da ForgottenTear » mer lug 02, 2008 11:36 am
Trovo la tua analisi perfetta, e non credo denigri Evangelion: effettivamente NON è una narrazione, e i rapporti sono appunto troncati, non sviluppati, molto è lasciato al sottinteso. Si, in Evangelion regna l'incompletezza assoluta e capisco benissimo cosa intendi quando dici (detto in miei termini), che molti aspetti del "rapporto letterario" tra narratario e narratore (ma anche autore e pubblico) vanno a farsi allegramente benedire. Non si va oltre quanto ci è dato da vedere sullo schermo, e anzi i momenti d'introspezione nei personaggi sono i più confusi, e non dobbiamo dimenticare una cosa fondamentale: noi vediamo solo la fase del "progetto del perfezionamento dell'uomo" inerente a Shinji, ma non quella degli altri, quindi non sappiamo neanche il vero senso dell'ultima scena, perchè non sappiamo a che conclusioni sia giunta Asuka nella sua. Ulteriore incompletezza voluta (perchè viene esplicitamente detto all'inizio di quella di Shinji) in mezzo a mille altre.
Questo perchè in effetti è tutto tranne che una narrazione, e questo può scontentare, ma allo stesso tempo è legato ad uno dei fulcri dello sperimentalismo: i personaggi sono appunto strumenti fittizi e usati come tali, e l'orditura retorica è mostrata apertamente senza nasconderla con la verosimiglianza, ciò che accade è falso, inventato, Shinji non esiste, Asuka nemmeno, sono attori creati apposta in un universo fittizio come strumenti. In realtà non si tratta di una caratteristica prettamente nipponica, diversi film, libri, etc. occidentali fanno la stessa cosa (e infatti Evangelion è tutto tranne che originale in questo). Inoltre non credo fosse l'intenzione iniziale dell'autore, i primi episodi sono abbastanza lineari e sembrano progredire verso certi sviluppi, poi probabilmente la depressione dell'autore stesso ha influito sullo sviluppo in un certo senso. Personalmente adoro questo tipo di cose e il senso d'incertezza-frustrazione è l'aspetto che mi fa interessare ad Evangelion quando in genere, come detto, non sono più un fan sfegatato degli anime come un tempo, ma capisco come possa spiazzare e deludere chi vuole, giustamente, una trama con una coerenza e uno sviluppo lineare che non lasci buchi.
Mi sorprende che molti non citino un'opera più lineare della Gainax che per certi versi, sopratutto le tematiche pseudo-esoteriche, ne è il "banco di prova", ovvero "Il mistero della pietra azzura" dove compare anche li un Adamo primordiale, un origine misteriosa della razza umana, ma con toni più smorzati (anche se gli ultimi episodi conoscono un crescendo drammatico non indifferente), peccato in Italia sia passata in tv censurata e in formato bambino.
In ogni caso, detto tutto questo, trovo io per primo deleterio quel continuo rinvangare, scavare, cercare le più diverse teorie al riguardo, che molti fanno ormai da un decennio: per quanto mi riguarda i significati che devono esserci in Evangelion sono tutti li sullo schermo, quello che non c'è non c'è, non è sott' inteso; è un'opera di un uomo come tutti noi che ha voluto tramite questo media esprimere delle considerazioni esistenziali che gli frullavano in testa, un uomo che come ognuno di noi non possiede la verità sulla natura del vivere e i rapporti umani, e quindi è inutile farne un culto, anzi è sbagliato, la cosa migliore è farsi la propria idea al riguardo, come in una discussione in cui un nostro amico ci ha esposto certe sue idee.