da prince rupert » dom nov 07, 2010 6:42 pm
La Lazio è una figurina di Gottardi sul palo della luce,
è una bandiera sul terrazzo,
è la notte del 9 gennaio di ogni anno,
è una carica della polizia sul lungo tevere,
sono gli occhi di mia madre che non c'è più e di mio padre preoccupato mentre salivo ogni volta a Roma per un derby,
è il gol di Giordano al Catania il 1983,
è il gol di Gascoine al '90,
è la maglietta che mi ha regalato Veron,
è gol di Fiorini a otto minuti dal baratro,
è il grido, l’urlo di una curva che si sposta in avanti e ti dice che ha segnato il perugia,
è la radio con Luzzi che dice che a Cava è finita due a due,
è il pianto di Nesta dopo che fu venduto al milan
è il corteo a San Benedetto del Tronto con lo striscione in mano,
è un treno di notte da tiburtina per Parma,
è il nome che porto,
è il celeste negli occhi di mio nipote,
è il 14 maggio,
è un sasso sulla fronte sul treno che torna da Napoli,
è mia sorella il giorno del suo matrimonio che dice spegni la radio mentre Maurizio Schillaci segna a Cagliari,
è un pomeriggio celeste,
è una partita di notte ubriachi allo Stadio dei Marmi,
è la pioggia e il vento che strappano la rete della porta in casa con la Cremonese,
è Signori che segna in mezzo ai fumogeni,
è Monti che corre verso la Nord e Di Canio verso la sud,
è l'odore acre dei lacrimogeni,
è la stazione di Bologna fino al dall'’Ara a piedi,
è Tommaso Maestrelli e Vincenzo Paparelli,
è sentirsi un leone in mezzo alle pecore che seguono il gregge,
è salire in quattro sul 391 pieno di romanisti dopo un derby perso e sentirsi i più forti del mondo
La Lazio non è mai stata e non sarà mai solo una squadra di calcio
Sono cose pesanti, sassi e suoni, cuoio del passato, passa quel pallone metti giù quel sasso.
Sarà che sei biancoceleste come il cielo, sei grande e ti voglio bene.
....e gente giusta che rifiuti d'esser preda
di facili entusiasmi e ideologie alla moda....