14-11-2021
NOISY DEAFNESS
"End"
(ScentAir Records)
Time: CD (40:46)
Rating : 6
Terzo album per il solo-project dell'ungherese Steve Les, che approda nel roster della russa ScentAir e torna a farsi sentire tre anni dopo l'apprezzabile "Dark Visions". Rilasciato lo scorso marzo nelle fatidiche 300 copie, "End" prosegue nel solco di quel maggior eclettismo sfoggiato proprio con "Dark Visions", dopo esordi all'insegna di un suono più tagliente ed affine a certa vecchia scuola EBM. Non un percorso facile per Steve, che mantiene essenziali ed oscure le proprie trame, ma in una chiave molto più accessibile che esonda nell'iniziale "I Lost Myself", troppo easy-listening, ammiccante e con un refrain finanche mieloso, fatta salva la buona porzione strumentale. È la voce, in linea con quello che potremmo definire un netto ammorbidimento generale, a lasciare talvolta perplessi, come nella lunare "Anguished And Bitter", ed in generale si avverte la mancanza di mordente, che riaffiora solo dalle dinamiche EBM di "Washed Away" (ripresa sul finale nel relativo radio edit), ma che manca all'electropop a tinte scure di "Disease" e, ancor di più, alla leggera "Willies". Le inflessioni (synth)pop fanno capolino anche fra la dark-electro suadente di "Lost Faith", laddove con "Lonely Place" Les si gioca la carta di una più drammatica enfasi, rimpolpata dall'impiego di piano ed archi, mentre la versione del medesimo brano che chiude il dischetto implementa anche un beatwork assente nel pezzo originale. Se si escludono le suddette due versioni differenti, rimangono sette nuove song che lasciano più di un dubbio circa la direzione intrapresa da Steve, il quale pare volersi distanziare dalle proprie radici EBM, ma con risultati non sempre convincenti.
Roberto Alessandro Filippozzi