17-11-2011
ASSEPTIC ROOM
"Visceralofobia"
(Advoxya)
Time: (69:07)
Rating : 4
Lo spagnolo Carlos Ruiz lasciò i bistrattati Dioxyde nel 2004, onde concentrarsi sul suo progetto solista Asseptic Room, con cui debuttò nel 2006 grazie al deal con la DSBP, segnatamente con l'album "Morbid Visions". Quello di cinque anni fa si rivelò un debut decisamente acerbo, in bilico tra dark-electro di grana grossa e soluzioni harsh-EBM di scellerata violenza, e visto il tempo trascorso in attesa del follow-up, era lecito sperare che Carlos avesse aggiustato il tiro, salendo di livello e colmando le troppe lacune evidenziate... Speranza vana, poiché il musicista di Madrid continua a proporre una formula sfilacciata che non si capisce bene dove voglia andare a parare, fra (troppe) elucubrazioni dark-electro prive della giusta atmosfera, arrangiamenti tagliati con l'accetta e qualche moto di furia assai poco convinto... Una produzione assolutamente deficitaria non aiuta Carlos (colpevole inoltre di una prova vocale da pollice verso), e l'evidenza di canzoni che non vanno da nessuna parte, unita ad una minutaggio spropositato (quasi 70 minuti, raggiunti in assenza di quei remix che solitamente allungano oltre misura uscite come questa), è indice di fallimento su tutta la linea... Il Nostro vorrebbe dipingere scenari malati con atmosfere lugubri e gelide, ma servono ben altre idee, capacità pratiche e suoni per convincere, ed alla fine nessuno dei 16 brani riesce nell'impresa, né quando i ritmi dettano cadenze lente e morbose, né quando i bpm aumentano. Nulla di buono per i club o per l'ascolto casalingo, e quindi tutto da rifare, ammesso che sia rimasta ancora qualche speranza da riporre in un progetto così privo di qualità. E c'era chi voleva affossare i dignitosi sforzi dei Dioxyde, oro puro in confronto ad un disastro come l'album in questione...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.advoxya-records.com/