25-01-2014
TRI-STATE
"Light The kHAOS Within"
(Tri-State/Electro Aggression Records)
Time: (78:48)
Rating : 7.5
Gli appassionati dell'elettronica old-school, sia essa dark-electro o EBM, dovrebbero avere nella mastodontica compilation a quattro CD "Old School Electrology Vol. 1" di fine 2011 un vero e proprio vademecum per muoversi alla ricerca di quei nomi nuovi o più longevi che, spesso lontano dai riflettori, tengono vivo lo spirito e l'eredità degli anni '80 e '90. Quella imprescindibile raccolta di brani e gruppi venne messa a punto con un lavoro certosino dalla Electro Aggression Records (che coadiuva anche l'uscita dell'attuale comeback discografico), e proprio in quell'occasione i tedeschi Tri-State tornarono a dare segni di vita, dopo essersi sciolti nel 2002 con un solo album alle spalle e un futuro che molti prevedevano roseo... In effetti "Synopsis", debut album uscito dapprima nel 2000 come autoproduzione in CDr e poi stampato l'anno dopo in CD dalla Pandaimonium, era stato un ottimo primo passo che aveva messo in luce l'abilità del trio nel creare trame dark-electro di qualità e spessore, nonché nel dotarle di un piglio sinfonico (rimarcato allora come oggi) non comune e foriero di buon gusto melodico. Finalmente l'atteso follow-up ci giunge sotto forma di pregevole digipack, e per la band tedesca - che nel tornare ha operato qualche modifica nella formazione - il tempo pare essere trascorso benissimo, a giudicare dallo stato di forma sfoggiato. Il suono si mantiene in linea con l'ottima dark-electro già esibita ad inizio millennio, ma una tangibile maturazione si fa sentire all'interno di strutture meglio lavorate e rifinite, con una valida produzione sempre squisitamente in linea con la scuola dei 90s (già ai tempi dell'esordio c'era chi parlava dei Nostri come degli eredi di Placebo Effect e yelworC...). Anche le vocals, per quanto ancora crude e scure, mostrano la volontà di smussare certe asperità del passato, per un risultato che ben si sposa ad una controparte di soavi vocals femminili. Come da copione il sound non si lascia mai andare a ritmiche danceable e 'dritte', preferendo ricamare nel buio ed erigere strutture spezzate, cervellotiche, spesso macchinose e ansiogene, quando non addirittura spettrali e nervose, in cui la matrice sinfonica può esaltarsi a dovere nel suo gustoso apporto melodico. Complici i brani tutti collegati fra loro, l'album suona come un lungo corpo unico: un flusso di suoni realmente oscuri che denotano classe, raffinatezza ed ottime capacità esecutive, oltre ad una creatività che manca alle nuove leve e ad un pathos che si sfoga anche attraverso l'enfasi vocale. Un lavoro molto lungo, e tuttavia piuttosto scorrevole (anche se due-tre pezzi in meno ne avrebbero accresciuto l'efficacia), dove i brani funzionano bene sia quando le movenze sono pacate, sia quando si fanno più accese, con alcuni frangenti davvero ottimi come "maTRIcide", "b.É" e la conclusiva "payBAKK". Riprendendo il discorso esattamente da dove era stato interrotto, l'act tedesco torna con una prova solida e matura che ci dimostra sia cosa davvero significhi la dicitura 'dark-electro' nella sua accezione più pura, sia come vada suonato tale storico genere: i cultori dell'elettronica a tinte (molto) scure non possono davvero ignorarne il valore.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://electroaggressionrecords.com/