13-07-2016
VV.AA.
"Hypotaxia - Aliens Production Sampler"
(Aliens Production)
Time: CD (72:22)
Rating : 7.5
In tempi nei quali la conoscenza musicale è letteralmente a portata di click, i classici sampler-vetrina con brani già editi non hanno più alcuna ragion d'essere. Le compilation acquistano allora senso quando presentano materiale esclusivo, anche in assenza di un 'tema', sempre che almeno a livello di contenuti sonori non si salti di palo in frasca. È questo il caso del nuovo sampler di casa Aliens Production, non certo il primo per l'etichetta slovacca né tantomeno il più accattivante sul mercato a livello di confezione (un essenziale jewel-case con booklet di 4 pagine), ma senza dubbio un'uscita intrigante per l'assoluta esclusività di tutti i 16 brani contenuti (cui se ne aggiungono 4 dell'edizione digitale, fissati anche su uno speciale CDr offerto con le prime 50 copie fisiche). Accanto ai grossi calibri di casa Aliens (Polygon, Headdreamer, The Opposer Divine ed i padroni di casa Disharmony, questi ultimi autori della prova migliore del lotto con la superba "Proform") figurano esordienti pressoché assoluti - ma già di buon livello - come 3,14 (delicata e mesta "The Loss") e Zetatech (in odore di ebm le ritmiche della cervellotica "Graf"), assieme ad esponenti ancor 'giovani' del roster dell'etichetta produttrice come Xsodect, Ish e Seneptika (solida e sofferta l'eccellente "Alenkas Prototype"). Le coordinate sonore sono quelle ben note a chi segue le sorti del marchio slovacco: dall'idm alla dark-electro, passando per glitch, ambient e downtempo senza tralasciare sperimentalismi di matrice industriale, e ad esse sono ligi anche progetti provenienti dal mondo delle autoproduzioni come Mirum Mulier ed Her Blood In My Veins. Non mancano act già elogiati su queste pagine che però non hanno mai militato tra le fila della Aliens, come l'eccelso Stendeck e l'ottimo Conjecture, oltre ad artisti di grande esperienza quali LPF 12 (bene la sorniona "The Believer") e MC1R, ed anche un progetto meno navigato come RecFrag fa la sua figura in un contesto che, oltre a fornire tanta qualità a livello di contenuti e produzione, assume la forma di una mirabile soundtrack per immagini sci-fi, a testimonianza di un filo conduttore ben preciso. Spiace per l'assenza degli Oxyd, ma "Hypotaxia" resta una compilation decisamente appetibile per i più attenti esploratori dell'elettronica intelligente a tinte scure.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://aliensproduction.bandcamp.com/