Dave,
quando dici “basta con questa storia del territorio, delle radici, dell'immobilità dei popoli, ecc.: concetti triti e ritriti che nella storia hanno creato più danni che vantaggi e che, soprattutto, non sono certo messi in pericolo dall'incontro e dal confronto con le altre culture.”
i punti sono altri. 1) una nazione è come una casa, più in grande. E’ di qualcuno. Se senza essere invitato vengo a casa tua, mi ci installo e ho delle pretese, magari anche spacco tutto, secondo te lo posso fare? Ma si trattava di casa tua o è terra di nessuno?
E se dopo faccio venire anche altre 30 persone, tu ci devi sempre accogliere se non ci hai dato il permesso?
C’è una fazione che sulla nazione non ha il senso della proprietà privata (infatti nella nostra Costituzione –a differenza di altre- non c’è, perchè ce la dette baffone, comunque la proprietà privata esiste anche in Italia; è difficile crederlo anche per il numero di basi USA sul territorio…) ma in casa propria anche Bertinotti vive in una tenuta in Umbria
(quindi il senso della proprietà privata ce l’ha) e decide chi invitare e chi lasciare fuori. Ecco perché si parlava di immigrazione regolare e controllata, e non di demonizzazioni.
O se Dave veniamo a Okkupare casa tua, tu non dirai nulla e va bene così?
Scommetti che troverai naturale anche tu ribadire che casa tua è casa tua?
Si tratta anche un po’ di quanti dobbiamo venire in casa tua?
2) Nessun problema con l’incontro con altre culture. In part. abbiam visto che è facile incontrarsi oggettivamente sul piano umano con tutti! Ma questo richiede un’humanitas che non tutti hanno. Si parlava del far funzionare un paese però.
Facile stare con tutti specie se le loro richieste non confliggono apertamente con la legge italiana o il buon senso comune.
Ci sono tantissimi casi d’integrazione, conosco molte persone da ogni parte del mondo e non ho vissuto sempre nel paesino di Heidi con Peter e il nonno, ma anche all’estero per anni. Che poi oggi preferisca il mio piccolo mondo antico sono scelte private.
Ma è più difficile, perché gli incontri si fanno tra 2 entità che vogliono incontrarsi, non solo imporsi, per es. con parte del mondo islamico.
Il problema non è la razza, il colore, la solita menata del razzismo, ma cosa si ha in testa o lo stile di vita (non tanto quello personale, cosa privata, ma le pretese di legalizzazione pubblica in toto dello stesso).
Le sinistre in Eu con il pretesto della laicità sono state fautrici dell’islamizzazione dell’Europa più di altri. Parte del mondo islamico non ha nessuna intenzione di integrarsi, e tutto sommato da mogli segregate a poligamia (comunque praticata) a figlie uccise e pestate, diversa idea su terreno prestato al culto che diviene un esproprio, beh la cosa infrange forse qualcuna delle nostre leggi e senso morale. Personalmente detesto chi brutalizza le donne. I casi abnormi di UK e Olanda poi….
Quando anche Mortadella affidò ad Amato e Spini la tavola sulla legge per la libertà di religione, e le regole che dovevano disciplinarla, ci fu qualche discussione con l’UCOII. Chiediti come mai.
3) dici “Proprio questa chiusura mentale è figlia della più abissale ignoranza, la stessa ignoranza che ha fatto sì che in America per decenni ci sia stata la peggiore discriminazione nei confronti della popolazione nera.”
No guarda l’ignoranza e la chiusura non c’entran nulla con quello. Piuttosto c’entrò l’avidità, il capitalismo e l’ideologia (che come ogni idea, presa, innalzata a sistema unico, costituisce cecità mentale quindi sì ignoranza e distacco dalla realtà).
La discriminazione in Usa nasce da altro, dal potere.
Gli Usa avevano colonie (per avidità, senza citare nuovamente Max Weber sulla non etica di quel capitalismo…O bisogna citare alcune derive positiviste dei popoli colonizzatori perché autodichiaratisi ‘migliori’ e quindi con i diritti di sfruttare?) hanno creato schiavi.
Ora certa finanza cioè l’ “evoluzione” di quello stesso capitalismo creerà o ha già creato nuovi schiavi, noi e loro, autoctoni e allogeni insieme, trasformandoci da persone a scheggia di PIL, ma tu dici che la finanza non c’entra. O sono gli stessi nostri paesi schiavi in toto degli Usa.
Allora parte degli Usa, e non solo, sradicò per avidità e sfruttamento intere popolazioni (mobilità dei popoli forzata per schiavitù), oggi li sradica ugualmente (mobilità dei popoli forzata ma indotta in cerca di lavoro) tramite ricatto finanziario. Non è tutta mobilità spontanea.
Quando poi uno è ‘messo in mobilità’ e magari costretto ad emigrare, causa i giochi finanziari, mi dirai se è sempre bella e non sradicante questa forma di mobilità continua fatta passare per ‘Rivoluzione Permanente’ e ‘mobilità moderna’.
Per il resto non mi pare che oggi in Italia ci sia apartheid o non ci siano diritti civili e umani e per extracomunitari. Tutto può migliorare, ma non è la situazione della schiavitù USA di 2 o 3 secoli fa e nemmeno quella culturale dei primi del secolo scorso USA. Mi pare anche sia dato molto spazio, almeno ad alcuni di loro.
Tra l’altro, 2 casi, il PD ha un deputato mediorientale, un medico toscano di cui non ricordo il nome, e la Lega un sindaco di colore (o più di uno) quindi è stato esercitato anche il diritto ad essere eletti.
4) il dialogo (parola insignificante veltroniana prezzemolo a tutte le cose) tra culture può avvenire, ma gli autoctoni non devono essere espropriati di se stessi dagli allogeni come pare dal tuo discorso. Nel dialogo come tu lo imposti pare che noi dobbiamo annullare le ‘radici, identità e abitudini’ che a tuo avviso devono essere rimosse e dipingi come roba vecchia, immobilismo, scandalo e Male Assoluto, e gli altri invece possono tenersi le loro radici, identità e abitudini e anzi istituzionalizzarle tutte.
Mi pare un dialogo un po’ sbilanciato. Sarebbe come dire che il dialogo con te Dave può avvenire solo se tu lasci Kant (che riconosci come 1 delle tue radici, probabilmente).
5) per quanto riguarda le migrazioni e colonizzazioni di cui parli.
Oggi le società esasperatamente multi- sono fallite, come l’UK e l’Olanda e lo sanno tutti. Da subito considerato istituzionale e di gran pregio il parere di alcune minoranze anche discretamente scalmanate, si sono create 2 costituzioni parallele, 2 tribunali etc e questa non è integrazione.
In Uk c’è una legge per gli inglesi e una legge tipo sharia (di stato, inglese)per i musulmani, sentenze del tipo a 2 velocità sono già state in Olanda e in Germania, c’è da tempo addirittura divieto nelle scuole pubbliche inglesi di insegnare alcuni passaggi di storia accaduta: si è arrivati alla negazione di sé (il documento sul ‘teaching emotive and controversal history’)
http://www.dcsf.gov.uk/research/data/up ... /RW100.pdfuna “società” non è data dalla somma numerica di singoli individui-monadi, ma anche dal loro appartenere e vivere in una “cultura”. Ogni cultura ha una sua “forma”, fatta dalle caratteristiche che distinguono un popolo dall’altro: la diversa visione del mondo, la sensibilità nei confronti della natura, lingue, religioni, arti, costumi, sentimenti. Ciò che mantiene in vita una cultura è la “personalità di base” del popolo che l’ha creata, insieme di comportamenti che ci fa dire: gli Inglesi sono così, gli Spagnoli così, e che ci fa riconoscere come “tedesca” una sinfonia di Wagner e come ”italiana” una sinfonia di Rossini, e non c’è nulla di male in questo. La diversità di tutte le culture è la maggiore ricchezza della storia umana.
Quando però si sono troppo sovrapposte in un solo spazio, se troppo diverse, prima o poi una ha avuto il sopravvento sull’altra.
Le culture possono anche morire. Anche questa webzine sostiene una categoria della sensibilità e una forma d’arte affinché non muoia. La storia mostra che alcune culture spariscono non sempre perché distrutte da conquistatori. E’ sparito l’Egitto delle piramidi; è sparita la classicità di Omero, non se ne davano pace i Romani che per conservarla parlavano anche il greco, idem in seguito pensatori, poeti, artisti d’Occidente
finchè Hegel ha detto: “ Dove un tempo il sole splendeva sui Greci, oggi splende sui Turchi, dunque smettetela di affannarvi e non ci pensate più! ”
Mi sembra anche il tuo consiglio. Potrei dirti: Bene, Comincia tu, Lascia Kant e percorri la terza via d’Abramo. Eppure la tua bandiera kantiana la si legge a ogni tuo post.
sono gli uomini i creatori e portatori di una cultura; non appena sopraggiungono altri uomini, se troppo diversi, se non si vogliono integrare, se portatori di un’altra personalità in conflitto perenne, prima o poi quella precedente deperisce. Il ‘nuovo’ è più forte perché è riuscito ad impadronirsi del territorio di un altro e si aggrappa, più che a casa propria, ai costumi, ai cibi, ai riti, alla religione della sua cultura d’origine nel timore di perdere la propria identità. E’ umano.
Chiunque neghi questo, nega come è sempre andata la storia, caduta dell’impero romano compresa, e nega la natura degli esseri umani, ciò che li contraddistingue come “uomini”, e ha una visione meccanicistica-materialistica magari di derivazione marxista unilaterale che riduce i bisogni e gli scopi alla sola sopravvivenza biologica.
Non c’entrano né razzismo né sventolate paure del cosiddetto diverso, ma che paese futuro si vorrà.
Ma la sinistra? si comporta più o meno come la Chiesa (si assomigliano dopo la marxizzazione 900esca di quest’ultima).
Cosa pensa di fare degli italiani quella sinistra che per tanti anni è stata l’unica forza politica a interessarsi di antropologia, a pubblicare Lévi-Strauss, Malinowski, Foucault, Leroi-Gourhan? Anche questi saranno censurati come in Uk si censura la storia.
Non a caso il termine ‘revisionismo’ è originariamente termine d’invenzione e pratica leninista. Adesso la sinistra tace di fronte alla morte della cultura italiana, dopo aver tanto pianto e sbraitato decenni fa sulla morte delle culture primitive autoctone e ancestrali. Oggi il dialetto è uno scandalo, ieri Pierpaolo Pasolini ne è stato grande studioso e interprete e l’aveva resuscitato.
In base al rapporto territorio/risorse/necessario per vivere/lavoro,
per l’estensione del nostro territorio siamo 260 ab. per kmQ contro, per es., invece gli Usa che espellono,
ma che non raggiungono i 22 ab. per kmQ, senza tener conto del fatto che la maggior parte del territorio italiano è formata da montagne.
Si vede poi che su quelle montagne italiane ne vivono tanti di quegli Heidi e Peter ignoranti e buzzurri di cui tu parli.
Dev’esser per quello che han quasi cancellato le sinistre nelle ultime e penultime elezioni.
Scarpe grosse cervello fino, diceva il proverbio.