DarkRoom Magazine

In questi giorni, a Torino, si sta svolgendo l'evento MTV DAYS 2010, con artisti infimi e con incontri pubblici che vedono protagonisti grandi musicisti, come Paul Weller, Patti Smith, Litfiba.

Ma Mtv resta un carrozzone commerciale, una multinazionale che capisce ben poco di musica. E così all'incontro di venerdì 25 con i Litfiba all'Università di Torino, mezz'ora abbondante di discussione è andata perduta per colpa di uno dei capoccia di Mtv Italia, il quale ha fatto un lungo discorso di marketing musicale che poco aveva a che vedere con la musica di per sé. Pelù e Renzulli sono stati tenuti a distanza dai fans, con tanto di macchina con finestrini neri ad attenderli frettolosamente. I due musicisti fiorentini hanno sottolineato il loro disagio per questa situazione "elitaria", da loro non voluta né richiesta.

Ieri, Patti Smith ha parlato e ha suonato unplugged al Circolo dei Lettori di Torino. Capienza: 150 posti circa, di cui 60 (sottolineo: 60!!) dati ai giornalisti e a fantomatici individui con un braccialetto al polso. Il risultato è che solo 90 persone (e bisogna vedere tra queste, quante erano dell'entourage Mtv) hanno visto l'intervento della grande artista statunitense. C'era gente davanti all'ingresso del Circolo dalle 12. L'intervento cominciava alle 16!!!

Piazze e spazi per tutti sono invece stati dedicati a gente come Paola Turci, Sonhora, Dari, ecc. Grande Mtv!!
Come al solito...

Beh, ma MTV con la musica non c'entra nulla, che ti aspettavi?

I tempi di Headbanger's Ball e Into the Pit sembrano ormai fantascienza. Io però avrei anche delle riserve su Rock Tv, attualmente. Piuttosto... qualcun altro oltre me apprezza Rock One sul digitale terrestre? Non dico che passano gli artisti recensiti qui, però almeno la qualità è distante anni luce dagli altri canali "musicali".

Damiel ha scritto:I tempi di Headbanger's Ball e Into the Pit sembrano ormai fantascienza.

Ottime...ma anche "120 minutes" era un gran bel programma di una MTV "alternativa" che non esiste piu'
Klinik su MTV :
http://www.youtube.com/watch?v=2gmQgUbraog

Ora sarebbe impensabile

Drunk boy mi ha battuto sul tempo, pensare che una volta potevi sentire Front 242 o Klinik su mtv sembra fantascienza oggi.

Cazzo, Klink me lo sono perso. Forse perchè ho ventisette anni e magari ero troppo giovincello ai tempi. Com'era?

The Director ha scritto:Beh, ma MTV con la musica non c'entra nulla, che ti aspettavi?

MTV infatti nacque da multinazionali, come una maniera per diffondere il «modo di vita americano» nel mondo, nella maniera più commerciale e banalizzata possibile, consumismo e shopping compulsivo compresi,
sperando, con la sua martellante esibizione di pop di plastica e luoghi comuni, di influenzare le masse con i suoi 'modelli' del nulla, e di creare una sorta di imperialismo del gusto e della USA way of life (really 'usa e getta'): si riceve anche in Cina e in India, trasmette da satelliti potentissimi...
Anche se poi Cina e india, pensando all'economia attuale, stanno facendo le scarpe a tutti con low-cost, scarsa qualità e outsorcing, USA in primis, che vive ormai consumando a debito dalla Cina (la famosa Chimerica).
Certo che l'idea americana, anche tramite mtv, di estendere il proprio mercato e influenza, proponendo banalità a tutto spiano e modelli di esistenza e consumo spersonalizzanti e del tutto facilmente rinunciabili, è perdente in partenza, se non agli occhi di chi ha abbassato tragicamente il livello di cultura e consapevolezza, non solo musicale. Anche i finti alternativi a volte proposti da Mtv fanno sorridere: conformismo genericamente ribellista ancora più insidioso del perbenismo formale che si diceva di voler combattere.

MTV è controllata dalla multinazionale Viacom, il cui capo, il miliardario Sumner Redstone (alias Murray Rothstein) ha il controllo di 12 network televisivi, di 12 radio, della Paramount Pictures e delle case editrici Simon & Schuster e Prentice & Hall,
oltre ai parchi tematici e studi di produzione, che forniscono soap operas ai 3 principali network Usa.
Viacom è la terza multinazionale dei media nel mondo, con fatturato superiore a 10 miliardi di dollari, e produce programmi TV e di intrattenimento commerciale per i 3 più grandi network americani.
Nulla di più distante dalla nostra idea di comunicazione, musica e arte, penso.