sigur ha scritto:Guarda Forgotten, la gente evita, e te lo dice da uno che 25 anni fa veniva picchiato anche da dulti perchè si vestiva in un certo modo, dicevo evita il dark perchè tocca temi che normalmente evita: su tutti la morte...
questo perchè la visione cattolica di morte è lineare e non ciclica, niente morte come necessità della vita, niente morte come male necessario, niente romanticismo, niente sepolcralità decadente e romantica, solo paura, paura di non essere più, paura di essere punito da un Dio che normalmente NON CAGA, ma che in certi momenti....
un mio collega di lavoro (napoletano....) è testimone di Geova però s. gennaro è sempre s. gennaro, se pensi in quanti ancora credonno al miracolo.... il sud è proprio una palla al piede culturale in tal senso e mi assumo la responsabilità di ciò che dico....
è che il dark è morte e tenebra e proprio per questo è amore per la vita mentre è tale!!!!
Qual'è il messaggio di papà Curtis in punto di suicidio? amate la vita, io non ce la faccio ma voi amatela, e così nasce il dark, passando da un suicidio, dalla morte....
cavolo i cocteau twins, gli in the nursery non saranno sublimazioni di luce e tenebra, troppo culturale per la media idiota italica.
Inutile perderci tempo....
per chi dice che tanto oramai è tutto morto, che gli anni '80 non tornano più, insomma leggendo questa discussione ieri sera mentre per l'ennesima volta riascoltavo il nuovo album dei der balue reiter mi dicevo: merda io sono cresciuto negli anni '80, ho conosciuto siouxsie, cure, mission, sisters e tanti altri, ma dischi così non se ne facevano o perlomeno, a distanza di oltre venti anni mi dico: cazzo la mia musica è ancora stupenda!!!
ma la massa che ne sa se si limita a quattro coglioni di xfactor...auguro alle javanna una raucedine estrema perchè se passa che quello è fairy in nome di tutta la prikosnovenie bestemmio ad alta voce!!!!
la gente dorme, non vuole pensare, pensare che l'olocausto è stato tremendo (messaggio che nasce in tanto neofolk) ma che anche (e guardavo proprio ieri valzer con bashir che è un film enorme!!!) ma che anche israele che ci marcia su non ha capito nulla di nulla...
ma la gente dorme....olocausto è chernobyl (tema di nuclear sun dei der blaue ma ne parleremo in sede di rece...) ma ora tace sul nucleare berlusconiano senza pensare che in europa si parla di eolico, fotovoltaico, energia pulita...
ma la gente dorme...il vero dark, la vera morte è il loro cervello Forgotten, se pensa che noi siamo ridicoli, io penso che noi siamo eletti, sensibili, emotivi, romantici, creature che trovano la bellezza nella morte, nella vita, nella natura, alla fine la vera morte è nel cervello comune...il metal alla fine è solo tecnica, raramente è introspezione, ricerca, spesso molte band evolvono nel medioeval o nel gothic-ambient stanchi di un metal solo immagine e tecnica trumentale....
ripeto a tutti, mi sento una persona evoluta perchè amo la mia musica e non la cambierei con nessun'altra, perchè continua la bellezza antica della musica colta, di Mozart, di Chopin e lo fa con all my faith lost, con dark sanctuary, con in the nursery, spaziando con sakamoto ecc....
chi glielo spiega alla gente...
guarda a chi piacciono i depessmod io dico: meglio i Covenant, i depsssmoddd sono la parte commerciale, innovatori del genere, ma non li seguo da anni...
non voglio un mondo di dark come me, voglio tante persone che capiscano cosa c'è dietro, uno spessore enorme, una cultura invidiabile, nessun altro genere musicale si avvicina....
Il tuo discorso è del tutto legittimo, inoltre concordo anche con molti punti da te espressi. Come da te detto dietro il problema della sotto-cultura Dark/underground/come dir si voglia è che tocca una serie di tematiche, siano esse musicali o esistenziali, di estetica, etc. molto lontane dal gusto comune, che cerca sempre cose tranquillizzanti e sopratutto conosciute: non è un caso che spesso se si cerca di far sentire un pezzo EBM ad uno del tutto estraneo dirà: "non si capisce cos'è sta roba, se è House o Techno o che", e non parliamo neanche di altri generi.
Ora, io personalmente mi soffermo in genere poco a ragionare sulla musica nel senso di fenomeno di massa, sono dell'idea che una persona deve ascoltare quello che gli piace e in cui si ritrova; è vero però ceh anche le comunità musicali, come ogni fenomeno di cultura, hanno il loro fascino.
Personalmente ormai sono abituato all'idea che la musica che ascolto la conosco quasi solo io tra le persone con cui ho a che fare tutti i giorni, di Industrial vero e proprio (che non sia i Nin o i Rammstein) conosco solo altre tre persone che sanno cos'è, e di queste solo una lo ascolta, insomma ho sempre vissuto i miei gusti musicali come qualcosa di mio che a prescindere non aveva riscontro negli altri.
Una cosa: personalmente trovo inutili le "guerre tra generi", non credo che questa scena debba essere in competizione con quella Metal o cosa, bisognerebbe piuttosto cercare di valorizzarne l'identità non per contrasto, ma tramite un lavoro interno di organizzazione e selezione della proposta che in Italia, salvo iniziative individuali o a piccolo livello, è mancato.
Questa scena, per ironia della sorte, ha proprio nel suo maggior punto di forza, la capacità di inglobare influenze diversissime e settori anche distanti tra di loro grazie a quel "Quid" comune che banalmente possiamo chiamare per convenzione "oscurità", quella che per chi lo guarda dall'esterno è la sua debolezza, ovvero ci si vede troppa carne al fuoco, e come detto alla gente piacciono le cose ben definite, delineate, gli piace essere chiusa in un comodo spazio pre-confezionato, il tutto inoltre legato a tematiche e ad una "filosofia" percepita come strana, non compresa, se non quando totalmente travisata (Ah, i nazisti! I satanisti!).