DarkRoom Magazine

Che il mondo del pop viva di (RI)cicli lo si sa: un anno tornano 'in voga' (è meglio dire ci vengono IMPOSTE) sonorità degli anni 90, l'anno dopo torna 'di moda' il trip-hop e così via... Insomma, la solita storia: REALI novità manco a parlarne (sarebbe forse la Winehouse? Ma per favore...), l'unica cosa che sanno fare le major è ricpoiare MALE il passato...

Negli ultimi tempi ho notato che il mondo patinato del pop vuole imporci a tutti i costi un 'ritorno' a sonorità pure più vecchie, tipo dagli anni 60 andando indietro, dalla disgustosa 'Candyman' della Aguilera fino alle altre porcherie che stanno spopolando soprattutto negli spot tv...

E mi chiedo: vabè che le major e il pop in generale si rivolgono ad un pubblico di zombie, ma accettare ANCHE questa roba è davvero possibile? Bastano davvero continui passaggi in radio per far appassionare stuoli di teenager a delle brutte copie di cosa ascoltavano alla loro età i loro genitori?

Dove andremo a finire...

Capisco il tuo discorso The Director, e devo ammettere che non fa una grinza! Personalmente, però, ritengo molto più godibile tutto quel pop che si guarda alle spalle piuttosto che certe 'truzzate' che saltano fuori ogni tanto, soprattutto in Italia, che nel campo del trash è veramente difficile da battere...

Ora, vorrei anche ribaltare il discorso: anche nella musica che ascoltiamo generalmente da queste parti non c'è forse una diffusa tendenza a rifarsi a certi mostri sacri del passato?

Passaggi radiofonici e spot tv per gli "zombie" bastano e avanzano...
Cmq questi cicli non li vive solo il "pop massificato", succede anche in campo "alternative"...

Io sono più estremo e dico che le cosiddette "novità" musicali degli ultimi anni, in quasi tutti i generi, rasentano il nulla a livello compositivo, espressivo, creativo, ecc.
Non a caso, nei festival dal vivo si punta sempre e solo sugli stessi gruppi che andavano di moda 20-30 anni fa e le nuove leve, il più delle volte, supera bene la prova del primo disco, per perdersi dal secondo in poi.
Se fai metal, recuperi i soliti schemi triti e ritriti del classic, del thrash, ecc. Se fai rock alternativo, si considera contemporanei gruppi che spopolavano 15 anni fa e così via...

Ma, in fondo, è l'aspetto distintivo di questi ultimi anni in ogni singolo campo (dalla letteratura alla filosofia, passando per la pittura e la musica): la totale assenza di innovazione "vera" e di creatività, assenza che è figlia di una nostalgia patologica per il passato e per una totale regressione a livello di idee.

http://vids.myspace.com/index.cfm?fusea ... d=45390796

Qualcuno faccia una legge che vieta di coverizzare/loopare i Depeche mode e ogni latro gruppo anni 80, vi prego.

i gruppi pop fan bene il loro lavoro di ruffiani... e le major fan bene il loro lavoro di marketing...ed entrambi fan bene il loro lavoro di indagine sociale...

ecco adesso fatevi un ritratto mentale di qual'e' la cultura media della popolazione mondiale...

il tutto e' molto triste direi

http://profile.myspace.com/index.cfm?fu ... =113210041

Anche questi usciti dal calderone sanremese... O voi palati fini che vi aggirate per le stanze del nostro forum, deliziate le vostre nobili orecchie con la loro "Principe" (sentite che musiche, e che TESTI!). Un'iniezione di buon gusto all'italiana...

E dopo Hillary Duff che ricanta chissà cosa sulla base di "Personal Jesus", in radio si sente già qualcuno (non saprei davvero chi sia/siano) che ha appena ricantato chissà cosa sulla base di "Close To Me" dei Cure... bella roba il 'nuovo' pop, non c'è che dire...

The Director ha scritto:E dopo Hillary Duff che ricanta chissà cosa sulla base di "Personal Jesus", in radio si sente già qualcuno (non saprei davvero chi sia/siano) che ha appena ricantato chissà cosa sulla base di "Close To Me" dei Cure... bella roba il 'nuovo' pop, non c'è che dire...

...ed ecco qui la 'perla' in questione!

http://www.youtube.com/watch?v=c7NWnApjFXI

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