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Chemnitz ha scritto:Eh ma Galileo, prima di tutto, si doveva parare il culo
Viveva in un'epoca nella quale un'affermazione leggerissimamente 'atea' lo avrebbe subito condannato al rogo.
Oggi probabilmente ragionerebbe come Margherita Hack, che per me è una grande
Chemnitz ha scritto:Contaci.
Poi ad esempio il Prince non ci ha parlato della sua VERA fede, Il Cosenza Calcio
Ma soprattutto Galileo non era neanche lontanamente ateo
Non è il misurare il mondo a fare atei
Il sentimento dell'ateismo nasce invece dal distacco dai tre per circondarsi dalla artificialia, ossia un mondo creato del tutto dagli uomini. Tale mondo manca di qualcosa (come disse Novalis, un mondo senza Dio è poplato da spettri) e ha prodotto la grande crisi dei valori da Nietzsche in poi (Dio è morto) ma anche Dostojesvskji (Se Dio non esiste, tutto è permesso)
ForgottenTear ha scritto:A proposito di bisogno di credere, nell'era moderna ci sono certi fenomeni da una parte sconcertanti, ma dall'altra fascinosi perchè creano una sorta di mondo mitologico moderno che chissà come verrà visto in futuro.
dave ha scritto:
ci sono più cristiani che credono in Padre Pio o in San Gennaro che in Cristo stesso.
Sull'idolatria nei confronti dei personaggi pubblici entra in gioco l'insicurezza e la scarsa personalità del singolo individuo, nonché la scelta di una vita quotidiana apparentemente noiosa e ripetitiva, per cui poi si "sogna" attraverso i personaggi che "diventano qualcuno". Il problema di oggi è che per "diventar qualcuno" basta andar in Tv; una volta, invece, andavi in Tv se eri artisticamente !qualcuno"
MAXLINE ha scritto:ForgottenTear ha scritto:A proposito di bisogno di credere, nell'era moderna ci sono certi fenomeni da una parte sconcertanti, ma dall'altra fascinosi perchè creano una sorta di mondo mitologico moderno che chissà come verrà visto in futuro.
Infatti.
Da quì la mia convinzione nella disperata necessità da parte dell'individuo di "voler" e "dover" credere atavicamente in qualcosa.
Per quanto ne sappiamo potremmo essere addirittura programmati per farlo, in qualche remoto meandro del nostro complesso encefalo.
ForgottenTear ha scritto:MAXLINE ha scritto:ForgottenTear ha scritto:A proposito di bisogno di credere, nell'era moderna ci sono certi fenomeni da una parte sconcertanti, ma dall'altra fascinosi perchè creano una sorta di mondo mitologico moderno che chissà come verrà visto in futuro.
Infatti.
Da quì la mia convinzione nella disperata necessità da parte dell'individuo di "voler" e "dover" credere atavicamente in qualcosa.
Per quanto ne sappiamo potremmo essere addirittura programmati per farlo, in qualche remoto meandro del nostro complesso encefalo.
Non sei andato lontano dalla realtà: esiste una regione del lobo che predispone a questo, il God Module (si, il gruppo il nome l'han preso da qui) http://www.iol.ie/~afifi/BICNews/Health/health19.htm
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