MA RITUAL...

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Re: MA RITUAL...

Messaggioda The Director » ven ott 02, 2009 3:06 pm

dave ha scritto:So anch'io che vi erano recensori che si facevano pagare...uno schifo!

Il fatto di ignorare alcuni promo non meritevoli è una scelta soggettiva, giacché stufo di riempire spazio cartaceo e/o telematico con giudizi che umiliano chi non è capace e dovrebbe fare altro nella vita. Preferisco dedicarmi a chi merita oppure a valutare negativamente gruppi che comunque, a mio avviso, hanno ampi margini di miglioramento. Poi a volte mi sono capitati promo totalmente incoerenti con la direzione generale della rivista (faccio un esempio: un gruppo torinese che si rifà in maniera pedissequa ai Subsonica), per cui o li passo ad altri colleghi in linea con il genere proposto oppure li ignoro.


OT: sono utilissime anche le stroncature per quelli che farebbero meglio a dedicarsi ad altri mestieri, mettiamoci nei panni di chi sborsa dei bei soldi per comprare i dischi ed ha il sacrosanto diritto di sapere in cosa rischi di incappare, specie se parliamo di chi le riviste le compra e le legge davvero... si chiama informare, secondo me. 8)
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda Telemaco33 » ven ott 02, 2009 3:07 pm

abm ha scritto:una precisazione.


"Ciao Mauro,

ok grazie di nuovo!;)
Per Ritual la vedo dura, però ci riprovo volentieri.
Avevo già tentato le altre volte a spingere tuo materiale, ma senza risultati.
Fuzz dixit, non dipende da me...vediamo. "
scritto da un giornalista di Ritual-

ovviamente nessuno ha poi voluto avere i miei dischi da recensire su tale rivista.
quindi...se voi credete che tutto sia "chiaro e trasparente" ...spiegatemi un po' sta cosa...grazie


Che schifo. Che tristezza.
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda abm » ven ott 02, 2009 3:14 pm

e cmq credo che una rivista seria debba recensire tutto cio' che gli arriva ( sempre materiale in linea con la rivista, ovvio)
non permettermi di essere recensito...mi pone alcuni quesiti...
per far conoscere i miei dischi in italia...devo essere amico di amici?

poi ci scandalizziamo quando vediamo i grossi scandali politici e amministrativi... ma se perfino per 2 promo del cavolo devi avere di favori...io non ci sto.

So che Gianfranco vuole rispondere, mi ha gia' informato...in quanto lavorava per Ritual.
Io lo so che quando lui scriveva li', non c'erano sti problemi....ma io voglio che qualcuno mi spieghi la parte di mail che ho riportato prima.
perchè a me vedere certe cose fa male...soprattutto se dedico tutto me stesso al mio lavoro...e poi devo anche leccare 2 culi per poter far conoscere cio' che faccio.

piccolo esempio...ho mandati i promos alla radio nazionale estone...loro non mi han chiesto nulla.
mi han scritto dicendomi cosa piaceva loro del mio materiale....e poi hanno fatto, senza che io chiedessi nulla, una trasmissione dedicata a Mystery school.

questa è la soddisfazione a fare il mio lavoro...
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda abm » ven ott 02, 2009 3:16 pm

e cmq a Vicenza, al Totem , anni fa...come ho gia' detto, vicino al mio banchetto c'era Fuzz che si vendeva i promos a 2 euro.

Come si puo' vendere un promo che ti viene regalato in quanto giornalista????

anche questo spero che Gianfranco me lo spieghi....grazie.
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda abm » ven ott 02, 2009 3:31 pm

ovviamente...non fraintendetemi...
io a Gianfranco Santoro porto il massimo dells stima.
uno dei pochi in italia a saper far bene il suo lavoro ed a esssere sempre molto cortese.
Inoltre è un amico e quindi lo sa che non ho nulla contro di lui.
:shock:
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda FINAL MUZIK » ven ott 02, 2009 5:40 pm

Ragazzi, giusto per menarla un po'...ovviamente :)
qui oggi non ne esco vivo fra fatture e altra roba del genere...domani dovrei farcela...scusatemi!

p.s.:
Maurona pazza fanatica TVTTTBPS 61ika! xoxoxo :PP
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda sigur » ven ott 02, 2009 7:49 pm

Gianfranco sta diventando la D'Addario del goth!!!
ahahahah..... :mrgreen: :-D
ragà mi raccomando scrivete solo cose di cui siete certi e che potete provare, con Ritual non è una guerra; noi come darkroom andiamo avanti verso il nostro obbiettivo che non è distruggere Ritual ma crearci il nostro spazio con rispetto e mantenendo ottimi rapporti con gli amici, però vi invito ancora che è bellino fare le pettegoline (sono il primo a divertirmi a leggervi) ma ogni tanto spostiamo l'attenzione del forum a ciò che esce dal sito, per approfondire, commentare e criticare....
cazzo alla fine questo forum dovrebbe trarre più linfa dal sito invece troppo spesso lo ignoriamo....
PDT_Armataz_01_40 PDT_Armataz_01_40 PDT_Armataz_01_40 PDT_Armataz_01_40 PDT_Armataz_01_40 PDT_Armataz_01_41 PDT_Armataz_01_38 PDT_Armataz_01_39 PDT_Armataz_01_40 PDT_Armataz_01_40
Dai vecio che ti ho schierato la linea gotica con l'artiglieria!!!
vai di speteguless!!
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Stalingrad: Massengrab!
(Feindflug----Roter Schnee)
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda RITUAL » sab ott 03, 2009 12:19 pm

Ciao da Francesco “Fuzz” Pascoletti, caporedattore delle riviste :Ritual:, Classix e Classix Metal.

..allora, cerchiamo di farla breve, che tutti abbiamo meglio da fare, beh, quasi tutti..

Potrei rispondere a quanto si va qui amabilmente discorrendo, con una semplice frase: Mauro, ma di che blateri? Personalmente non ho MAI ricevuto un tuo disco in redazione (Viale Mazzini 113, 00195 Roma oppure Piazza Regina Margherita 27, 00198 Roma, ti ricordo gli indirizzi perché probabilmente, NON comprando :Ritual:, NON li conosci e non puoi scriverli sulla busta!). MAI! Se lo ricevevo, lo recensivamo, come ogni mese capita (in media) ad oltre 150 dischi di 150 band e di 150 etichette diverse. E che problema c’è? Per noi, te lo dico, nessuno! Ci mandi la roba? Non fa così schifo che è inutile recensirla? C’è spazio? Abbiamo ancora tempo? Ok, la rec si fa, amen. Ma tu NON ci mandi nulla! E come pretendi di vederla pubblicata? Hai mai provato? Di sicuro non agli indirizzi di cui sopra.

Ma probabilmente questa spiegazione, che risparmierebbe tempo a voi di leggere e a me di scrivere, non basta, perché la verità è sempre meno interessante delle illazioni e delle menzogne.

Ma ci siamo già passati chissà quante volte, no? C’è sempre la band sfigata, il discografico nervosetto, il promoter disilluso o l’artista incompreso che, periodicamente, se ne è uscito con la storia che “su :Ritual: devi pagare”. E, se non era per le recensioni e gli articoli, sarà stato per il pezzo sulla nostra compilation (quando ce l’avevamo) o oggi sulla Media Page di www.ritual-magazine.com

Poi, ogni volta che è uscita questa balla, io sono stato costretto ad uscire dal mio eremo dorato e ho semplicemente chiesto: “ok, bene, allora dicci forte, ma soprattutto chiaro, nero su bianco, nome su nome, chi ti ha chiesto i soldi, come, dove, quando, quanto e perché”… Silenzio… Tu li hai più sentiti?

Poi però, sull’altro piatto della bilancia, ci sono quei 150 artisti (in media) che ogni numero vengono recensiti e a cui noi, fessi che siamo, non chiediamo una lira! 150 e più dischi che arrivano in redazione, vengono vagliati, ascoltati, discussi e, nel 95% dei casi, recensiti (le eccezioni ci sono, certo: è DAVVERO TROPPO brutto, non abbiamo spazio, il disco è uscito 8 mesi prima, abbiamo già chiuso il numero etc).

Oppure chiedete a quelle decine, decine e decine di band italiane che hanno trovato spazio sulle nostre compilation o lo troveranno su The Media Page. Sceglietene una e domandategli quanto hanno dovuto pagare. Vi diranno: “Che? Cosa? Pagare? Ma se m’hanno pure mandato il giornale con il cd a casa gratis!”. Ripeto, che fessi che siamo…

Ma naturalmente ci sono i furbetti, che a me non sono mai piaciuti… I furbetti sono quelli che hanno una label, di solito iperspecializzata, e si scelgono un amichetto del cuore fra i collaboratori di un giornale (in molti casi è un vero amico o uno che abita in zona), a cui forniscono, a lui e solo a lui, tutte le loro produzioni. Dite la verità? Vi fidereste di leggere recensioni del genere? Io no! Ecco perché PARDOSSALMENTE PROPRIO PER GARANTIRE L’ETICITA’ DELLE RECENSIONI E PER RISPETTO NEI CONFRONTI DEL LETTORE DI :RITUAL: CHE LE LEGGERA’, il Fuzz generalmente chiede alle label di spedire una copia anche in redazione, in modo che il sottoscritto possa ascoltarla (yes baby, è una gran rottura di palle, ma qui faccio ancora così) e quindi valutarle, verificare se quelle recensioni sono veritiere e, pensa che idiota!, magari appassionarmi e decidere di dare maggiore esposizione a quell’artista illustre sconosciuto o a quella etichetta casalinga, con interviste, recensioni boxate, etc. Ricordo vagamente che la ABM, nelle rare apparizioni che ebbe su :Ritual: in un lontano passato, aveva adottato proprio l’utilissima tattica dell’amichetto del cuore. Ma, quando fu invitata a mandare una copia anche in redazione (badate bene, come sanno le centinaia di label con cui lavoriamo, parlo anche di un cd-r, mica dell’edizione limitata/cartonata/boxata/in pietra)… semplicemente non arrivò più nulla! E poi si lamenta?

Visto che parliamo a viso scoperto (“io Tarzan… tu Mauro”) e che Casagrande ha presentato addirittura uno stralcio di lettera/mail, sarebbe corretto (e utilissimo alla sua causa!) sapere di chi è questo prezioso documento, perché ragazzi, è davvero TROPPO facile riportare uno stralcio di una “comunicazione di servizio” (di quando, con chi e relativa a cosa?) senza giustificarla! Diventa una vera e propria frode, una presa per il culo nei confronti di chi legge il forum e un appellarsi ai “soliti ignoti e assenti”, che non possono intervenire. Considerando che le rare cose della ABM apparse su :Ritual: risalgono ad almeno 4 anni fa, mi fa un po’ paura e un po’ ridere chi si tiene in archivio una simile “prova” per tutto questo tempo. Roba da rasentare la più nera paranoia!

Voleva delle recensioni su :Ritual:? Il signor Casagrande non avrebbe dovuto fare altro che comportarsi come ogni altra label seria che, se deve parlare con “la redazione di :Ritual:”, che fa? Ma scrive al caporedattore (info@ritual-magazine.com), no? Mica a un collaboratore qualunque e apparentemente (o furbescamente) anonimo!

Spero che il signor Mauro Casagrande capisca che ormai ci sono tutti i presupposti per una causa per diffamazione. Mi piacerebbe sapere se vorrà mantenere le sue posizioni anche affiancato da un avvocato. Perché qui, come dice il testo di ‘Johnny Il Bassotto’, una canzone che ogni vero dark dovrebbe conoscere, “è davvero troppo grande la bugia”!

P.S
LA STORIA DEI DISCHI VENDUTI AGLI STAND
Oltre al fatto che il signor Casagrade non ha la MINIMA idea da dove vengono le centinaia di album che a volte abbiamo venduto ai nostri stand (che sono frutto di scambi fra giornalisti, sì, proprio come le figurine, doppie copie, dischi personali o veri e propri scampoli di magazzino dei distributori), gli faccio una domanda: ma scusa, dopo che una label mi ha mandato un cd in redazione (non tu, perché tu non lo fai e naturalmente, dopo quello che hai scritto, nemmeno li vogliamo), dopo che questo è stato recensito, dopo che la recensione è uscita, dopo che sono passati 6/8/10 o più mesi, io se quel cd lo butto, lo regalo o lo vendo, ma che cavolo di differenza fa? O me lo devo tenere come un oracolo sulla scrivania per tutta la vita?

P.S. 2
Tutti quei discorsi sulla pubblicità, sulla libertà editoriale che avrebbe una webzine rispetto a una rivista cartacea, su chi mette sullo stesso piano (non parlo di qualità) un magazine come :Ritual:, che stampa 28.000 copie, con una fanzine da 500… sono cose dette con una tale ingenuità/superficialità e talmente noiose che non ha senso parlarne…
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda abm » sab ott 03, 2009 1:06 pm

Caro Pascoletti,
saro' breve.
Io non ho nessun amichetto del cuore.
Un giornalista mi ha chiesto dei promos.
Dato che scrive anche su Ritual gli ho chiesto di recensire i miei album, e la risposta l' avete vista tutti.
Mi ha praticamente detto che non è possibile.
Allora io mi chiedo... per essere recensito non devo mandare i promos?
O li devo mandare SOLO ed esclusivamente al Sig. Pascoletti?
Un giornalista abituale e tra i piu' attivi di Ritual non è un contatto valido?

Io non ho un'etichetta iperspecializzata, non faccio nulla sopra la media o estremamente schifoso...ma chiedo il perchè di queste frasi che mi sono state scritte :

"Ciao Mauro,

ok grazie di nuovo!;)
Per Ritual la vedo dura, però ci riprovo volentieri.
Avevo già tentato le altre volte a spingere tuo materiale, ma senza risultati.
Fuzz dixit, non dipende da me...vediamo. "

Sig. Pascoletti, la prego, mi spieghi cosa bisogna valutare per recensire dei promos inviati al giornalista della Vs testata.
tranquillo che sto stralcio di mail non è anonima...anzi se vuole privatamente le do' tutti i dati necessari.
Ovvio che su un forum non metto nomi!
Altra cosa...io ho amichetti del cuore?????
ahahah, evidentemente non mi conosce.
Conosco Gianfranco Santoro, che anni fa mi chiese dei promos per parlare di Thorn Agram e di altri pochi titoli...ma il signor Santoro lo conosco da anni, lo stimo, ma mi creda che non siamo intimi affato.
e dato che non dico fandonie le posso anche far mandare delle mail da testimoni.
Lei non mi conosce...io amici in italia, a parte Occidental congress, NON NE HO!
che questo le sia chiaro! una volta per tutte.

Per quanto concerne i promos ( o meglio CD PROMOZIONALI NON DESTINATI ALLA VENDITA)...secondo me VENDERE e trarre profitto da una cosa che ci viene regalata è un reato morale.
e cmq è ILLEGALE.
Un promozionale, come dice la parola è per promuovere un disco...ed assolutamente la legge vieta la vendita di un disco contrassegnato in tale maniera.
Se non mi crede...vada all'ufficio entrate piu' vicino a lei, dal suo commercialista o dalla guardia di finanza...e si informi.
e cmq...lei dice che dopo 6/8/10 mesi i dischi non le servono piu' e lei è libero di farne cio' che vuole, anche venderli...quindi se la matematica non mi inganna...150 dischi (al mese conme dice lei) x 2 euro l'uno = 300 euro.... che ovviamente lei dichiara sulla sua dichiarazione dei redditi. giusto? ahh...ma dubito lo possa fare, dato che essendo promozionali non ha una fattura di acquisto.
e Cmq dubito che lei abbia la licenza di vendita supporti fonografici...
quindi quando scrive qualche cosa...le consiglio di pesare SEMPRE le parole.

Ovviamente magari la legge non è comoda per tutti.

Cmq, dato che io non ho paura delle mie azioni, e parlo sempre solo e quando so di avere ragione...se ritiene opportuno puo' anche querelarmi.
Ovviamente bisogna avere anche le prove di cio' che si dice.
sul mio sito ci sono tutti i miei dati, quindi puo' agire come crede, onaturalmente io puoi sara' costretto a muovermi di conseguenza.

ahh...dimenticavo...mi spieghi bene sta storia delle 2 copie dei promos...allora...io per ogni recensione su riviste e webzine devo mandare 2 copie di ogni album....e dopo lei che fa? si vende i miei promos???
sia ben chiaro, che un Vs giornalista risponde a Vs nome...se io mando un promo a lui, mi pare di essere piu' che corretto da parte mia.
RICORDO, che su Ritual, a pagina 3 ( ossia la prgina con i dati fiscali della rivista) E' ben visibile il nome del giornalista che ho sentito per la recensione sulla rivista.

Con questo posso smettere di perdere il mio tempo a parlare di cose che solo mi rattristano.
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda abm » sab ott 03, 2009 1:10 pm

ah..comuqnue per il Sig. Pascoletti, mi puo' contattare in privato.
cosi' mi spiega un poche di cose ed io le faccio vedere la mail con intestazione da cui ho preso lo spezzone incriminato.
Nulla è inventato, e sono in grado di provarlo.
la mia mail : info@arsbenevolamater.com

buona giornata

mauro casagrande
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda abm » sab ott 03, 2009 1:37 pm

e cmq...se leggi bene...
il discorso del pagare era sulle riviste ( e qui parlo in generale ) per avere uno speciale o un'intervista.
e per pagare si intende comperare una pubblicita'.
ovviamente anche su questo posso fare vedere le prove, ciè le mail inviatomi.
Per Ritual , dato che nemmeno mi recensiscono, ovviamente non mi hanno chiesto di comperare pubblicita'-
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda drunkboy » sab ott 03, 2009 2:13 pm

ahhahahhahah mamma mia :-D
Sembrano le liti di condominio
Per il resto e' bello essere un semplice ascoltatore e non un adetto ai lavori...forse,di semplici fruitori, ce ne dovrebbero essere di piu' farebbero meglio alla "scena" che poi qualche d'uno,in buona fede,vuole anche fare conoscere ad altri
E come biglietto da visita cosa gli date?
Sto becerume? :-D
Poi magari la gente si chiede perche' ai concerti si vedono sempre le stesse faccie...io mi chiedo come mai invece a quei concerti "le solite 4 facce" non si prendono a ceffoni :-D
Non per niente se devo andare ad un concerto preferisco vederemi i New York Dolls :ordini:

Tornando in topic
Quando esce il nuovo numero?
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda FINAL MUZIK » sab ott 03, 2009 3:13 pm

Nel momento in cui stavo postando tutta sta peperonata di roba scritta ho visto che vi siete accapigliati per bene. Mi dispiace, speravo andasse diversamente...

Comunque...penso sia importante scrivere il becerume che segue non per l'esigenza di prove (?) o di spettegulés, quanto per un necessario discorso di giustizia e correttezza nei confronti di chi a Ritual ci ha lavorato o ci lavora ancora.

Nonostante tutto, c'è da dire che non c'è nulla di rivelatorio: quello che cercherò di spiegarvi accade in quasi tutte le altre riviste italiane, ed è normale prassi di qualsiasi attività del genere.

E per menarla ancora un po', cosa importante, premetto che tutto il discorso parte da considerazioni che tratto, riferite agli altri, in termini GENERALI: non riguardano voi del forum (anche se i discorso può essere riferito a dei “voi”), non riguardano Mauro/ABM (a cui voglio tanto bene e col quale ho una relazione clandestina, e su cui scriverò due righe specifiche, in neretto), non riguardano né Tizio o Caio né mia zia di Bibione. Le considerazioni “agli altri” sono generali; non sentitevi coinvolti quindi in prima persona se non dove specificato.

Arriviamo al dunque: scrivere delle cose che possono sostenere, far capire, immaginare o suggerire, anche senza – e può succedere anche questo - una specifica intenzionalità, fatti o concetti che non sono MAI stati di questa terra, è pericoloso, può essere azzardato e, a volte, molto scorretto.

Ritual si fa pagare per le recensioni? Tatuatevelo sulla natica sinistra una volta per tutte: è una stronzata colossale, una balla da telenovela boliviana, nonché e soprattutto – nei casi più maligni – una falsità grave e ingiusta che DANNEGGIA (perché sono illazioni spesso scritte, che restano online e che la gente legge e, spesso ingenuamente, può sottoscrivere) il lavoro svolto dalle persone che hanno firmato con nome e cognome articoli e recensioni.
Malignità che (parentesi personale) se io fossi responsabile o proprietario di una rivista bersagliata in questo modo, e avessi abbastanza tempo a disposizione, andrei a far tacere immediatamente, mandando un avvocato a pizzicare, uno ad uno, questi “eroi dell'informazione” divulgata dietro a un nickname. Ma ripeto, parlo in generale quindi non scatenatevi di ormoni.

Faccio un passo indietro, solo per collegarmi al presente (saranno cambiati collaboratori e/o rubriche, ci saranno articoli belli e meno belli, ma immagino che le esigenze e le problematiche da gestire per una rivista come Ritual siano le stesse, se non addirittura aumentate nella mole): non é vero che anni fa “era diverso”. Ho avuto “solo” la FORTUNA di avere da Francesco (si, quel tizio che voi chiamate Fuzz) quasi “carta bianca” sul materiale che proponevo. Come in ogni situazione lavorativa che si rispetti, ci sono state discussioni, fraintendimenti, scazzi colossali, così come allo stesso modo andava (quasi sempre) tutto bene e tutto filava a meraviglia, e finivamo per limonare sotto gli olmi nelle notti di plenilunio vestiti da majorette. Ma attenzione: era infatti Francesco che mi concedeva “carta bianca”, non ero io che mi prendevo gli spazi che volevo e quando volevo; ed è giusto che fosse così, in modo che tutto venisse impostato compatibilmente con le esigenze della rivista. Esempio: proponevo 15 recensioni di testa mia (più ovviamente altre indicate da Francesco dalle uscite di quel preciso periodo) = ne passavano 10, 12 o 9.

Questo perché? Per dei motivi semplicissimi, ma fatevi due conti...: lo spazio (la rivista ha un tot di pagine), le priorità (priorità, si, ci sono dischi prioritari e dischi che NON lo sono: con spazio limitato e numero bollente in uscita, mettereste come 160a recensione l'ultimo VNV Nation o il CDr in 22 copie di una band che...li imita malissimo? Andiamo...), il fatto che – soprattutto per uscite di generi specifici - gli album fossero vecchi di uno o di sei mesi.
Ma siamo sinceri...vi pare così strana come procedura? E' semplicemente una amministrazione logica del lavoro.

In questo modo ho avuto la buona opportunità di proporre materiale di etichette ancora più “di settore”; questo è successo riguardo molte label, anche italiane, che spesso ho proposto sin dai primi numeri per fare sì che si “rompesse il ghiaccio”, soprattutto relativamente al pregiudizio negativo iniziale (assolutamente gratuito) di alcune di esse nei confronti della rivista. Fino al numero 20, 21 e poco oltre, trovate mie recensioni di Silentes/Amplexus, Old Europa Café, ABM, Ark Records, Punch Productions e altre ancora. Ad alcune di queste etichette (e Francesco penso se lo ricorderà) ho consigliato di mandare materiale IN REDAZIONE in modo continuativo, di fare pubblicità, di darsi insomma una mossa senza aspettare che le cose cadessero loro in testa (perché non sarebbe mai successo), di contribuire cioé a “far partire” un meccanismo in cui tutti (rivista, collaboratori, etichette, lettori) alla fine potessero essere soddisfatti in termini di visibilità e informazione. Insomma, tutto bene: alcuni lettori, addirittura, si sono persino fidati delle mie recensioni.
Alcune etichette sono andate poi avanti con le loro gambe, in un rapporto di collaborazione reciproca, e ne hanno giustamente goduto dei risultati (un esempio lampante – vedi pubblicità e recensioni – è Old Europa Cafè a cui anni fa, prima che si convincesse sul da farsi, ho fatto una testa come un formaggio pecorino di 19 chili), altre no.


Va detto poi che Ritual (ma mica dovete dire “ooooooh cazzo Ritual!!!”: pensate che anche Blow Up, Rockerilla, Rumore, etc. ... sono la STESSA tipologia di situazione) è una realtà professionale: c'è un caporedattore, dei collaboratori, uno o più grafici, una casa editrice (con libri contabili, firma in tribunale, impiegato/i, reparto amministrazione e signora delle pulizie). Avete presente la ditta (o l'istituto pubblico) per cui lavorate, e che non sa che state sui forum 4 ore su 7 di lavoro che vi paga? Ecco, una cosa del genere. Una realtà che fa i conti, come il sottoscritto in quanto etichetta (e come le label di cui sopra), con tasse e bollette, non con intenzioni, supposizioni e critiche gratuite; fa i conti cioé con il lavoro.
Non che questo esoneri una rivista da critiche sacrosante: il suo lavoro e i suoi risultati, se negativi, vanno criticati. Compro o leggo il giornale tramite un amico, vi trovo brutti articoli e recensioni scritte male: bene, lo critico. Dove c'è scritto che su queste basi non lo si possa fare? Da nessuna parte. Ma non posso parlare con tanta sicurezza di come venga fatto questo lavoro (anche se il risultato dovesse fare schifo), se non so collocarlo nella DIMENSIONE CORRETTA in cui esso viene svolto. Un giro di parole? No, è la semplice realtà.
Il lavoro dei collaboratori viene PAGATO dalla casa editrice; allo stesso modo, la pubblicità in una rivista per un'etichetta è un investimento, cioè viene anch'essa PAGATA. Ci vuole tanto?

Ritual (o qualsiasi altra rivista) dovrebbe vivere di gloria? Di intenzioni? Di parole al vento? Per vostro vezzo?
Ritual fa “qualche” migliaio di copie: mi pare NATURALE che un'etichetta o un gruppo, se vogliono fare della pubblicità, questi se la pagano. Ma ci mancherebbe il contrario!

Allo stesso modo, perché scandalizzarsi se qualcosa non viene recensito? CHI, alla fine, decide cosa inserire su Ritual se non il suo caporedattore, in base ai motivi esposti poco sopra (priorità etc.) e alla serie delle proposte dei collaboratori?
CHI? Io? Voi? Mio nonno??? NO, il caporedattore, cioé Francesco.
Decidete voi cosa va nel sommario di Famiglia Cristiana o de Il Manifesto? NO.
Ti interessano i contenuti? Ritual lo leggi, lo compri.
Non ti interessano? Non lo leggi perché non lo ritieni all'altezza, e allora saranno quelli del suo staff a doversi chiedere, qualora i 'no' siano qualche migliaio, se hanno sbagliato qualcosa.
Ma mi pare che (e siamo arrivati al numero...40? Di già...!), pur coi suoi ritardi e le solite beghe da risolvere, Ritual sia lì, in edicola, e continua a vendere.

Per questo motivo ci sono etichette che investono in pubblicità: perché è letto, e quindi poi i dischi li vendono; mica fanno pagine di pubblicità perché non sanno come cazzo passare il tempo, no? La promozione ha un riscontro (la vedono quei “qualche migliaia” di cui sopra) e tutti vanno avanti felici e contenti. E' così difficile da concepire?

NON è vero che sei recensito solo se fai la pubblicità, e se fai la pubblicità NON è vero che la recensione positiva è automatica (basta dare una scorsa già dai vecchi numeri, eddai!). Certo è che, se arriva l'etichetta XYZ e vuole fare una pagina di pubblicità per le sue produzioni, beh cazzo gliene recensirò almeno un paio, no?

Allo stesso modo, DOVE c'è scritto che OGNI cosa che arriva a una rivista DEBBA essere recensito? Ma sapete QUANTA roba arriva in media a una rivista? Se vengono pubblicate 170 recensioni su 300 pezzi è già bene (e sempre per i motivi di cui sopra: spazio, priorità, blablabla), come è già bene se vengono scremati 7 demo da 40 ricevuti a OGNI numero. E mi baso sui vecchi dati...chissà com'è ora, con tutti questi artisti da myspace in perenne erezione creativa che sbucano a decine dagli angoli di ogni vespasiano ogni cinque minuti...

Come si può DARE PER SCONTATO che venga recensito TUTTO ciò che arriva? Una rivista avrà una sua linea, una sua minima identità, o tutto ciò che passa deve ingrassare (l'ego di chi vorrebbe essere su quelle pagine)?

Sul fatto specifico: Mauro, posso capire il tuo discorso, ma la cosa è sbagliata sul nascere; se io voglio intraprendere una collaborazione abbastanza fissa e continuativa con una rivista per promuovere le mie produzioni, non è che “mando e basta”...bensì scrivo al responsabile (non a un collaboratore che “spinga”), e spiego e chiedo a questo benedetto uomo cosa vorrei fare, come imbastire la cosa, eccetera eccetera.
Il rapporto diviene fra te e lui: Orkus o la prassi di altri non c'entrano; ti accordi con LUI e non con una serie di massimi sistemi. Se la cosa funziona OK, se non funziona AMEN: passai a altro o cambi contatto, no?


Faccio un esempio che calza a pennello: Francesco e io, a un certo punto siamo andati ognuno per conto suo, l'uno imboccando gli oscuri sentieri per Velletri, l'altro dirigendosi ignudo verso Patrasso, proprio perché non abbiamo gestito bene questa cosa della pubblicità (e, per evitare altre mitologie che ho sentito, tutto ciò non c'entra con la mia collaborazione, che era cessata diverso tempo prima per miei abbastanza gravi problemi di salute – di qui, all'epoca, la mia “mitologica” newsletter con la frase incriminata “after a bad experience with Ritual” che a questo – cioé la fine della collaborazione causa malattia - si riferiva e che alcuni, ma vah, hanno voluto fraintendere). Rodolfo / OEC invece mi ha detto che è tutto a posto e tutto è andato a gonfie vele. Questo per dire che è una e solo una la persona specifica a cui devi fare riferimento. Capisci che intendo?



...e ancora...Due copie? Anche questo è scandaloso? Andiamo...ma vi perdete in CAZZATE: possibile che una rivista non chieda alla label due cazzo di copie per 1) dare la copia al collaboratore 2) tenere un ARCHIVIO per futuri articoli di altri collaboratori (il primo, magari, dopo qualche hanno ha mollato il Ritual di turno e ora fa canestri in vimini). Ma guardate che queste fatidiche due copie vengono chieste ANCHE da altri (Blow Up) per lo STESSO motivo. Vivete sulla luna???

I CD venduti ai banchetti??? Ma la cosa fu ben spiegata già all'epoca. Francesco aveva un suo giro assurdo di usati, di roba personale, di roba di amici suoi, di roba da spurgare dalla sua collezione, etc.; se la vendeva, punto. Cazzi suoi, no?
Ho comprato anch'io (sia come Nail Records che come Final Muzik) qualche centinaio di suoi CD: se volete controllare, li ho caricati sul magazzino dell'usato (TITOLO PER TITOLO, ho il registro "antichità e beni usati" davanti a me mentre sto scrivendo, ma tanto non sapete neanche di che parlo...), cosa per il quale ho una licenza; gli ho fatto un bonifico, ho staccato un assegno. Niente promotional only. Tutto registrato, tutto secondo le regole, tutto nordico, tutto legale. CHE problema c'è?

Caspita, sono passati quasi 10 anni dal primo numero e, in generale, la situazione non è cambiata: possibie che quel giornale sia sempre la peste nera, su cui poi si farneticano autentiche mitologie manco fosse il fauno nano alato col bicazzo monopalla? Possibile che non la si smetta di scrivere PALLE a riguardo, e non lo si giudichi serenamente per la sua qualità buona o cattiva che sia? In questi anni ne ho sentite di tutti i colori...ma cose da fantascienza: “Ritual è nato per creare passivo nella casa editrice” (????), “Devi comprarti l'intervista”, “Il proprietario è Audioglobe e Fuzz fa da gran cerimoniere tipo Daniele Piombi blablabla”, “Si sa, parlano solo dei loro amici”... "eeeh si, queste mafie e clientele!"...e avanti così con idiozie inventate di sana pianta da chi, secondo me, su quelle pagine voleva però esserci col suo MERDOSO gruppetto (e la lista di ipocriti – perché volevano comunque esserci pur sputtanandolo per dietro - sarebbe lunga, molto lunga) o avrebbe voluto scriverci le proprie panzane spacciate per recensioni da far leggere alla nonna. Tutti addosso, tutti a rompere i coglioni e a sezionare ipotesi di poteri occulti. “Sembra che abbiamo toccato il culo alle loro madri”, scrissi anni fa a Francesco, stupito del delirio e dall'aggressività di queste persone (da cui invece mi aspettavo un'attitudine collaborativa e positiva).

Questo per dirvi che, spesso, la realtà è MOLTO più semplice di quella che si immagina, e per sottolineare quanto sia stupito, anno 2009, che in Italia ancora ci siano persone che parlano di “come dovrebbe andare le cose”, di evangelizzare, di élite...senza rendersi conto che l'oggetto che li fa sentire così dei prescelti altro non è che il risultato invece del lavoro (leggi FARSI UN CULO COSI') di tante persone, lavoro dalle cui dinamiche non si vuole ancora imparare nulla.

Nerd.

Spero di avervi annoiato abbastanza ma di esservi stato un po' utile.
State bene e non arrabbiatevi, dai!
Vostro amico del cuore,
Gianfranco
Ultima modifica di FINAL MUZIK il mar ott 20, 2009 2:55 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda abm » sab ott 03, 2009 5:25 pm

Ciao Gianfranco
per favore...inannzitutto puoi dire a Pascoletti che non hai recensito i miei dischi anni fa perchè mi conoscevi.

altra cosa...tu lavori come commercialista...dimmi se si possono vendere i cds promozionali NON destinati alla vendita.
grazie.
se tu credi si possa fare. allora...sono molti i dubbi che ho...

Allora che sia chiaro una volta x tutte :

- IO HO CHIESTO A UN GIORNALISTA DI RITUAL DI RECENSIRE I MIEI ALBUMS E LUI MI HA RISPOSTO QUANTO AVETE VISTO

QUESTO è LECITO?
ALLORA ABM STA SUL CAZZO A PASCOLETTI ED LE MIE COSE NON VENGONO RECENSITE?
MA SCHERZIAMO

io non ho chiesto favori, ne interviste, ne speciali, NULLA!
solo una posssibile recensione...e il giornalista mi dice che Pascoletti non lascia recensire le mie cose.

posso sapere qual'è il motivo????

Gianfranco...dimmelo tu per favore
...o me lo dica Pascoletti.


Porca....... varda mi possono anche denunciare x villipendio....
fate quel che volete ma non prendetemi per il culo, grazie.
io dalla parte mia non ho fatto altro che sentire un Vs giornalista...e lui ha detto cio' che ha detto.
negate se volete...pensate cio' che vi pare...ma io la mail del giornalista la ho qui
abm
 
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Iscritto il: mar set 29, 2009 5:17 pm

Re: MA RITUAL...

Messaggioda abm » sab ott 03, 2009 5:25 pm

Ciao Gianfranco
per favore...inannzitutto puoi dire a Pascoletti che non hai recensito i miei dischi anni fa perchè mi conoscevi.

altra cosa...tu lavori come commercialista...dimmi se si possono vendere i cds promozionali NON destinati alla vendita.
grazie.
se tu credi si possa fare. allora...sono molti i dubbi che ho...

Allora che sia chiaro una volta x tutte :

- IO HO CHIESTO A UN GIORNALISTA DI RITUAL DI RECENSIRE I MIEI ALBUMS E LUI MI HA RISPOSTO QUANTO AVETE VISTO

QUESTO è LECITO?
ALLORA ABM STA SUL CAZZO A PASCOLETTI ED LE MIE COSE NON VENGONO RECENSITE?
MA SCHERZIAMO

io non ho chiesto favori, ne interviste, ne speciali, NULLA!
solo una posssibile recensione...e il giornalista mi dice che Pascoletti non lascia recensire le mie cose.

posso sapere qual'è il motivo????

Gianfranco...dimmelo tu per favore
...o me lo dica Pascoletti.


Porca....... varda mi possono anche denunciare x villipendio....
fate quel che volete ma non prendetemi per il culo, grazie.
io dalla parte mia non ho fatto altro che sentire un Vs giornalista...e lui ha detto cio' che ha detto.
negate se volete...pensate cio' che vi pare...ma io la mail del giornalista la ho qui
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