stessi messicani a rielaborarla, esaltandone ulteriormente il piglio da club, laddove i grandiosi Rotersand vi infondono ulteriore cattiveria, apportando una maggiore creatività a livello squisitamente ritmico; i tedeschi Chrom spingono invece verso una rielaborazione....
 
Recensione
14-07-2011 : ESCALATOR
ESCALATOR
La storia degli Escalator sembra una sfida ai moderni trend dell'industria discografica, dove la presenza sul mercato diventa quasi obbligatoria per non cadere nel dimenticatoio in poco tempo. Formatisi in Ungheria nel 1988, dopo un paio di cassette e un album (prevalentemente) di remix intitolato "Antropologia", arrivarono al primo CD "Arbeit" nel 1994. Dopo il debutto ufficiale, ecco un silenzio durato 17 anni (interrotto da un paio di antologie, una nel 2001 e l'altra nel 2009), ovvero il tempo trascorso per l'uscita del nuovo album "Out Of My Ego". Sicuramente il duo ungherese in questo lasso di tempo si....
 
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