01-05-2013
LARVA
"Broken Hopes Of A Wasted Youth"
(Advoxya)
Time: (63:03)
Rating : 6.5
Sul finire della scorsa estate il progetto spagnolo, in stretta collaborazione con quella Advoxya che sin dal 2008 ne ha accompagnato le sorti (tranne che per il penultimo full-length "Und Sie Aßen Sich Selbst", pubblicato dalla Danse Macabre nella primavera del 2011), ha rilasciato non solo questa sesta release complessiva sulla lunga distanza, ma anche il remix-album "Broken Remixes", il singolo in vinile 7" "Echoes Of Trapped Voices" ed il DVD "Broken The DVD". Una grossa mole di materiale dedicato principalmente ai fans più fedeli del duo guidato dal frontman InqUest, con l'album in esame a rappresentare la release più interessante per valutare lo stato di forma del progetto. Sicuramente gli esordi incerti e grezzi (l'autoproduzione "Diogenes Sindrome" del 2005) sono lontani e nel frattempo il progetto è cresciuto parecchio, ma per Larva vale comunque il medesimo discorso applicato al collega d'etichetta A7ie: piccoli ma costanti miglioramenti, senza mai prendere il coraggio a due mani per osare qualcosa che permetta di uscire dai soliti schemi dell'elettronica più 'harsh'. Rispetto al collega transalpino, Larva si muove in territori per molti versi più aderenti alla dark-electro, specie per quel che concerne l'uso delle melodie, benché le vocals laceranti di InqUest mantengano il progetto aderente al calderone harsh. "Broken Hopes..." è un lavoro privo di grandi sussulti e di varianti decisive, ma l'affinamento operato tanto in termini di produzione quanto in fase di costruzione ed arrangiamento dei brani ha portato ad ulteriori piccoli progressi che, a fasi alterne, si fanno sentire. Complice una voce meglio calibrata (ma sempre dilaniante), episodi come la tesa e virulenta "Lies", la più ariosa e raffinata "Broken Toy (Song For Yuyu)", la scattante e più old-school "Family Error", la più oscura e misteriosa "Death Is Coming To Take You Away" (che ruba letteralmente il giro melodico alla storica "Wasted Years" degli Iron Maiden!), il drammatico finale per synth e piano "Eternal Sadness (Prelude To End)" e momenti più club-oriented come "Palabras Vacias", "Reflections In A Mirror" e "Something To Hate" mostrano di funzionare discretamente, specie per un apporto melodico smaccatamente dark-electro che, pur senza strabiliare, garantisce una maggior efficacia senza doversi appoggiare ai soli muscoli. Sicuramente dal sesto album di una band attiva sin dal '98 è lecito chiedere di più, ed ancora una volta ci troviamo a dire che l'act in esame difficilmente cambierà mai le sorti della scena harsh-electro, ma pian piano i Larva stanno trovando un nuovo e più soddisfacente equilibrio, ed i miglioramenti evidenziati valgono la sufficienza. Staremo a vedere se questi piccoli passi porteranno mai a qualcosa di realmente importante...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.larvas.net/index.php/en/
http://www.advoxya-records.com/