23-03-2024
BOAR ALARM
"Under The Surface"
(autoproduzione)
Time: CD (26:06)
Rating : 7
Qualche piccolo excursus nel recente passato non ci dispiace, specie se si tratta di lavori che ci siamo "persi" incolpevolmente, come nel caso della seconda prova di Boar Alarm, uno dei progetti solisti - assieme ad Analfabetism ed Instans - dello svedese Fredrik Djurfeldt, ben noto per la sua longeva band principale Severe Illusion. Questo follow-up usciva verso fine 2017, l'anno dopo il positivo esordio "Conform To Decay", proseguendo in quel preciso discorso a base di elettronica ad alto tasso industriale, rumorosa, dura e tutt'altro che accomodante. Racchiuso in un essenziale digipack, l'album accorpa otto tracce in maniera estremamente concisa (si sforano di poco i 26 minuti), attraverso le quali Fredrik può sfogare pienamente la propria sana passione per il noise analogico di scuola industriale. Sono subito delle pulsioni electro ad animare l'opener "Wrong", fra abrasioni noise e dure vocals distorte, in un sound ansiogeno che predilige cadenze macchinose a supporto del rumore imperante, sfociando nel puro caos industriale all'altezza di "Violence". È la parte finale del dischetto a regalare i momenti migliori, dapprima con quella "Roboticide" attraversata da profonde abrasioni, e poi, soprattutto, con "Dead Heaven" e "Dead End", due bei momenti di pura electro-industrial dove non mancano né cenni melodici suggestivi, né un sano beat più ritmato, oltre a certi graditi echi del :Wumpscut: più ferale. Spiace che la durata complessiva sia così esigua, ma "Under The Surface" è comunque un lavoro di spessore che rende onore ad una scuola di pensiero ultratrentennale, di fondamentale importanza per comprendere come l'elettronica a tinte scure abbia saputo far propri i dettami del rumore industriale. Gli appassionati dell'electro-industrial più ruvida e meno "accessibile" si ritengano avvisati.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://boaralarm.bandcamp.com/
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