17-02-2013
NIVEAU ZERO
"Jasmine"
(Ad Noiseam)
Time: (35:47)
Rating : 8
Poco più di due anni fa avevamo accolto in maniera estremamente positiva l'esordio su CD del progetto facente capo al producer francese Frédéric Garcia, salutando Niveau Zero come uno dei nomi più innovativi e promettenti per il futuro in ambito dubstep e affini. Nel frattempo le uscite sulla breve distanza in vinile sono aumentate e, finalmente, si è ora giunti al tanto atteso secondo album, banco di prova importante per chi così fortemente aveva impressionato al primo colpo. L'estro di Frédéric, che aveva permesso la letale commistione fra la dubstep e i generi più disparati alla base del magnifico debutto "In_Sect" (con influenze che vanno letteralmente dal metal estremo all'hip-hop, per un risultato che può davvero definirsi crossover), sembra davvero non conoscere confini, ed una prova coraggiosa come questo follow-up, che guarda ben oltre la facile ripetizione di ciò che bene aveva funzionato alla prima uscita, né è la migliore riprova. "Rusty", realizzata assieme a Dubsidia, pone subito in evidenza suoni pazzeschi ed una costruzione macchinosa a dir poco devastante, capace di inglobare anche ruggenti samples vocali del Phil Anselmo d'annata (quando i suoi Pantera realizzavano "Far Beyond Driven"), e la seguente "The Cross", assieme agli italiani Aucan, non è da meno quanto alla possanza del tessuto ritmico. Se "Permafrost" suona più leggera, sfruttando suoni fuori dagli schemi, "Forward" è il primo esempio pratico in cui il Nostro torna a lavorare con successo con voci reali (leggi: non campionate) di estrazione rap, centrando il bersaglio con la consueta solidità ed intensità, ed il medesimo discorso lo si può applicare alla scura, strisciante e minacciosa "New Order", altro esempio della predilezione di Frédéric per certe timbriche. Ma la versatilità di Niveau Zero non conosce ostacoli, e se la title-track è una mazzata che lascia pietrificati, il fosco ed apocalittico remix per "Distorted Rules" degli extreme-metallers francesi As They Burn è la riprova di come l'irrefrenabile inventiva di Mr. Garcia sia l'arma in più del suo agguerrito progetto. Non manca il consueto groove alla più fine e cerebrale "Aido", mentre in chiusura The Unik remixa a dovere la title-track del precedente album. Con "Jasmine" l'act transalpino si conferma ai vertici della frangia più creativa della corrente dubstep (che per nostra fortuna pare sempre più spesso coincidere con le derive più oscure del genere), sbaragliando ancora una volta la concorrenza con talento ed estro in quantità industriali - che permettono di superare agevolmente le barriere del settore - e con una produzione maiuscola, entusiasmante per suoni e dettagli. Unico neo è l'esigua durata del dischetto, e quando la qualità è a questi livelli spiace non poter ascoltare anche solo un paio di tracce in più, ma ciò non vi distolga dal prestare la massima attenzione a questo mirabile follow-up.
Roberto Alessandro Filippozzi