16-05-2013
STAHLNEBEL & BLACK SELKET
"Noise"
(Advoxya)
Time: (64:14)
Rating : 6.5
Ci eravamo già occupati del combo tedesco/olandese in occasione della seconda fatica sulla lunga distanza "Blood & Passion", rilasciata dalla Advoxya ad inizio 2011. Oggi ritroviamo la band alle prese con la fatidica terza prova sulla lunga distanza, "Noise", uscita sempre per la label ungherese a fine estate 2012 in concomitanza col vinile 7" omonimo e con il remix-album "More Noise". In occasione del precedente opus avevamo evidenziato come fosse giunta l'ora di fare sul serio per il trio mitteleuropeo, magari recuperando la vena dark-electro mostrata agli inizi ed evitando quei filler che allungano la durata complessiva sottraendo efficacia. Quel che emerge da "Noise" è la volontà del trio di continuare nel solco di un'harsh-EBM sempre meno debitrice nei confronti della dark-electro, ma sempre più imperniata sui muscoli e rivolta spudoratamente al dancefloor. Quei piccoli e spesso meramente fisiologici miglioramenti che paiono il comune denominatore nel roster della Advoxya toccano anche Stahlnebel & Black Selket, sia a livello di produzione che di scrittura e dinamismo, garantendo un livello di professionalità tutto sommato in crescita. Sono i muscoli delle sinuose bassline e dei ritmi incendiari a scatenare quel groove che domina in lungo e in largo, in un lavoro che di attuare concrete varianti non si preoccupa affatto. Senza dubbio si avverte la maggior solidità e compattezza del trio, evidentemente sempre più affiatato, ma a tratti sin troppo ostinato nel fornire i brani di melodie prese a prestito dalla techno all'altezza dei refrain, col risultato di stemperare un'atmosfera che avremmo gradito più ferale. Possiamo senza dubbio plaudire all'impatto ed all'energia delle varie "Life Sentence", "Sacrifice", "Ignoranz", "Shame" e via dicendo, così come alla sfoltita data alla durata complessiva rispetto al precedente capitolo, ma si fa sentire l'assenza di reali varianti, a meno che non si voglia considerare tale il solo ritmo più cadenzato di "Zivil Courage"... Fra i momenti migliori del dischetto figurano senza dubbio tanto la velenosa "Drug War" (con ospite Joe Brantes dei Say Just Words) quanto soprattutto "Are You Ready?", dotata di una costruzione sempre altamente groovy ed incisiva, ma molto più coinvolgente e carismatica. Non un lavoro disprezzabile se amate il mix fra voce distorta, melodie techno, bassline vorticose e ritmiche da dancefloor, e a conti fatti comunque un (minimo) passo in avanti per il trio, che però dovrà dare un bello scossone al proprio songwriting se vorrà lasciare qualche segno tangibile del proprio passaggio, nel doveroso tentativo di evitare quell'oblio che tocca a chi s'impantana nell'immobilismo: uomini avvisati...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.advoxya-records.com/