riflessione sull 'underground....

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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda The Director » ven set 25, 2009 1:31 am

MAXLINE ha scritto:E' bello e utile ogni tanto riportare esempi pratici.
Prescindendo dal vecchio, accertato, incrollabile adagio che recitava "La pubblicità è l'anima del commercio", con un minimo di elasticità si può estenderne il significato adattandolo alla nostra discussione.
Se vogliamo davvero che l'ignaro, regolare ascoltatore fruisca del synthpop sotterraneo è bene tener presente che un'operazione di "marketing" volontario è fondamentale.
Passare un cd (io l'ho fatto decine e decine di volte) del nostro genere, magari orecchiabile, (mica si possono far ascoltare immediatamente i Das Ich ad un neofita il quale crede che il top dell'alternative siano i Depeche...), è quanto di meglio si possa fare per presentare il biglietto da visita del panorama electro.
Poi, sviluppando nel tempo una certa curiosità, colui o colei che ha ricevuto il dono sarà spontaneamente disposto ad allargare i confini.
Purtroppo a remare contro c'è una duplice questione:la prima di carattere individuale, dominata dalla pigrizia di accedere e scoprire altri mondi oltre il facile ed accessibilissimo mainstream.
L'altra prettamente di mercato, dove le major lavorano fin troppo sodo per inculcare periodicamente dentro l'encefalo delle masse tonnellaggi di porcherie soniche, (oltretutto arrangiate e prodotte in modo favoloso :smt090 ...), discostando furbamente l'attenzione del pubblico dal panorama indipendente a suon di eventi, MTV, ed implacabili martellamenti via radio.
La faccenda, l'intera faccenda, si riassume miseramente sempre e solo in termini economici.

Tornando, infine, sui sopracitati "esempi pratici", posso giurarvi che regalando una masterizzazione (magari compilation) ad un potenziale adepto la percentuale di coinvolgimento sfiora il 100%, ne ho avuto la prova parecchie volte.
E' in fondo un piccolo gesto che realmente costa poco se non in termini di impegno.

Comunque questo è l'unico argomento sul quale adoro ritornare quando opportuno :wink:


E io ti quoto ogni parola! ::ok:

Ovvio che poi non dobbiamo sparare nel mucchio che cresce a suon di Lady Gaga e zoo di 105, ma puntare a quelle persone i cui abituali ascolti esulano già dalla faciloneria delle radio commerciali, informandoci su cosa ascoltano, vedendo COME fruiscono della musica e formulando in seguito delle proposte appetibili per costoro. Ci riescono i metallari, ragazzi, e io ripeto: il nostro potenziale è estremamente più alto, bisogna solo sfruttarlo al massimo.
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda ouroboros » ven set 25, 2009 10:29 am

E sopratutto molte persone nell'ambiente devono perdere quell'atteggiamento da "siamo in pochi e ci teniamo stretti i nostri ascolti", tipco da pseudo elite, che soltanto danneggia la diffusione......insomma se il dark o comunque chi ascolta musica oscura si sente un romantico carbonaro che da solo nella sua solitudine si crogiola, siamo lontani dalla sacrosanta "evangelizzazione" ad altre persone...amen
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda drunkboy » ven set 25, 2009 1:24 pm

Secondo me anche nel giusto discorso di diffondere ceta musica ad altre persone si dimentica una cosa
L'uomo e' un animale sociale ed ha bisogno di certezze
Fare ascoltare un gruppo synthpop ad un fan dei Depeche Mode o di MTV-Radio Dj non vuol dire che a quella persona la cosa possa interessare anche solo semplicemente per un fattore mentale
Le persone hanno bisogno di sentirsi gratificati nell'ascolto di massa di determinate musiche,si sentono bene in quanto quello che a loro piace lo possono condividere con altre persone avendo quindi la certezza di "essere nel giusto"(mai sentita ada esempio la frase "ma non li conosce nessuno" -"li ascolti solo tu"....)
La canzone dei Covenant potra' anche piacere al momento ma non la sentiranno loro o del loro "ambiente" e molto probabilmente finiranno per tornare al calduccio dei loro abituali ascolti
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda sigur » ven set 25, 2009 5:07 pm

non sono poi così favorevola ad una evangelizzazione del dark, chissenefrega se la massa di imbecilli che popolano l'italia rimane ignorante. Ha i mezzi per non esserlo ma usa internet quasi unicamente per i social-metwork (dati recenti ci mettono all'ultimo posto in europa per uso 'didattico' del web....).
Ho una grande fortuna: da 25 anni ascolto una musica che mi fa sentire elitè ed in questa elitè ci sto bene, faccio il mio dovere scrivendo di musica, la divulgo per ciò che mi è possibile su un myspace dove si trovano solo band e label e chi entra può conoscere chiunque ma mi fermo lì...la massa può rimanere un gregge di pecore idiote che non mi tocca minimamente...
sul metal...alla fine è musica commerciale di gente vestita di nero, il principio è quello, roba spesso inutile e da anni ripetitiva per far sentire figo qualche decina di adolescenti che tra demoni e donnine crede ancora che quella sia trasgressione....
un disco neofolk con testi revisionisti E' trasgressione, un disco di suicide commando esplicito su temi quotidiani e crudi E' trasgressione, altri mille esempi.....
mi dispiace per le band e per la penuria di gente ai concerti, le serate alla fine tirano, l'ambiente è vivo, ma proprio questo è il vero problema: evangelizzare chi se nel nostro giro non facciamo uscire dal loop dei soliti noti da pista?
sto bene nella mia nicchia, auguro ai musicisti (a te Marco perchè leggi) che in futuro trovino soddisfazioni, credimi arriva il momento per tutti non mollare ma evangelizzare non ci penso proprio!!!
sono pagano, celebro da solo e non mi importa di crescere il numero di adepti, tanto solitario rimango e le mie idee me le tengo dentro o al limite davanti alle divinità quando è richiesto....
è lo stesso discorso che ha sempre fatto la sinistra di rendere il teatro popolare: PERCHE' poi?
le possibilità ci sono, gli ambienti idem, ma che la gente si svegli da sola se vuole...
amo l'opera e ne ho vista tanta nei teatri e non vorrei mai il buzzurro che nemmeno capirebbe il dramma di una Tosca o di una Lucia di lammermoor o il sottile barocchismo del così fan tutte, anche lì stavo bene nella nicchia dei loggionisti....
però dai il mio piccolo contributo nonostante il mio forte nichilismo lo faccio, alla fine scrivo prima per me di musica che per gli altri, di cosa ne pensino gli altri di ciò chwe scrivo non me ne frega nulla, quando do un giudizio potrei avere il musicista di fronte ma ciò che penso, nei dovuti modi lo dico, ma lo faccio prima di tutto per me...
di questo ringrazio il capo di avermene dato la possibilità...forse se ognuno pensasse al proprio edonismo culturale le cose sarebbero migliori, è che c'è una massa che pensa ciò che dovresti pensare tu.....aboliamola!!!
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda MAXLINE » ven set 25, 2009 7:41 pm

[quote="drunkboy"
Codice: Seleziona tutto
]Secondo me anche nel giusto discorso di diffondere ceta musica ad altre persone si dimentica una cosa
L'uomo e' un animale sociale ed ha bisogno di certezze


Questo è vero, ma non si vuole certo fare una mattanza di electro-discepoli! :D
Sarebbe sufficiente che su 10 potenziali listeners ne convincessimo 4.
Sarebbe già un successone!



Codice: Seleziona tutto
Le persone hanno bisogno di sentirsi gratificati nell'ascolto di massa di determinate musiche,si sentono bene in quanto quello che a loro piace lo possono condividere con altre persone avendo quindi la certezza di "essere nel giusto"(mai sentita ada esempio la frase "ma non li conosce nessuno" -"li ascolti solo tu"....)


Concordo anche su questa osservazione, drunk, (quella che hai citato è una frase che r-e-g-o-l-a-r-m-e-n-t-e- mi perseguita da quasi un trentennio...)
Ma esistono anche, e non sono pochi, coloro i quali adorano far parte di ristrette cerchie d'ascolto, avendo l'impressione di avere tra le mani musica che non tutti conoscono.
Esiste anche il rovescio di questa medaglia e potrebbe sorprenderti!

[/quote]
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda enry » sab set 26, 2009 8:48 am

Vi fate un po' troppi "problemi" per me...
Alcuni generi resteranno sempre generi da 2000 copie di tiratura quando è festa, c'è poco da fare.
Altri hanno effettivamente le potenzialità per arrivare ad un certo livello, se non succede si vede che la gente di questa "scena" pensa di più al pvc. Ergo, non gliene frega na sega della musica ma pensa allo sballo e all'estetica.
Poi ci sarebbe da fare anche un discorso sulla qualità delle proposte. Davvero ci sono tutti questi gruppi underground incompresi che sfornano capolavori su capolavori?
Sulla trasgressione mah...ognuno ha il suo concetto di trasgressione: per me un gruppo neo-folk che fa revisionismo più che trasgressione fa teatro, magari propaganda, di sicuro non trasgressione...soprattutto nel 2009.
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda prince rupert » sab set 26, 2009 9:02 am

Tuti bei discorsi ma vi dimenticate una cosa.
In un paese dove esiste un programma come "uomini e donne" tutte queste belle speranze non dovrebbero nemmeno nascere...
....e gente giusta che rifiuti d'esser preda
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda The Director » sab set 26, 2009 9:36 am

Ok Prince, sta bene, hai ragionissima, ma il punto non è che dobbiamo far diventare in Italia Death In June famoso come Lady Gaga, semplicemente proviamo a raggiungere lo stesso livello di popolarità raggiunto da una musica assai meno commerciabile come il metal: non sono numeri da capogiro, ma concerti, festival e riviste di quel settore non si contano, e la scena esiste. Io dico che possiamo farcela, se ci impegnamo tutti: non è roba da una paio di settimane, certo, è il 'lavoro oscuro' di anni, ma preferiamo forse passare anche il prossimo decennio a toccarci le parti basse nella speranza di non estinguerci (come i dinosauri, quindi tu sei il primo, occhio! :mrgreen: )???

Sono piccoli numeri, ok, allora vediamo quanti potremmo essere in Italia, tra TUTTI quelli che si dilettano con queste sonorità... 3mila? Sono ottimista? Può darsi, ma la cifra potrebbe benissimo starci... Beh, se ognuno di questi 3mila ne 'travia' anche UNO SOLO, nel giro di qualche mese siamo 6mila... per il metal questa cosa ha funzionato, perchè per noi non dovrebbe???
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda ForgottenTear » sab set 26, 2009 10:39 am

enry ha scritto:Vi fate un po' troppi "problemi" per me...
Alcuni generi resteranno sempre generi da 2000 copie di tiratura quando è festa, c'è poco da fare.
Altri hanno effettivamente le potenzialità per arrivare ad un certo livello, se non succede si vede che la gente di questa "scena" pensa di più al pvc. Ergo, non gliene frega na sega della musica ma pensa allo sballo e all'estetica.
Poi ci sarebbe da fare anche un discorso sulla qualità delle proposte. Davvero ci sono tutti questi gruppi underground incompresi che sfornano capolavori su capolavori?
Sulla trasgressione mah...ognuno ha il suo concetto di trasgressione: per me un gruppo neo-folk che fa revisionismo più che trasgressione fa teatro, magari propaganda, di sicuro non trasgressione...soprattutto nel 2009.


Quoto al 100%, perfetta sintesi di cosa penso anch'io. Sinceramente non credo che una certa scena si estinguerà mai (e di questo, in Europa, volenti o nolenti probabilmente dobbiamo ringraziare quei tamarri dei tedeschi), è da anni che esiste con periodi di alti e bassi, aumenti di popolarità e ritorni nell'ombra. Il Metal ha avuto il successo che ha avuto, e ne ha messo comunque di tempo, per questi motivi:
1)Esiste in pratica da quasi quarant'anni
2)Sopratutto nei suoi esordi aveva e ha ancora oggi, anche se in misura minore, musicisti con la M maiuscola
3)sin dall'inizio si è identificato con un movimento socio-culturale chiaro e preciso con un certo tipo di utenza e immaginario
4)Ha avuto e ha appassionati, quando non fissati, che supportano in ogni modo le band che ascoltano
5)E' chiara la differenza tra amatoriale e professionale, tra una band ancora da demo, e band invece pronte a confezionare un prodotto completo
6)E' entrato nell'immaginario collettivo, anche il vecchietto di ottant'anni sbraita contro i metallari

Infine c'è da dire: molti dei generi underground sono nati per rimanere tali. Il Neo Folk? Dubito sia nato per essere ascoltato da una massa, è destinato per scelte musicali e tematiche a certe persone con un gusto che non può essere di massa, con una serie di ragionamenti trasversali etc.: l'EBM?Cavolo, ma lo è stata eccome un genere di successo, solo che era in Belgio (tanto da portare alla nascita della New Beat), Inghilterra, Germania, negli anni ottanta-novanta: ha avuto il suo momento di gloria, ma gli anni passano, e il genere sinceramente ha dimostrato di non evolversi particolarmente nel tempo. Synth Pop? Be', in Germania per esempio gli And One e i Melotron passano su MTV, ma la domanda rimane: se mi piacciono i Depeche mode, perchè devo ascoltare un gruppo che li imita male suonando e cantando peggio, con testi imbarazzanti, quando faccio prima ad ascoltare gli originali?
Il Dark? E' quello che alla fine se la passa meno male, molti gruppi sono ascoltati e conosciuti dai cultori degli anni 80, anche se si potrebbe obbiettare che Cure e Sisters of Mercy non sono la band più pure del genere.
Power Noise/Industrial? Ma c'è bisogno anche solo di discuterne? Sono generi che per definizione non vogliono essere diffusi e ascoltati al di fuori di chi li cerca, e ci sono più probabilità che una persona in ricerca di cose celebrali si rivolga all'IDM.
Ora dirò una gran brutta realtà, che non riflette il mio pensiero, almeno non completamente, ma che è quello che le persone pensano spesso quando vengono a contatto con una certa realtà musicale: la trovano ridicola. Ridicolo l'immaginario, ridicoli i testi, ridicole le capacità musicali. E' una realtà d'affrontare.
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda sigur » sab set 26, 2009 4:28 pm

Guarda Forgotten, la gente evita, e te lo dice da uno che 25 anni fa veniva picchiato anche da dulti perchè si vestiva in un certo modo, dicevo evita il dark perchè tocca temi che normalmente evita: su tutti la morte...
questo perchè la visione cattolica di morte è lineare e non ciclica, niente morte come necessità della vita, niente morte come male necessario, niente romanticismo, niente sepolcralità decadente e romantica, solo paura, paura di non essere più, paura di essere punito da un Dio che normalmente NON CAGA, ma che in certi momenti....
un mio collega di lavoro (napoletano....) è testimone di Geova però s. gennaro è sempre s. gennaro, se pensi in quanti ancora credonno al miracolo.... il sud è proprio una palla al piede culturale in tal senso e mi assumo la responsabilità di ciò che dico....
è che il dark è morte e tenebra e proprio per questo è amore per la vita mentre è tale!!!!
Qual'è il messaggio di papà Curtis in punto di suicidio? amate la vita, io non ce la faccio ma voi amatela, e così nasce il dark, passando da un suicidio, dalla morte....
cavolo i cocteau twins, gli in the nursery non saranno sublimazioni di luce e tenebra, troppo culturale per la media idiota italica.
Inutile perderci tempo....
per chi dice che tanto oramai è tutto morto, che gli anni '80 non tornano più, insomma leggendo questa discussione ieri sera mentre per l'ennesima volta riascoltavo il nuovo album dei der balue reiter mi dicevo: merda io sono cresciuto negli anni '80, ho conosciuto siouxsie, cure, mission, sisters e tanti altri, ma dischi così non se ne facevano o perlomeno, a distanza di oltre venti anni mi dico: cazzo la mia musica è ancora stupenda!!!
ma la massa che ne sa se si limita a quattro coglioni di xfactor...auguro alle javanna una raucedine estrema perchè se passa che quello è fairy in nome di tutta la prikosnovenie bestemmio ad alta voce!!!!
la gente dorme, non vuole pensare, pensare che l'olocausto è stato tremendo (messaggio che nasce in tanto neofolk) ma che anche (e guardavo proprio ieri valzer con bashir che è un film enorme!!!) ma che anche israele che ci marcia su non ha capito nulla di nulla...
ma la gente dorme....olocausto è chernobyl (tema di nuclear sun dei der blaue ma ne parleremo in sede di rece...) ma ora tace sul nucleare berlusconiano senza pensare che in europa si parla di eolico, fotovoltaico, energia pulita...
ma la gente dorme...il vero dark, la vera morte è il loro cervello Forgotten, se pensa che noi siamo ridicoli, io penso che noi siamo eletti, sensibili, emotivi, romantici, creature che trovano la bellezza nella morte, nella vita, nella natura, alla fine la vera morte è nel cervello comune...il metal alla fine è solo tecnica, raramente è introspezione, ricerca, spesso molte band evolvono nel medioeval o nel gothic-ambient stanchi di un metal solo immagine e tecnica trumentale....
ripeto a tutti, mi sento una persona evoluta perchè amo la mia musica e non la cambierei con nessun'altra, perchè continua la bellezza antica della musica colta, di Mozart, di Chopin e lo fa con all my faith lost, con dark sanctuary, con in the nursery, spaziando con sakamoto ecc....
chi glielo spiega alla gente...
guarda a chi piacciono i depessmod io dico: meglio i Covenant, i depsssmoddd sono la parte commerciale, innovatori del genere, ma non li seguo da anni...
non voglio un mondo di dark come me, voglio tante persone che capiscano cosa c'è dietro, uno spessore enorme, una cultura invidiabile, nessun altro genere musicale si avvicina....
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda ForgottenTear » sab set 26, 2009 9:34 pm

sigur ha scritto:Guarda Forgotten, la gente evita, e te lo dice da uno che 25 anni fa veniva picchiato anche da dulti perchè si vestiva in un certo modo, dicevo evita il dark perchè tocca temi che normalmente evita: su tutti la morte...
questo perchè la visione cattolica di morte è lineare e non ciclica, niente morte come necessità della vita, niente morte come male necessario, niente romanticismo, niente sepolcralità decadente e romantica, solo paura, paura di non essere più, paura di essere punito da un Dio che normalmente NON CAGA, ma che in certi momenti....
un mio collega di lavoro (napoletano....) è testimone di Geova però s. gennaro è sempre s. gennaro, se pensi in quanti ancora credonno al miracolo.... il sud è proprio una palla al piede culturale in tal senso e mi assumo la responsabilità di ciò che dico....
è che il dark è morte e tenebra e proprio per questo è amore per la vita mentre è tale!!!!
Qual'è il messaggio di papà Curtis in punto di suicidio? amate la vita, io non ce la faccio ma voi amatela, e così nasce il dark, passando da un suicidio, dalla morte....
cavolo i cocteau twins, gli in the nursery non saranno sublimazioni di luce e tenebra, troppo culturale per la media idiota italica.
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per chi dice che tanto oramai è tutto morto, che gli anni '80 non tornano più, insomma leggendo questa discussione ieri sera mentre per l'ennesima volta riascoltavo il nuovo album dei der balue reiter mi dicevo: merda io sono cresciuto negli anni '80, ho conosciuto siouxsie, cure, mission, sisters e tanti altri, ma dischi così non se ne facevano o perlomeno, a distanza di oltre venti anni mi dico: cazzo la mia musica è ancora stupenda!!!
ma la massa che ne sa se si limita a quattro coglioni di xfactor...auguro alle javanna una raucedine estrema perchè se passa che quello è fairy in nome di tutta la prikosnovenie bestemmio ad alta voce!!!!
la gente dorme, non vuole pensare, pensare che l'olocausto è stato tremendo (messaggio che nasce in tanto neofolk) ma che anche (e guardavo proprio ieri valzer con bashir che è un film enorme!!!) ma che anche israele che ci marcia su non ha capito nulla di nulla...
ma la gente dorme....olocausto è chernobyl (tema di nuclear sun dei der blaue ma ne parleremo in sede di rece...) ma ora tace sul nucleare berlusconiano senza pensare che in europa si parla di eolico, fotovoltaico, energia pulita...
ma la gente dorme...il vero dark, la vera morte è il loro cervello Forgotten, se pensa che noi siamo ridicoli, io penso che noi siamo eletti, sensibili, emotivi, romantici, creature che trovano la bellezza nella morte, nella vita, nella natura, alla fine la vera morte è nel cervello comune...il metal alla fine è solo tecnica, raramente è introspezione, ricerca, spesso molte band evolvono nel medioeval o nel gothic-ambient stanchi di un metal solo immagine e tecnica trumentale....
ripeto a tutti, mi sento una persona evoluta perchè amo la mia musica e non la cambierei con nessun'altra, perchè continua la bellezza antica della musica colta, di Mozart, di Chopin e lo fa con all my faith lost, con dark sanctuary, con in the nursery, spaziando con sakamoto ecc....
chi glielo spiega alla gente...
guarda a chi piacciono i depessmod io dico: meglio i Covenant, i depsssmoddd sono la parte commerciale, innovatori del genere, ma non li seguo da anni...
non voglio un mondo di dark come me, voglio tante persone che capiscano cosa c'è dietro, uno spessore enorme, una cultura invidiabile, nessun altro genere musicale si avvicina....


Il tuo discorso è del tutto legittimo, inoltre concordo anche con molti punti da te espressi. Come da te detto dietro il problema della sotto-cultura Dark/underground/come dir si voglia è che tocca una serie di tematiche, siano esse musicali o esistenziali, di estetica, etc. molto lontane dal gusto comune, che cerca sempre cose tranquillizzanti e sopratutto conosciute: non è un caso che spesso se si cerca di far sentire un pezzo EBM ad uno del tutto estraneo dirà: "non si capisce cos'è sta roba, se è House o Techno o che", e non parliamo neanche di altri generi.
Ora, io personalmente mi soffermo in genere poco a ragionare sulla musica nel senso di fenomeno di massa, sono dell'idea che una persona deve ascoltare quello che gli piace e in cui si ritrova; è vero però ceh anche le comunità musicali, come ogni fenomeno di cultura, hanno il loro fascino.
Personalmente ormai sono abituato all'idea che la musica che ascolto la conosco quasi solo io tra le persone con cui ho a che fare tutti i giorni, di Industrial vero e proprio (che non sia i Nin o i Rammstein) conosco solo altre tre persone che sanno cos'è, e di queste solo una lo ascolta, insomma ho sempre vissuto i miei gusti musicali come qualcosa di mio che a prescindere non aveva riscontro negli altri.
Una cosa: personalmente trovo inutili le "guerre tra generi", non credo che questa scena debba essere in competizione con quella Metal o cosa, bisognerebbe piuttosto cercare di valorizzarne l'identità non per contrasto, ma tramite un lavoro interno di organizzazione e selezione della proposta che in Italia, salvo iniziative individuali o a piccolo livello, è mancato.
Questa scena, per ironia della sorte, ha proprio nel suo maggior punto di forza, la capacità di inglobare influenze diversissime e settori anche distanti tra di loro grazie a quel "Quid" comune che banalmente possiamo chiamare per convenzione "oscurità", quella che per chi lo guarda dall'esterno è la sua debolezza, ovvero ci si vede troppa carne al fuoco, e come detto alla gente piacciono le cose ben definite, delineate, gli piace essere chiusa in un comodo spazio pre-confezionato, il tutto inoltre legato a tematiche e ad una "filosofia" percepita come strana, non compresa, se non quando totalmente travisata (Ah, i nazisti! I satanisti!).
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda prince rupert » dom set 27, 2009 8:54 am

sigur ha scritto:un mio collega di lavoro (napoletano....) è testimone di Geova però s. gennaro è sempre s. gennaro, se pensi in quanti ancora credonno al miracolo.... il sud è proprio una palla al piede culturale in tal senso e mi assumo la responsabilità di ciò che dico....



Guarda che è PROPRIO E SOLO al Sud che SOPRAVVIVONO ANCORA RITI, TRADIZIONI E USANZE di derivazione pagana.
E nella tradizione pagana la morte (e il rapporto con la divinità) è vista in un modo più "complesso" da quello da te descritto.
Prima di dire certe cose, documentati.

Se vuoi ti porto in giro in alcuni paesini della mia zona dove ti si cotonerebbero i capelli automaticamete appena vedresti certe "cose".
Altro che Bossi che mette nell'ampolla l'acqua della foce del Po....
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda sigur » dom set 27, 2009 10:16 am

Ottavio non offenderti, so benissimo cosa intendi e conosco mille esperienze ma più che pagane di stregheria italica...una grande tradizione del sud...
poi possiamo parlare di argine, ashram ecc e ci sta...
tutto il resto è spesso ciò che vediamo in tv, materiale per la de filippi, morgan, ho posta per te...
una contraddizione che spesso avviene nelle situazioni estreme, il massimo del kitsch contrapposto a piccole culture meravigliose, ma ricorda che nella città degli argine ecc...c'è gente che spende 50000 euro per un matrimonio per avere i vari gigidddalessio e situazioni analoghe, dai non nascondiamoci dietro ad un muro....
poi oh citi Bossi.... per me se c'è una realtà culturalmente spesso decadente è quella lombarda e la sua brianza o il bresciano ecc... fatta di cultura vuota sotto la formula lavoro-aperitivo-moto-techno-sballo-capifrimati....
una vergogna
in questi casi nord e sud sono accomunati dal nulla mentale...
rimpiango sempre la mia bologna (anche se ho vissuto 37 anni a Ferrara) sono cresciuto a bologna culturalmente, pulita, senza zecche imbrattanti a fare gli pseudo universitari nei centri sociali, tra bombolette spry in mano ed anarchie e fascisti di merda scritti sui muri...
l'emilia era il paradiso fino a dieci anni fa, tutt'ora il fermento è forte, ma in mezzo ad un degrado senza precedenti, come fai a non odiare certe realtà...spiegamelo non è facile...
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda drunkboy » dom set 27, 2009 9:01 pm

MAXLINE ha scritto:[quote="drunkboy"
Codice: Seleziona tutto
]Secondo me anche nel giusto discorso di diffondere ceta musica ad altre persone si dimentica una cosa
L'uomo e' un animale sociale ed ha bisogno di certezze


Questo è vero, ma non si vuole certo fare una mattanza di electro-discepoli! :D
Sarebbe sufficiente che su 10 potenziali listeners ne convincessimo 4.
Sarebbe già un successone!


[/quote]

Bisogna anche capire cosa si intende per potenziali listerners
Lo scaricatore compulsivo che non compera un cd manco morto?(che esiste anche l'ambiente del metal eccome..)
Non ci tengo ad evangelizzarlo
Per il resto quoto alcune cose dette da Sigur
Non ho il minimo interesse a fare ascoltare la mia musica ad altri
Ho smesso di farlo 20 anni fa' quando ascoltavo hardcore punk e metal...sinceramente le persone mi hanno rotto i coglioni :-D
Non capiscono un cazzo e neanche hanno voglia di capirlo(non che sia obbligatorio ascoltare certe musiche tra l'altro)
Sempre le solite risposte e i soliti commenti banali e superficiali
quando mi chiedono che musica ascolto sapendo che ho tonnellate di cd e vinili a casa glisso e cambio argomento
Mi danno noia ormai
Mi e' capitato qualche giorno fa' di dare un passaggio ad una mia amica in auto ed avevo qualche cd in auto...Foretaste,Kloq,Iamx,Astral Projection,Karjalan Sissit,Radio Birdman
Indovina cosa ho messo?
L'ultimo di Karjalan Sissit..ovviamente come pura provocazione
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda MAXLINE » dom set 27, 2009 9:36 pm

Bisogna anche capire cosa si intende per potenziali listerners
Lo scaricatore compulsivo che non compera un cd manco morto?(che esiste anche l'ambiente del metal eccome..)
Non ci tengo ad evangelizzarlo...
Mi danno noia ormai
[/quote]

...drunkboy, io la vedo in un altro modo.
Pur rimanendo intimamente e radicalmente orgoglioso della musica che ascolto, non tollero che ci sia gente, e pure tanta, che ignora un sottosuolo di così rara bellezza ed espressività solo perchè esso non riesce a raggiungerli.
Capisco e condivido i gusti: uno può ascoltare una traccia degli Endanger, ad esempio, e suscitare in lui uno stato di ribrezzo, cosa di per sè assurda ma considerando l'ampiezza dei gusti stessi, assolutamente comprensibile.
E questo è un dato.
Anche nel nostro settore di competenza, come in tutti gli altri, sussiste il problema degli "scaricatori" oltranzisti, gente che non ha in casa nemmeno un cd originale manco a pagarlo platino, tranne una lista infinita di album nell'hard disk.
E' un fattaccio che ormai conosciamo bene tutti.
Ma non è questo il punto, a mio avviso.
Chi vorrà continuare a mungere eMule lo farà indipendentemente dalla musica che andrà a conoscere, ma ciò non toglierà nulla ai "nostri" propositi di trasmissione della scena alternativa.
Io la percepisco come una sorta di missione, qualcosa che mi sento di far conoscere a chiunque abbia la sensibilità di poterla accogliere.
Non divento certo pazzo per far sì che ciò si concretizzi, per carità, tuttavia appena ne ho l'occasione cerco di mettere a segno qualche buon colpo, spesso con esiti gradevolmente positivi.

Poi, del resto drunk, ognuno la pensi un pò come gli pare. :wink:
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