21-07-2011
STENDECK
"Scintilla"
(Tympanik Audio)
Time: (71:19)
Rating : 9
In circa un decennio di attività, lo svizzero Alessandro Zampieri si è costruito una solidissima reputazione in ambito IDM & affini, e con pieno merito. Chi lo ha seguito sin dai tempi del debut album "Can You Hear My Call?", passando per l'eccellente follow-up "Faces", non si sarà certo stupito nel vederlo passare dalla piccola - e ormai defunta - Geska Records a quella Tympanik Audio che sta radunando il meglio dell'IDM mondiale: era solo questione di tempo, conoscendo il fiuto dei ragazzi dell'etichetta americana... L'approdo in casa Tympanik, avvenuto due anni or sono, è stato un autentico successo: con "Sonnambula" l'artista di Lugano si è definitivamente imposto ai vertici della scena, e non è certo un'esagerazione affiancarlo a nomi come Autoclav 1.1, Displacer o Flint Glass per spessore e peso specifico. Comprensibile, dunque, la spasmodica attesa per questa quarta fatica sulla lunga distanza, che non delude in alcun modo le altissime aspettative, a partire dall'aspetto visivo, con lo splendido artwork firmato da Kostas K (Subheim) dipanato sui sei pannelli del pregiato digipak. E la musica, che musica! Di quella che ti fa capire che, talvolta, non servono analisi approfondite dei singoli brani e chilometrici giri di parole quando le emozioni sono così palpabili ed i suoni parlano da soli, senza bisogno di voce... Se la sigla 'intelligent digital music' significa davvero qualcosa, specie sul piano emozionale, allora fra i nomi di riferimento per la specifica voce enciclopedica deve necessariamente figurare anche Stendeck, il cui intreccio ritmico/melodico, squarciato da vibrazioni industriali, è davvero ai massimi livelli del settore per qualità, idee e capacità di arrangiamento. Le 17 tracce che compongono gli oltre 70 minuti di questo magnifico ed ammaliante flusso sonoro sono quanto di meglio un seguace dell'elettronica più intelligente ed emozionale possa chiedere, e solo un adeguato ascolto potrà svelarvi quale maestria nel catturare sensazioni, visioni e colori sia nelle corde di Alessandro, ormai a pieno titolo fra i migliori manipolatori di questi sorprendenti ed affascinanti suoni. Ha centrato in pieno il punto chi dice che Zampieri non sbaglia mai un colpo, e resta solo da aggiungere che i livelli di ricercatezza strutturale, di resa sonora e di potere espressivo raggiunti con la nuova fatica sono il top della sua produzione artistica, fino al prossimo (capo)lavoro.
Roberto Alessandro Filippozzi