17-04-2013
MNEMONIC
"The Air I Breathe"
(Halbsicht Tonträger)
Time: (65:11)
Rating : 8
La realtà tedesca Mnemonic compiva i primi risoluti passi nel '97, quando Michael Belletz e il collega Sebastian Schulz diedero alle stampe il primo album autoprodotto su CDr "Infinite Progress", seguito poi l'anno successivo da "Decade", sempre supportato coi propri mezzi economici. Due dischi però notevoli, che sono valsi al duo tedesco un contratto con la belga Alfa Matrix, che li ha supportati pubblicando "Identifikationsstörung" e "Konstruktive Vergangenheitsbewältigung", due brillanti lavori che col senno di poi si potrebbero definire quasi seminali per la storia dell'etichetta stessa e di quel genere proposto dai due, una EBM rifinita da industrial viscerale, che riportava in auge il grande stile dei Frontline Assembly o della scuola canadese. In seguito allo scadere del contratto con la Alfa Matrix, non poche cose cambiano in casa Mnemonic. Per prima cosa Belletz sceglie di continuare l'avventura da solo, e coglie da questa crisi interna alla band l'occasione giusta per rifondare completamente il sound del progetto. È il 2006 quando il nome Mnemonic riappare tra le pagine delle riviste specializzate. L'album "Monokultur" gode del supporto della M-Tronic e rilancia la proposta di Belletz. L'industrial-EBM lascia spazio all'IDM più introspettiva ed erudita, tanto dedita all'estetica cinematografica e alle atmosfere esistenzialiste. Dal 2009 giungiamo ai giorni nostri. Belletz mette in piedi la sua Halbsicht Tonträger e dopo altri due lavori ("Denkmodell" e "Hörsinn") si ripresenta ora con "The Air I Breathe", rilasciato nel formato CDr con confezione digipak. Non ci sono dubbi sul fatto che Mnemonic abbia intrapreso la strada giusta, nonostante l'alta qualità della sua prima incarnazione. Questo nuovo disco aggiorna semplicemente la lezione dei tre lavori precedenti. L'IDM d'autore lascia spazio ad atmosfere dal forte impatto emotivo, affidate il più delle volte a un pianismo romantico e rassegnato ("Escapism" è forse il punto più alto dell'intero platter, senza tener conto della magnifica "Lament"), mentre nella maggior parte degli episodi è ricorrente un fragilità di fondo, tanto cara ai mecenati di questo genere così complesso da vendere, ma che vanta schiere di fans molto selettivi, e per questo fedelissimi. "Cocoon" e "Anxiety" paiono cantilene metropolitane, a simboleggiare l'isolamento dell'uomo post-moderno (e tra i dischi precedenti, si può dire che Belletz abbia preferito attingere dal riuscitissimo "Denkmodell"). "A Room Full Of Happiness" è dopotutto il brano più variegato e arioso, ma Mnemonic non abbandona il suo lato oscuro sempre predominante ("The Foolish"). Un disco basato sull'atmosfera, ma coinvolgente per la sua poetica, superiore rispetto al precedente "Hörsinn", forse troppo caustico in certe soluzioni. Un successo per la Halbischt, che vede le copie dell'album già esaurite, e quindi al momento ordinabile solo dai mailorder di Ant-Zen e n5md. Disponibile anche in un box set realizzato in 50 copie con EP aggiuntivo, ma è meglio affrettarsi, perché sembra che sia anch'esso sold-out! Un epico ritorno, per una delle uscite più vincenti della label tedesca. Uno dei dischi dell'anno.
Max Firinu
http://www.myspace.com/mnemonicmusic