Non sto scrivendo molto perchè sono parecchio impegnato in questo periodo, ma ho letto
anche se solo in parte gli articoli.
A me i Project Pitchfork sono sempre piaciuti. In effetti 'Dream Tiresias' è uscito da poco, era un buon disco,
ed è già pronto il nuovo album. L'ultimo di cui si parla l'ho ascoltato appena, a me non sembra affatto male.
Ma dirò di più appena avrò familiarizzato meglio.
Dei Born for Bliss interessa a me! Presi quando uscì Flowing with the flue e mi piacque
e mi sono accattato anche questo 'Between living and Dreaming'. Concordo con queste 2 recensioni-panoramica, scritte bene (le altre ancora non le ho approfondite tutte). In particolare è proprio vero che i Born for Bliss sono più attuali di quel che si pensi, sono dischi da avere per me.
Mi auguro anche che ci sia un seguito. In between living and dreaming l'influenza Xymox si sente già meno, e sia voce sia chitarre sono d'eccezione. Questo, pensando alla personalità propria del gruppo e all'originalità, non che poi ci sia nulla di male ad avere un'influenza Xymox per me:-) i Clan of Xymox continuano a piacermi, anche negli album più discussi, ultimo compreso.
Leggendo le peripezie dei membri dei Born for Bliss mi sono tornati in mente i brani migliori dei White Rose Transmission e dei Dreamside.
bella robina
eh
Di Post Scriptvm non conosco questo disco, ma l'atmosfera un po' paranoica
mi ispira, l'idea della costruzione di un mosaico di più elementi sembra interessante.
In effetti anche in questa tornata di dischi buoni ce ne sono parecchi. Birthday massacre ancora non l'ho sentito, ma fa piacere che non si siano..svenduti, al terzo album. Mi sa che stavolta me li compro tutti.
Lo specialone di Sigur sui Rajna è proprio ben fatto:
i Rajna non stanno sbagliando un colpo da un bel po'. Vocalità molto buona, ricerca concettuale raffinata e non fine a se stessa, musicalità, poche pose, ricerca strumentale estrema.
Verrebbe da dire: cosa chiedere di più?
Molto riuscita la prima parte descrittiva, l'intro all'intervista, dove in pratica si sussegue la descrizione degli strumenti, atmosfere e immaginario del gruppo. Oltre ai bei brani dei Rajna considero un pregio in più la loro ricerca tra simboli e archetipi,
la sensibilità alla Natura e a varie forme d'arte.
"L'Universo è una foresta di simboli che l'uomo attraversa" (Baudelaire), ma è più affascinante ancora se questi simboli e mondi comunicano tra loro in diversi livelli di lettura, in una specie di intertestualità magica-cosmica. A me i Rajna suggeriscono sempre questo, insieme all'emozione.
E sono pure simpatici!