Chiude Kronic

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Re: Chiude Kronic

Messaggioda dave » dom feb 14, 2010 11:12 pm

drunkboy ha scritto:A parte chi vede una crisi musicale perche' c'e' Berlusconi al governo :-D mi viene sinceramente da chidere cosa si debba inventare di nuovo per passare alla storia
Non c'e' nulla da inventare...ottima musica in giro ce n'e' in abbondanza...
Negli anni 80 si lamentava la mancanza di spazi e posibilita' di diffusione della propia musica....ora con i vari Myspace,il contrario :-D
Io dico che negli anni 2000 il problema e' passato da chi produce-suona musica a chi l'ascolta facilmente dall'ipod o dal pc di casa propia


caro mio, con le tue parole hai esattamente confermato quanto ho detto io. Nel momento in cui si dice che non c'è nulla da inventare e che c'è ottima musica in giro (dove?), evidenzi proprio il grande handicap di oggi: non ci si vuole più mettere in gioco e si ripete sempre e solo quanto già fatto. In questo modo, una volta morti (letteralmente) i mostri sacri, anche il rock, il metal, il dark e i loro derivati saranno giunti alla totale estinzione. Basta vedere i concerti: un gruppo di medio livello non attira in un locale più di 300/400 persone. Basta vedere la crisi che da anni segna l'industria musicale (sempre più negozi chiudono), basta vedere anche solo il modo in cui si ascolta la musica oggi. Io sono fiero di non avere l'ipod e di non ascoltare la musica sul pc. La morte dell'arte.
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Re: Chiude Kronic

Messaggioda ForgottenTear » lun feb 15, 2010 12:24 am

Questo è un discorso molto particolare che va trattato con una certa delicatezza e che a me prende molto; in linea di massima l'ho sempre pensata come Dave, ma voglio chiarire il mio pensiero per non passare per quello che non sono, una sorta di bigotto o cosa.
Partiamo dal principio che ho sempre sostenuto il fatto che la musica non debba per forza essere arte, e che anche un prodotto commerciale, se ben eseguito e pensato, a tutta la dignità di questo mondo, è innegabile che però la differenza tra il prodotto che porta in se una certa aspirazione e quello che non ce l'ha, esiste e si sente.
La musica non è solo un saper usare certi suoni e certe tecniche, o voler fare questo o quel genere, è anche il prodotto, o almeno dovrebbe esserlo nella sua forma massima, di un'aspirazione esistenziale, l'espressione di vari sentiti che possono essere morali, emotivi, esistenziali, etc.
Oggi questo viene a mancare, nella maggior parte delle band, anche quelle che mi piacciono molto, sento comunque un attaccamento ad una certa soluzione puramente estetica, il voler usare certi testi, suoni, etc. solo perchè facenti parte del rito di un certo genere, mentre un tempo molti gruppi finivano per essere catalogati, se non creavano proprio dal nulla, in un genere come conseguenza dei suoni e temi che usavano, spesso senza aver alcuna categoria in testa, esprimendo una libera idea e volontà.
E questo è innegabilmente uno specchio della società odierna, giocata sull'immagine anche nell'idea, spesso l'alternativa all'estetico fine a se stesso non è, come avveniva un tempo, anche solo nell'ingenua teoria, la distruzione di quest'ultimo o la sua sovversione, bensì la ricerca di un altro estetismo che più aggrada, del quale si abbracciano gli stilemi perchè tali sono: oggi una band "industriale, Metal, etc. fa una serie di scelte perchè vuole entrare in quelle categorie, invece un tempo facevano delle scelte, e poi si ritrovavano a finire catalogati in quel mondo, e non è un caso che spesso i gruppi che hanno creato un genere, ne siano spesso usciti fuori molto presto pendendo tutt'altra direzione.
Ora, questo non porta ad un "w tutto ciò che è vecchio, il moderno è merda" perchè sarebbe un'idiozia assoluta, è la risposta non sono certo i movimenti neo-old school, che spesso finiscono per essere la prova più lampante di quel vuoto estetismo di cui parlavo prima, presentando una copia dei modi, ma fallendo miserabilmente nel mettere un proprio contenuto; però a mio parere siamo in momento di stallo musicale dove non c'è fertilità creativa, figlia di una coscienza umana e sociale che oggi, spesso, manca, mancano salvo rari e sottovalutati casi gruppi che semplicemente partoriscono qualcosa di nuovo, ma senza neanche saperlo, senza dargli nome, come pura espressione di qualcosa che avevano dentro.
Se ascolto Unknown Pleasure dei Joy Division e poi ascolto l'ultimo album degli Editors, la differenza c'è e si sente, nel primo caso ascolto un gruppo che ha creato qualcosa e un cantante che ha messo qualcosa di totalmente suo nella sua musica, che ha una carica che nasce da un'esperienza di vita che si porta dentro, nel secondo un disco che riprende i modi dei primi, ma non sarà mai come i primi perchè non è spontaneo.
E detto tutto questo, non m'impedisce di godermi la musica di questi tempi, ma sono consapevole che quando voglio ascoltare qualcosa che davvero ha una propria identità e mi sta esprimendo qualcosa, allora va a finire, e non perchè me lo impongo o cosa, che come minimo sto ascoltando qualcosa che risale ai primi anni novanta, nei casi più recenti eclatanti, ma piu spesso parliamo di anni ottanta in giù.
E attenti al messaggio "tutto è stato inventato" c'era chi lo diceva già ai tempi di Mozart, ed è la morte della musica.
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Re: Chiude Kronic

Messaggioda The Director » lun feb 15, 2010 1:41 am

Secondo me di ottime cose ne escono sempre, i rating altissimi in giro fioccano, e qualche recensore ci azzeccherà pure una volta ogni tanto quando esalta qualcosa... Non possiamo considerarli dischi epocali? Non danno il 'la' ad un filone capace di uscire dall'underground di nicchia? La colpa è nel modo odierno di consumare la musica: oggi non c'è tempo per soffermarsi realmente su niente se davvero si vuole seguire una scena (ed in questo forum è pieno di gente che come minimo ascolta la musica 'dark' in tutte le sue diramazioni, dal folk all'industrial al synthpop, mica quel tipo di pubblico da 2 - massimo 3 dischi l'anno), la visibilità di un disco dura lo spazio di massimo un paio di settimane e poi via, c'è già qualcun altro sotto i riflettori...

In quei bei tempi da massimo un disco al mese, ad esempio secondo me un "The Alternative" di IAMX sarebbe stato un bello scossone... oggi è 'solo' un gran disco per qualche migliaio di autentici e sinceri appassionati là fuori... troppa concorrenza, la qualità si perde nella quantità... non so, io la vedo così. Di musica che mi dà qualcosa ne trovo ancora parecchia, fortunatamente. Ok, mai quanto i Fields Of The Nephilim, ma oggi, per come è 'strutturata' la scena, vedete possibile la nascita dei nuovi Fields? Io no. Ed anche questi grossi riscontri a livello commerciale per gruppi di chiara ispirazione Joy Division finiranno, il giorno che la tivvù dirà loro basta... Non ci sono le premesse affinchè avvenga qualcosa di epocale nella musica odierna. Nel 'grande libro di storia della musica' che leggeranno i nostri figli quando saranno adolescenti, cosa pensate troveranno nel capitolo sulla decade appena conclusa? Ve lo dico io: Timbaland! E ho detto tutto... :shock:
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