SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO
Mailing-List:
Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista
12-01-2009
THE BEAUTY OF GEMINA
La rinascita goth parte dalla Svizzera
di Nicola Tenani (traduzione: Valentina Bonisoli)
Il loro debutto discografico ("Diary Of A Lost", del 2006) è passato un po' in sordina, anche qui da noi, nonostante una nostra buona recensione; il nuovo album "A Stranger To Tears" ha invece suscitato più di un motivo di discussione nell'ambito goth. Stesso dicasi per la loro performance in quel di Lipsia all'interno del Treffen: giudizi entusiastici da parte di fans ed addetti ai lavori, ma anche critiche - in alcuni casi feroci - da parte di organi di stampa del settore. Su queste pagine, invece, i Beauty Of Gemina hanno trovato da subito ampi consensi e stima per l'immediatezza del piacere nell'ascoltarli, la grande capacità lirica e l'eclettico senso dell'arte; proprio per questo, nelle prossime righe, cercheremo di capire un po' di più l'universo artistico e personale (in particolare quello del nostro interlocutore Michael Sele, fondatore e leader della band elvetica che, con pignola dovizia, cura ogni dettaglio della produzione del disco, partendo dai testi) di questa formazione emergente, ma con un passato di tutto rispetto alle spalle. Una presa di posizione sincera ed un atto di stima nei confronti di una band che, con carattere e passione, sta creandosi un posto di rilievo nelle grazie di chi, negli anni, ha apprezzato band come Covenant o Clan Of Xymox, ma non solo. Il tBoG-sound è ricco e screziato: Sele può creare con grande maestria atmosfere oscure ed elettroniche da dancefloor, come anche struggenti momenti di grande introspezione lirica. Noi, dopo avere speso parole di elogio nelle recensioni relative ai due album del combo svizzero, vogliamo con questa intervista aggiungere piccoli frammenti nella conoscenza di una band che anche in Italia comincia a ricevere attestati di stima: la generosità di Michael nelle risposte è pari allo stesso entusiasmo che convoglia nel creare le musiche ed i testi insieme al resto dei componenti della band, come noterete voi stessi...
-
Nascete come progetto Nuuk, poi la fine improvvisa, e nel 2006 tornate sul mercato come The Beauty Of Gemina: qual è il passo che porta alla nascita della vostra nuova incarnazione?
"Prima di tutto, vedere i The Beauty Of Gemina come una nuova band è molto importante per me. Ho deciso di non negare il passato dei Nuuk, ma anche di non focalizzarmi su di esso, poiché non si possono fare paragoni, a livello musicale, intendendo la nuova band come un semplice sviluppo del progetto precedente. Insieme col cantante, Donat Schilter, abbiamo deciso di porre fine a tutte le attività dei Nuuk, nei quali sono stato produttore, co-compositore e chitarrista dal 1997 fino all'ultimo tour del 2005. Durante quest'ultimo tour avevo già cominciato a scrivere diverse canzoni, e si è rivelato abbastanza chiaro per me che avrei voluto dare vita ad un nuovo inizio coi tBoG. Una volta stabilito questo, avrei potuto creare la mia musica in modo unico e indipendente. È stato un sogno che si è realizzato."
-
Com'è stato scelto un nome particolare come The Beauty Of Gemina?
"Veramente il nome è pura immaginazione, anche se esiste un personaggio chiamato Gemina. Si trattava di un'alunna e musa del filosofo Plotin, anche se il nome della band lascia lo spazio ad interpretazioni personali, il che è un aspetto che mi piace molto. Chi è questa Gemina? È una donna, un luogo, uno stato mentale? Amore e odio, inizio e fine: per me il nome della band è diventato sinonimo di speranza e positività che si affermano sino alla fine."
-
Gli equilibri tra voi sono nati subito, oppure trovare il giusto affiatamento ha richiesto del tempo?
"Trovare un buon equilibrio è importantissimo, e per farlo abbiamo trascorso molto tempo a parlare, ma devo ammettere che non siamo una band che scrive insieme le canzoni. Questo dipende molto dal mio modo di lavorare: preferisco starmene da solo a cercare le melodie, prima di sottoporle agli altri membri della band."
-
Nel 2006 esce il vostro album d'esordio: personalmente lo trovo ancora un 'work in progress', seppur già molto valido di per sé. Quali sono, a tuo modo di vedere, le maggiori differenze fra "A Stranger To Tears" ed il debut "Diary Of A Lost"?
"...'work in progress': questa è una bella domanda che non mi ero ancora posto! È difficile da dire: ora ci sono più sicurezza, più chitarre e meno compromessi, per cui il nuovo disco risulta più convincente. Per me si tratta semplicemente di un passo avanti, la seconda parte della storia."
-
Percepisco nel vostro sound influenze piacevolmente variegate: Deine Lakaien e Covenant per quanto concerne il vostro 'lato electro', mentre nei momenti più introspettivi gli eventuali accostamenti sarebbero con nomi come Rome, Joy Division o Nick Cave. Vi ritrovate in questi modelli sonori, oppure pensate che nel vostro background ci siano altri riferimenti che influenzano i vostri suoni?
"Sono cresciuto ascoltando molta musica inglese, e sono da tempo fan di David Bowie e Robert Smith dei Cure; ammiro molto anche il lavoro di Björk e quello di band come Mogwai e Sigur Rós. L'anno scorso ho incontrato Ernst Horn dei Deine Lakaien ed Adrian Hates (Diary Of Dreams), e le loro opinioni sul mio lavoro sono state fantastiche. Sono molto felice di questo perché ho molto rispetto per il loro lavoro e la loro carriera."
"Chi è questa Gemina? È una donna, un luogo, uno stato mentale? Amore e odio, inizio e fine: per me il nome della band è diventato sinonimo di speranza e positività che si affermano sino alla fine."
(Michael Sele)
-
Il nuovo album arriva ad un paio d'anni dal debut, e con ben 16 tracce dagli altissimi standard qualitativi: tutte idee nate successivamente all'uscita di "Diary Of A Lost"?
"Ho cominciato a scrivere le canzoni per il secondo album settimane prima dell'uscita di "Diary Of A Lost", all'inizio del 2007. Ho lavorato sul nuovo album per quasi un anno, ed alla fine sono arrivato al mio limite."
-
Chi scrive i testi e le musiche nei The Beauty Of Gemina?
"Ecco l'esempio di quello che è successo con il debut album "Diary Of A Lost": ho scritto, registrato, mixato e prodotto tutte le canzoni nel mio studio, fino ad avere circa 30 tracce; abbiamo poi scelto insieme le tredici che avrebbero composto il disco. Entrambe le anime percepibili nel nostro sound sono in me, e quindi sono ben contento di aver collaborato con musicisti che condividono con me il mio amore per le sfumature più oscure e melanconiche."
-
La tua voce è carica di spleen, nonostante mantenga una grossa dose di dolcezza: essa rispecchia pienamente il tuo animo, oppure l'artista e l'uomo si scindono davanti al microfono?
"Mi fa piacere che la mia voce possa venire riconosciuta: mi aiuta a creare un 'Gemina-style' utilizzando qualsiasi input, riflettendo così entrambi gli aspetti."
-
Parlaci delle liriche e di ciò che vuoi trasmettere con i tuoi testi.
"Nei testi sono concentrate esperienze personali o dovute a incontri con persone che conosco. Solitamente racconto di storie che non sono correlate tra loro, racconti di persone, delle loro paure, delle loro speranze, descrivendone le relazioni. Oltretutto, le intreccio con le mie personali esperienze e faccio un resoconto di ciò che accade nel mio ambiente."
-
Tra i brani che preferisco, "Galilee Song", "Psycho Flood" e " Shadow Dancer" hanno una valenza prettamente dance; altri, come "Heart Of A Gun" o tutta la parte finale dell'album, presentano ritmi più nervosi, con la chitarra che diventa protagonista. Due anime a tutti gli effetti nei tBoG, come accennavi prima?
"Il mio amore per la musica spazia dalla classica all'industrial-sound più estremo; scrivere canzoni comporta il venire a contatto con i miei sentimenti ed il mio istinto musicale. Non volevo ridurre troppo il mio approccio, e il risultato è che ci sono almeno due anime in me."
"Il brano 'The Lonesome Death Of A Goth DJ' mi è stato ispirato dopo diverse conversazioni che ho avuto con i DJs: trovo che una sorta di frustrazione latente sia palpabile e che il fare serate 'a tema' non permetta di dar libera espressione alle individualità... Ciò significa che bisogna incoraggiare i giovani DJs non a temere la 'sindrome da pista vuota', bensì ad essere sempre e comunque aperti a sperimentazioni audaci."
(Michael Sele)
-
Spiegaci il significato di una canzone come "The Lonesome Death Of A Goth DJ", curiosa sin dal suo titolo...
"Questo brano mi è stato ispirato dopo diverse conversazioni che ho avuto con i DJs: trovo che una sorta di frustrazione latente sia palpabile e che il fare serate 'a tema' non permetta di dar libera espressione alle individualità... Ciò significa che bisogna incoraggiare i giovani DJs non a temere la 'sindrome da pista vuota', bensì ad essere sempre e comunque aperti a sperimentazioni audaci."
-
"Into black" è, secondo il mio modesto parere, il capolavoro dell'album: pensi di riproporre altri momenti di tale liricità in futuro?
"Ti ringrazio. Il brano è il 'singolo' principale dell'album e riflette appieno ciò che per me sono i contenuti e il linguaggio della musica, ed anche il testo è molto personale, ed è molto importante per me."
-
Se non sbaglio, ad un certo punto entra dolcemente un oboe: in futuro avranno ancora spazio nella vostra musica strumenti che appartengono al repertorio classico?
"Hai ragione. Ho adattato un quartetto d'archi e ho aggiunto un'oboista. La mia affinità alla musica classica si riversa spesso nelle mie canzoni, come una sorta di 'marchio di fabbrica'. La vedo come un'aggiunta agli arrangiamenti e un'interessante opportunità per espandere lo spettro del mondo dei suoni. È anche divertente poter collaborare con musicisti di altri generi."
-
Che cosa vuol rappresentare la copertina dell'album?
"Il titolo può confondere, immagino. Per questo ho scritto un breve prologo: lo puoi trovare nella parte dell'artwork che sta dietro al CD nel jewel-case (un ulteriore motivo per acquistare una copia originale, nda)... La copertina è un aspetto che ritengo molto importante, poiché racchiude l'intero lavoro. È stata sviluppata dal graphic designer Marcel Näf , col quale avevo già lavorato per 'Diary Of A Lost', con l'aiuto del fotografo Manuel Vargas Lépiz. Entrambi sono estremamente creativi e, da un inizio che vedeva un reciproco approccio diverso fra loro, si sono amalgamati perfettamente. Quello che ho cercato di trasmettere al meglio è stata la sensazione di sentirsi 'estraneo'. Alla fine ho suggerito un hotel piuttosto straordinario in Svizzera, in cui eravamo stati una volta dopo un concerto, e abbiamo lavorato per esprimere l'atmosfera delle canzoni e l'umore di 'A Stranger To Tears' nel modo in cui volevamo."
-
La label appositamente creata per produrre i vostri album, la TBoG Music, sarà il vostro esclusivo veicolo commerciale oppure recluterà altre band in futuro?
"Coinvolgere altre band potrebbe essere una prospettiva, ma non è in progetto al momento. Anche lavorare come produttore nel mio studio. Con Markus Meier, mio caro amico e manager dei The Beauty Of Gemina, ho diversi progetti per il futuro. In Svizzera abbiamo la possibilità di lavorare direttamente con il nostro distributore di fiducia, e per noi è il modo migliore per distribuire 'A Stranger To Tears'."
-
Ancora una frase per convincere i nostri lettori ad acquistare il disco...
"Come ho detto in precedenza, potete trovare un prologo interessante nel jewel-case (che, per la cronaca, recita più o meno così: Sappiamo che le nostre vite non dureranno per sempre/sappiamo che camminiamo tutti sulla stessa via/usciamo dall'oscurità, andiamo nella luce/lasciamo tutto il chiarore, torniamo all'oscurità/l'inizio è paura, la fine è paura/e, dopo tutto, diventiamo un estraneo alle lacrime, nda)..."
-
Ora qualche notizia e curiosità per conoscervi meglio: qualcuno di voi ha in piedi progetti paralleli?
"Al momento non abbiamo progetti paralleli, ma abbiamo con noi un musicista italiano, Dennis Mungo che è stato in tour con noi l'anno scorso come chitarrista ed ha partecipato ad alcuni brani del nuovo disco. È stato importante per me lasciargli spazio nell'album. La sua famiglia proviene dalla Calabria, e così ha potuto inebriarci di profumi in questa terra desolata!"
-
Conoscete ed apprezzate band italiane?
"Al WGT ho conosciuto ElenAlice di SPECTRA*paris e Kirlian Camera, che è una persona molto socievole e ho scoperto amare i tBoG. Da ragazzo mio fratello maggiore mi diede un bell'album di Angelo Branduardi, che ho amato molto. Mi piaceva anche Alice, ha cantato alcuni brani molto belli negli anni '80, tra i quali quelli composti da Battiato."
-
È stata positiva l'esperienza al WGT? Qui da noi abbiamo letto tanto elogi incondizionati quanto critiche feroci, ad esempio...
"Probabilmente la risposta sta nel mezzo. Per noi il concerto del WGT è stato molto emozionante. La qualità del suono non è stata la migliore, perché la location non è facile. Ma c'era il pienone di pubblico al Moritzbastei, ed i commenti dopo il concerto sono stati travolgenti. Avevamo fans da tutto il mondo e non ce lo aspettavamo. "
-
Come descriveresti la scena goth svizzera?
"In Svizzera abbiamo molti promoter, DJ e musicisti. Intorno a Zurigo ogni weekend ci sono diversi eventi, concerti o feste, quindi direi che la scena è abbastanza viva."
"Quello che ho cercato di trasmettere al meglio con la copertina è stata la sensazione di sentirsi 'estraneo'. Alla fine ho suggerito un hotel piuttosto straordinario in Svizzera, in cui eravamo stati una volta dopo un concerto, e abbiamo lavorato per esprimere l'atmosfera delle canzoni e l'umore di 'A Stranger To Tears' nel modo in cui volevamo."
(Michael Sele)
-
Con l'uscita del disco è previsto un tour? Se sì, toccherà anche l'Italia?
"Abbiamo diversi concerti in programma per il 2009. Ovviamente mi piacerebbe suonare in Italia, ma non è ancora stato programmato nulla. Cercheremo dei buoni contatti, e poi l'Italia non è così lontana!"
-
Siete una stella nata da poco, ma già luminosa: nell'augurarvi tutto il meglio, ti chiedo di lasciarci col tuo 'manifesto programmatico'...
"Siamo solo all'inizio e speriamo che la nostra musica possa arrivare a toccare il maggior numero possibile di persone, per cui dobbiamo concentrarci sui concerti, sul registrare dischi e distribuirli. Abbiamo lavorato molto negli ultimi due mesi per l'uscita di quest'album. Voglio ringraziare tutti coloro che sono stati coinvolti per averci supportato e per aver creduto in noi."
http://www.thebeautyofgemina.com/
http://www.myspace.com/thebeautyofgemina