Moderatori: lovelorn, The Director, Telemaco33, RainDog
The Director ha scritto:Oh, chettedevodì? Io ai gruppi che mantengono inalterata la componente 'metal' x non perdere i fans tanto faticosamente guadagnati e a quelli che mettono in mostra solo la loro tecnica nel buttare un riff dietro l'altro con tremila cambi di tempo lascio poche speranze, perchè non vedo nulla di costruttivo nel fare musica così... W i CENTURY!!!
dave ha scritto:I The Provenance...carucci, ma francamente non indispensabili nella discografia di chi è obbligato a spendere 18/20 euro a disco.
Il problema, secondo me, sta tutto lì: oltre al gusto soggettivo e alla predilezione personale (se devo, per esempio, recensire gli Anathema e il disco non è particolarmente riuscito dovrò compiere un notevole lavoro psicologico su me stesso per essere obiettivo!), bisogna mettersi nella prospettiva: "se io dovessi spendere 20 euro per un disco valutato su una rivista tra il 7 e il 9 e scoprissi poi che non merita nemmeno un 6, non mi incazzerei un pochino e darei ancora una volta fiducia al recensore di turno?"
Bisognerebbe cercare di cadere il meno possibile in questo errore: tu, caro Lovelorn, hai ben giudicato il disco solista di Michelle Darkness... preferisco fermarmi qui...
lovelorn ha scritto:dave ha scritto:I The Provenance...carucci, ma francamente non indispensabili nella discografia di chi è obbligato a spendere 18/20 euro a disco.
Il problema, secondo me, sta tutto lì: oltre al gusto soggettivo e alla predilezione personale (se devo, per esempio, recensire gli Anathema e il disco non è particolarmente riuscito dovrò compiere un notevole lavoro psicologico su me stesso per essere obiettivo!), bisogna mettersi nella prospettiva: "se io dovessi spendere 20 euro per un disco valutato su una rivista tra il 7 e il 9 e scoprissi poi che non merita nemmeno un 6, non mi incazzerei un pochino e darei ancora una volta fiducia al recensore di turno?"
Bisognerebbe cercare di cadere il meno possibile in questo errore: tu, caro Lovelorn, hai ben giudicato il disco solista di Michelle Darkness... preferisco fermarmi qui...
Ti ringrazio per la critica e per il simpatico (sarcastico?) appellativo...Finalmente ne ricevo una concreta anche da queste parti...
Ti rispondo dicendoti che, oggi come oggi, non mi baso più sul giudizio di un'unica recensione nel momento in cui mi sento propenso a comprare un disco, e credo che siano in molti a muoversi come il sottoscritto. Le recensioni personalmente le leggo (e ne leggo veramente molte) per vedere quali reazioni il disco ha suscitato, ma non vado mai oltre. Come non considero dettame ciò che scrivo io, né tanto meno un dogma (magari un consiglio, fermo restando che chi legge è libero di accettarlo o meno), non considero dettame ciò che scrivono gli altri (e credo che non dovrebbe farlo proprio nessun individuo in grado di ragionare con la propria mente)! Essendo la musica soprattutto una percezione soggettiva mi solamente fido di me stesso e delle emozioni che mi arrivano da ciò che ascolto. Dunque, ascolti preventivi sono d'obbligo per qualsiasi cd papabile d'acquisto.
Sul valore del disco in questione, invece, rimango tuttora dell'idea che esso meriti una sufficienza ampia (anche perché ognuno ha scale di voti diverse e per me un 7,5 equivale a questo).
PS: Comunque credo che The Director possa spostare gli ultimi messaggi nella sezione "I nostri Articoli", mi sembra il luogo più adatto per continuare a discutere.
dave ha scritto:ovviamente, è una critica assolutamente pacata e serena, dettata una mia MIA personale visione del disco!
è vero il discorso della soggettività a livello di gusto: a volte, però, sia in bene che in male, l'oggettività è assolutamente palese.
Qualcuno potrebbe dirmi, che ne so, che gli End Of Green (per star in tema MD) possono piacergli a livello soggettivo, ma che poi siano oggettivamente validi è un altra faccenda...
lovelorn ha scritto:The Director ha scritto:Oh, chettedevodì? Io ai gruppi che mantengono inalterata la componente 'metal' x non perdere i fans tanto faticosamente guadagnati e a quelli che mettono in mostra solo la loro tecnica nel buttare un riff dietro l'altro con tremila cambi di tempo lascio poche speranze, perchè non vedo nulla di costruttivo nel fare musica così... W i CENTURY!!!
Ma che ragionamento è? Ci sono le cose ben fatte e mal fatte in ogni campo...E questa ti assicuro che non è musica di plastica (come ovviamente non è musica di plastica tutta quella con una componente elettronica)! E poi, quando in campo elettronico avviene il processo parallelo a ciò che auspichi tu per queste band (vedi L'Ame Immortelle) sempre tutti lì a puntare il dito contro, vero?...Mah, queste prese di parte assolutistiche mi scoraggiano proprio... Ma poi, 6 ai The Provenance e 6,5 ai 3rd Room? Vabbé che i secondi sono debuttanti (insomma, neanche troppo leggendo la biografia), ma qui non c'è proprio più parvenza di logica...Fosse anche solo per il mettere a confronto immagine e tematiche affrontate!
The Director ha scritto:Quanto ai L'Ame Immortelle, quella che magari in quest'occasione tu definiresti 'evoluzione' io la chiamo 'salto della quaglia'...
The Director ha scritto:Infine, lasciami aggiungere che non c'è niente di male se la pensiamo diversamente su certi generi, ma questo dovresti già averlo capito da solo...
lovelorn ha scritto:The Director ha scritto:Quanto ai L'Ame Immortelle, quella che magari in quest'occasione tu definiresti 'evoluzione' io la chiamo 'salto della quaglia'...
Allora pure quello dei Theatre Of TragedyThe Director ha scritto:Infine, lasciami aggiungere che non c'è niente di male se la pensiamo diversamente su certi generi, ma questo dovresti già averlo capito da solo...
Infatti lo so benissimo che non c'è nulla di male in questo confronto...Rimane però il fatto che non riesco a capire come dei gruppi che si allontanano dalla matrice estrema e dai canoni iper-abusati (ripeto l'esempio: gli ultimi The Provenance sono tra quelli che si impegnano maggiormente in questo senso) e in un certo qual modo segnano un'avanguardia in un genere piatto (ritornando sull'esempio, i 3rd room, a differenza di tutte le band che ho citato nell'altra discussione, rappresentano solo gli stereotipi ed il lato fashion del genere...mentre i The Provenance sono partiti con un debutto coraggioso, "diverso ma non troppo", e ora sono quasi completamente fuori dagli schemi) possano essere trattati con sufficienza, criticati per modi di comporre che non gli appartengono?!...
The Director ha scritto:Per chiudere sta questione: l'ultimo dei Provenance non ce l'ho, quello prima mi ha fatto le ipressioni che hai letto... sarà che ne ho ascoltata x troppi anni di sta roba, chi può dirlo?
lovelorn ha scritto:Kari Rueslåtten - Pilot
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