14-12-2008
VV.AA.
"Music From And Inspired By Saw V"
(Synthetic Symphony/Audioglobe)
Time: (68:26)
Rating : 4
Il quinto capitolo della saga cinematografica horror denominata "Saw" è da poco approdato nelle sale al momento in cui il sottoscritto verga queste righe, e già ci ritroviamo sugli scaffali dei negozi questa compilation con musica 'da' e 'ispirata da' "Saw V"... Se per i precedenti capitoli l'analoga operazione discografica era stata curata dalla Trisol, stavolta tocca alla Synthetic Symphony (divisione del colosso tedesco SPV) occuparsene, segnatamente buttando in mezzo agli unici due pezzi facenti realmente capo alla soundtrack originale ben 13 brani, pescati per lo più dal folto catalogo SPV senza alcun filo logico... Gli unici due brani originali, che aprono e chiudono rispettivamente il sampler, sono firmati dal noto producer e remixer Charlie Clouser (ex-Nine Inch Nails): in apertura troviamo "Trap Attacks", dove l'elettronica incisiva spicca in virtù di suoni a dir poco ottimi, mentre la chiusura è affidata a "What It Takes", episodio serpeggiante che sfocia in un'esplosione di possenti chitarroni. Le restanti 13 tracce, come detto, sono pescate in maniera casuale (perché la storiella di 'inspired by' proprio non sta in piedi) dal catalogo SPV e da quello di qualche altra etichetta, e si passa da nomi a noi ben noti quali Ministry, Die Krupps, Skinny Puppy, Emilie Autumn, Fixmer/McCarthy, Revolting Cocks e Funker Vogt ad altri più legati alla scena metal e/o alternative rock, come ad esempio Testament, The Almighty, Prong, Clutch, Filter etc... Tutti brani già editi (a parte forse un paio di versioni remixate, ma non vale neanche la pena perdere tempo ad indagare...) e non sempre così recenti (l'ottima "Date Of Expiration" dei Funker Vogt risale infatti al 2002, tanto per dirne una), per i quali la storiella dell'ispirazione presa da "Saw" davvero non sta in piedi, salvo eventuali voli pindarici... E la domanda sorge spontanea: a chi giova tutto ciò? Sarebbe stato infatti estremamente più interessante ed utile ascoltare la soundtrack vera e propria (specialmente se essa fosse stata affidata per intero alle abili mani di Charlie Clouser, cosa da appurare al momento), o al massimo brani inediti ed esclusivi effettivamente ispirati dal film, anziché questa sequenza di tracce (in molti casi pure buone, ma come detto già edite e quindi note ai più) messe in fila alla rinfusa senza che ci fosse una reale attinenza con Jigsaw e soci, ma il dischetto in esame presenta una questione ancor più pressante: come si fa a mettere in commercio prodotti simili in un'epoca in cui la gente acquista sempre meno dischi? Magari qualcuno si farà fregare dall'affiliazione con "Saw", credendo erroneamente di far sua la soundtrack e rimanendo poi deluso in primis dalla pochezza del booklet e delle sue misere due paginette, ma mere operazioni commerciali come questa sono studiate ad arte proprio per attecchire presso quel pubblico che di musica ne mastica (e ne compra) davvero poca e che si lascia facilmente incantare dai fenomeni cinematografici del momento, anziché informarsi a dovere usufruendo dei media specializzati prima di aprire il portafogli, e che quindi ha quello che si merita. Da qui la valutazione negativa, che quindi non si basa sulle canzoni incluse, bensì sulla natura speculativa dell'operazione discografica stessa. Se almeno qualcuno degli acquirenti diventasse poi un fan dei Funker Vogt...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.spv.de/syntheticsymphony/