da Damiel » lun lug 26, 2010 6:51 pm
Su questa cosa non torno indietro, mi dispiace.
Facile colpevolizzare l'organizzazione e la polizia. Su euronews una signora intervistata, abitante in una casa presso il famigerato tunnel, ha dichiarato che gente strafatta popolava il suo giardino, talmente sotto effetto di qualce sostanza, che è riuscita ad avere la meglio a mani nude contro i loro cani.
è facile e perbenista definirli "poveri" e "martiri", solo perchè spirati. Il classico perbenismo occidentale, che sta appunto mettendo in ginocchio tutto il mondo conosciuto.
Immaginate anche solo per un secondo di essere uno di loro. Basta un video su youtube per rendersi conto di cosa si stagliava davanti agli occhi di quel pubblico. Avreste avanzato in quella calca, senza il timore di recare del male a sè e agli altri? Se vi fosse capitato di caplestare un essere umano, non ve ne sareste accorti? Non sarebbe prevalso il senso di conservazione, al posto di zompettare a ritmo techno come degli imbecilli?
In Iraq muoiono, probabilmente, 19 persone al giorno, a causa di esplosioni e tragedie simili. In Africa 19 bambini forse smettono di respirare anche solo al minuto, a causa della fame e dell'aids.
Sarà perchè sono venuto a contatto con una certa faccia del dolore nella mia vita, ma non mi rimangio quello che ho detto.
I punti di vista cambiano di continuo, rispetto al bagaglio delle nostre esperienze. Non riesco a piangere quei 19. Non lo so fare e non lo farò.
Magari sono spietato, ma tutti hanno dei limiti.
E poi, quale ragione è quella legata al fatto di non conoscerli? Appunto, non li conoscevamo. E se erano 19 merde, violente, tossiche e ignoranti? Potevano anche essere 19 brave persone, ma in questo caso credo non si sarebbero trovate lì.
Chiedo scusa, ma per il dolore che ho visto io in certe circostanze, trovo oltraggioso piangere questi qui.
Non è morto Nelson Mandela. Sono morti 19 sbandati. Soprattutto, per causa loro, perchè la calca e la folla si crea con la folla stessa.
Mi dispiace ragazzi, ma io la vedo così. Quando muoiono i militari all'estero i blogger comunisti ci inventano su addirittura le barzellette. Io dico che quei 19 se la sono cercata, con questa fottuta visione della vita, tutta sesso, "balla o muori" e droga a basso prezzo.
Sono comunque certo di aver offeso la sensibilità di molti. Vi chiedo umilmente scusa, non proferendo più parola sull'accaduto, ma ho sentito il bisogno di esporre il mio puno di vista riguardo al "vero" dolore. Sono stato infermiere volontario al Cottolengo di Torino. Quello che ho visto lì è sofferenza, soprattutto perchè arrecata da qualche scherzo del destino. Ho visto filmati di ospedali nella periferia di Kinshasa e lebbrosari in India. è una questione di cosa si pensa sia davvero dolore e cosa non lo sia.
Ringrazio, comunque, che nessuno di voi mi abbia dato del bastardo.