23-07-2016
PINK ABDUCTION RAY
"Five Dimensions"
(Darkmatter Soundsystem)
Time: CD (33:40)
Rating : 6.5
Giunge sul mercato via Darkmatter Soundsystem questo nuovo lavoro a nome Pink Abduction Ray, dal titolo "Five Dimensions". Sono pochi i riferimenti che si trovano riguardo questo progetto, a parte il fatto che dietro al monicker si cela lo stesso personaggio (dal probabile nome di D. Bene Tleilax) titolare dell'act The Tleilaxu Music Machine, autore di un paio di release fra il 2003 e il 2010. Si tratta quindi di un compositore di lungo corso, anche se non particolarmente prolifico, che giunge a questo "Five Dimensions" dopo l'EP del 2014 "Roguelike". In realtà la versione di "Five Dimensions" che andiamo a recensire è una nuova versione del disco già uscito in formato download nel 2015, con l'aggiunta di due bonus-track. Il progetto, pur rifacendosi nel nome e nell'artwork all'immaginario sci-fi di abduzioni aliene et similia, propone un suono strettamente legato alla techno e all'electro-industrial, con qualche venatura IDM. In questa versione di "Five Dimensions" vi sono sette tracce che potrebbero essere una buona colonna sonora per selvaggi rave party. L'iniziale "Distant", ad esempio, è un pezzo electro-industrial potente e stordente, mentre "Out There" seduce con ritmiche glitch e sfumature post-industriali. "Scientifically Fascinating" è invece un divertito e scanzonato rimando alle soundtrack dei videogames anni '80. La leggerezza che ammanta questo brano viene però subito spazzata via con il sound harsh-industrial senza compromessi della title-track, vero e proprio bulldozer sonoro. La seguente "Hacked Ur Cyberbrain" riprende gli stilemi del primo brano ma con più fantasia, grazie a cambi di ritmo e atmosfera. I due pezzi bonus, invece, ripropongono le stesse soluzioni ritmiche e sonore dei precedenti brani, accentuandone la vena più intimista e cerebrale. Soprattutto il primo, "Audrey's Trance", sembra l'ideale colonna sonora di un mindtrip ipnotico ed accattivante. Riassumendo, ci troviamo davanti ad un prodotto tecnicamente molto valido, dove la perizia dei Pink Abduction Ray è uno dei punti di forza di un lavoro che però non convince al 100%. L'esiguità della proposta, sia per durata che per numero di brani, fa il paio con quella del precedente lavoro "Roguelike"; inoltre la principale attitudine di Tleilaxu sembra essere quella del live set, piuttosto che il lavoro in studio. Tuttavia per far decollare definitivamente il progetto basterebbe davvero poco, cioè una maggiore convinzione in esso: le buone idee ci sono, vanno solo sviluppate.
Ferruccio Filippi
http://www.pinkabductionray.com/
http://www.darkmattersoundsystem.com/