24-02-2015
CHRYSALIDE
"Personal Revolution"
(Dependent Records)
Time: (45:53)
Rating : 8.5
Col duro lavoro e la consapevolezza delle proprie alte potenzialità, dal primissimo "Lost EP" del 2005 in poi i francesi Chrysalide si sono costruiti una solida reputazione, tanto che il secondo album "Don't Be Scared, It's About Life", uscito inizialmente nel 2011 per l'associazione transalpina Audiotrauma, è stato il primo lavoro in assoluto nella storia della Dependent per il quale la stessa si è impegnata ad acquisire la licenza di pubblicazione. L'etichetta tedesca non avrebbe certo contravvenuto alla propria politica commerciale se non ne fosse valsa la pena, ma d'altronde già il ruvido, lacerante, industriale e feroce debut "Lost In A Lost World" (2007) aveva detto molto delle capacità di questi abili discepoli degli Skinny Puppy (nome che il trio stesso cita apertamente fra le proprie influenze al fianco di Synapscape ed Atari Teenage Riot). Con "Don't Be Scared..." il sound, pur rimanendo duro e granitico, ha saputo combinare meglio la solidissima base electro-industrial con un impatto cyberpunk più adatto alla dimensione live, all'interno di un songwriting molto più ampio, ricco e strutturato. Le aspettative nei confronti di questo terzo album erano quindi altissime, ed il trio non ha minimamente deluso, puntellando ed arricchendo ulteriormente il proprio stile, nonché inglobando ancor meglio certe gustose inflessioni dubstep ed hip-hop. Sempre decisi nel suonare la sveglia per le coscienze sedate dal Sistema, come si evince già dallo spoken word dell'introduttiva "Welcome To The 21st Century", i tre non fanno sconti e sparano subito un diretto in faccia come la nervosa e distorta "Question Everything", il cui grande impatto è merito anche delle rabbiose vocals. C'è tensione e intensità nell'accorato appello "Tomorrow Is too Late", mentre il groove si fa più acido e sfrontato nella velenosa "We Are Not Cursed", song dal refrain distruttivo che evidenzia quanto sappia essere carismatica la band e quali siano le molte affinità con un act sottovalutato come gli eccelsi - e scomparsi? - Recently Deceased. Ma non si pensi ai Chrysalide come ad una band in alcun modo derivativa, perché i tre hanno grande personalità, magnificamente riversata in una scrittura aperta ad una moltitudine di soluzioni e coraggiosa nel proporre varianti di altissima caratura, come ben dimostrano i toni pacati ma sofferti di "Another Kind Of Me", l'enfasi da dolorosa electro-ballad di "Cynicism Is A Poison", la più melodica e sentita - ma sempre dura - "All Demons", la strisciante e fine "Beside The Impossible" ed il bell'esperimento finale fra voci libere e basi rarefatte di "I Had A Dream". Non solo muscoli, dunque, anche se poi è facile intuire quale sarà l'impatto live devastante di una traccia come "Vote For Molotov", laddove la title-track alterna squisiti passaggi macchinosi ad un dinamismo tipicamente EBM. La testimonianza di ciò che dovrebbe rappresentare un terzo album: l'atto decisivo con cui una band acquisisce quella maturità necessaria per spingersi oltre, crescendo in maniera tangibile e lasciando presagire grandi cose per il futuro, proprio come hanno fatto i Chrysalide. Obiettivo più che mai centrato - anche in virtù di una produzione quanto mai potente e dettagliata - ed album assolutamente consigliato, in particolar modo nella sua spettacolare edizione doppia (limitata a 500 esemplari) con libro 18x18 cm di 48 pagine ed un secondo CD pieno di remix.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.noize-guerilla.org/