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Room 109

01-12-2017

GHOST SION

"The White Noise Of Dummies"

Cover GHOST SION

(autoproduzione)

Time: CDr (46:30)

Rating : 6

Nato nel 2007 nella provincia romana e composto dal tuttofare Giuseppe De Angelis (synth, chitarre, basso, programming etc.) assieme alla singer Laura "Beaver", il progetto GS giunge alla sua terza uscita ufficiale, dopo "Steampunk Tales EP" del 2012 e "Tesla" del 2014. L'intento del duo è quello di creare un mix fra darkwave, elettronica, industrial, goth-rock, ambient, blues e via dicendo, onde superare le facili catalogazioni ed i confini dei singoli generi. Le musiche, affidate alla penna di Giuseppe, mostrano infatti un forte eclettismo che abbraccia molteplici soluzioni in un contesto sempre comunque legato alle tinte scure del suono, vero collante di una scrittura ad ampio raggio. Quella di Laura è una voce melodiosa che senz'altro deve ancora raggiungere la propria dimensione ideale, ma che non teme di osare per seguire trame non sempre facilmente decifrabili, soprattutto quando Giuseppe spinge verso uno sperimentalismo criptico e minimale. La matrice 'dark' è ben presente e si fa subito sentire nelle chitarre di "Towards The Sunset", ancor più sferzanti in una "The End" prima straniante e poi onirica. Le ambientazioni assumono a più riprese contorni notturni, in particolare nella rarefatta "KKK", miglior esempio del minimalismo che anima le trame di GS. Minimali sono infatti anche le strutture electro di "Torquemada", le oscillazioni post-industriali di "Maybe I Am In The Space", le movenze morbide di "Manifesto", le basi per gli spoken words intrecciati di "No More Time" e le meccaniche di "Dying World", in un disco che non lesina quanto a versatilità. Fra i momenti più riusciti vi è senza dubbio "Empty Eyes", dolente motivo per piano e voce dove Laura si trova maggiormente a suo agio, mentre il lato sperimentale viene spinto al massimo in frangenti quali una "Vegetalluminio" dalle strutture nervose e asimmetriche e nella conclusiva "Wrong Way", i cui rumori sconfinano nell'industrial vera e propria. Sono diversi gli spunti positivi in un disco come quello in esame, ma va da sé che il duo, oltre ad una indispensabile crescita a livello di produzione, dovrà mettere meglio a fuoco le proprie idee se vorrà giungere ad una scrittura più efficace, bilanciata ed in grado di caratterizzare meglio ognuno dei brani. Se riusciranno nell'impresa, potranno fare quel salto di qualità che è nelle loro possibilità e che deve essere necessariamente l'obiettivo primario per l'immediato futuro.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://ghostsion.bandcamp.com/releases

https://soundcloud.com/ghost-sion