Propongo come tema di discussione questo articolo apparso su L'Espresso:
Il trash italiano: è ora di smetterla?
La provocazione di Edmondo Berselli: da 'Natale a Rio' a Fabio Fazio, da 'Italians' a Moccia, il nostro paese è diventato una fabbrica continua di cultura stupida, conformista e autoindulgente. L'abbiamo sdoganata? Beh, adesso bisogna "ridoganarla". Siete d'accordo? E pensare che è stato riconosciuto come film "d'interesse culturale nazionale" dal Ministero della Cultura. "Italians", uscito nelle sale il 29 gennaio, racconta in due episodi i lati peggiori del nostro carattere, esportati tra gli Emirati Arabi e la Russia. Interpreti, i vari e italianissimi Castellitto, Scamarcio, Verdone. Di sfondo, non solo una buona dose di autoindulgenza, ma addirittura il culto dell'italianità a prescindere, dell'arte di arrangiarsi che sconfina facilmente nella mascalzonaggine.
Ecco, l'italianità che si compiace di sé: quella di Alberto Sordi, di Giulio Andreotti, dei cinepanettoni in stile Christian De Sica, ma anche delle interviste sempre complici di Fabio Fazio, del "volemose bene", di Maurizio Costanzo. Tutto un ammiccamento, una strizzatina d'occhio, una sgomitatina, un "anvedi" e un "vaffa", un peto e una risata.
E' il trash all'italiana, l'epopea dei Neri Parenti e dei Moccia, che probabilmente affonda le sue radici in Alvaro Vitali e che è stato sdoganato dalla battute di Berlusconi, dalle sue notti al Billionaire, dai suoi corteggiamenti alle soubrette, dalle sue corna ai vertici Ue.
Che sia il caso di "ridoganarlo" un po', di prendere una volta per tutti le distanze da quel modello di Italia, di provare a uscire dalle autoindulgenze dell'adolescenza collettiva per diventare un popolo un po' più civile e moderno?
Cosa ne pensate?