da Monochrome » mer giu 24, 2009 5:29 pm
Grazie a Dagospia, ecco queste dichiarazioni rilasciate al Times da Lina Sotis, Lucia Annuziata e Natalia Aspesi ..... che aggiungere?
Times: L'Italia di Berlusconi mostra uno strano di tipo di femminismo...
Lina Sotis, Lucia Annuziata e Natalia Aspesi rilasciano le seguenti dichiarazioni sulle vicende in cui è coinvolto Berlusconi e su come questo rifletta l'immagine del nostro paese:
Lucia Annunziata: "Parte del genio di Berlusconi è che rappresenta perfettamente come sono gli italiani sotto sotto, riassume lo spirito nascosto del paese. Berlusconi è rispettato perchè attrae una parte dell'anima italiana. Per quanto possa scioccare inglesi e americani molti italiani pensano "Che simpatico!".
Io non giudico il comportamento di Berlusconi dal punto di vista morale. E' semplicemente inappropriato per un capo di governo. E' un danno per l'immagine della nazione. I commenti discriminatori e l'atteggiamento di Berlusconi verso le donne sono solo una piccola parte di tutto questo. Lui ha fatto i soldi e crede perciò di poter fare quello che vuole. Un uomo come Agnelli non si sarebbe mai comportato in questa maniera".
Lina Sotis: L'intera vicenda sarebbe stata impensabile nell'Italia degli anni 50 e 60, ma da allora il nostro paese ha perso la sua grande borghesia, che non avrebbe mai permesso a una persona come Berlusconi di diventare primo ministro. Se l'Italia avesse ancora una forte classe media, Berlusconi sarebbe un nessuno. Attraverso le sue proprietà nei media e la sua manipolazione del sistema politica, Berlusconi stesso ha contribuito all'erosione di alcuni di quei valori vecchio stampo della classe media di un tempo.
Natalia Aspesi: Oggi è chiaro che per entrare in parlamento, per diventare ministro, per andare al parlamento europeo, devi avere meno di 30 anni, essere molto carina e magari andare a letto con qualcuno. L'Italia è stata rovinata dalla televisione, dal mondo di frivolità e glamour da cui proviene Berlusconi. Il nostro paese è cambiato molto in fretta. Non eravamo così dieci anni fa. Eravamo un paese normale. Avevamo una morale".