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Room 102

30-05-2013

TEAR!DOWN

"Clouds Cover The Sun"

Cover TEAR!DOWN

(Electro Aggression Records)

Time: CD 1 (79:03); CD 2 (74:49)

Rating : 7

Era il 2008 allorquando il duo svizzero/tedesco esordiva col CDr autoprodotto "Mind!Kick", ma si è dovuto attendere sino ad ora affinché la band tornasse con l'agognato debutto ufficiale, edito nel formato doppio CD dalla Electro Aggression Records. Non certo un caso che ad assicurarsi le prestazioni artistiche del duo sia stata un'etichetta devota all'EBM ed alla dark-electro di scuola 80s e 90s, poiché i tEaR!doWn si dicono apertamente ispirati dal classico sound nordamericano di nomi imprescindibili come Skinny Puppy, Front Line Assembly e Mentallo & The Fixer, e la presenza dietro al microfono di un veterano della scena come Oliver Spring, che sin dagli anni '90 ha militato negli svizzeri Sleepwalk (ma che non ha aderito al loro recente ritorno, uscendo di fatto dal gruppo), depone ulteriormente a favore dell'amore nutrito per certo illustre passato. A differenza degli Sleepwalk, però, i tEaR!doWn colorano la propria tela anche con tinte più vicine al synthpop, dando vita ad un dualismo fra momenti duri e irruenti ed altri decisamente più catchy e melodici, anche sfruttando la collaborazione di act quali Nine Seconds, Venetian Blind ed [headcleaner]. Se "Sign From Above" (ripresa dal CDr d'esordio, come anche altri tre brani) è cruda e 'pestata' nella sua durezza, subito le movenze si fanno lente e raffinate nella sofferta "Lost", per sconfinare in lidi leggeri e catchy nella più ritmata "Disploded Visions". Anche "Insight" è lenta e sofferta, ma sa farsi più ruvida ed intensa grazie a quella chitarra che di tanto in tanto fornisce solidità, così come "Burnt By The Sun" sa infiammarsi in una chiave fracassona e quasi punk-oriented, laddove "This Cold Room", la malinconica "Melt Away" e la rilettura di "Would You Follow Me" dei più commerciali Nocomment si fanno portabandiera del lato più orecchiabile e melodico dell'opera. I richiami alla scuola dark-electro dei 90s sono fortissimi in momenti quali la drammatica "Nerve Conflict", la strumentale "Silent Noise" e la tesa "Not From This World", e non manca qualche buon passaggio concitato anche in un momento più leggero come "Play Dead", dove Oliver lascia spazio ad una voce femminile che apporta una certa grazia. Nella lunga lista di remixer coinvolti per il secondo CD, intitolato "Torn Down & Reconstructed", non potevano mancare i compagni d'etichetta Terminal State (con una serpeggiante versione di "Burnt By The Sun") e Pyrroline, così come qualche nome già passato da queste pagine come To Avoid e Sleepwalk, per un elenco magari privo di grossi calibri, ma per contro ricco di riletture interessanti, fra cui svettano quella firmate da Second Disease (che rende splendidamente fumosa e spettrale "Burnt By The Sun"), Framework (che carica di enfasi drammatica "Play Dead") ed MC1R (decisamente 'sick' il suo remix di "Nerve Conflict"). Sicuramente i lunghi tempi di lavorazione, uniti al ripescaggio di brani già noti, non hanno giocato a favore di un songwriting coeso ed indirizzato con precisione; se a ciò aggiungiamo una mole di materiale decisamente troppo ampia (discorso applicabile anche al CD di remix), è fisiologico che affiorino momenti di stanca, ma le qualità messe in campo dal duo lasciano presagire come il sound di tEaR!doWn necessiti solo della giusta 'messa a fuoco', e "Clouds Cover The Sun" rimane comunque un debutto interessante che potrà intrigare chi ha guardato con affetto al Canada negli anni d'oro dei suoi massimi esponenti, anche a livello di suoni e produzione.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.teardownmusic.de/

http://electroaggressionrecords.com/