Intolleranza quotidiana
Inviato: sab mag 08, 2010 12:58 pm
Visto che qui nel forum si parla molto spesso di extracomunitari, di razzismo o di fatti di cronaca legati a chi non è italiano, mi va di raccontarvi un fatto normalissimo di vita quotidiana, mosso dall'intento di mettere in luce come spesso l'intolleranza e il pregiudizio siano dentro di noi e non fuori.
Io da qualche tempo vivo in una nuova casa a Torino, in un quartiere semi-popolare (nel senso che, stando ai margini del centro, non fa parte della periferia e non è un quartiere di quelli a rischio). Il mio condominio ha più stranieri che italiani. I miei vicini di casa sono, penso, sudamericani e hanno 5 bambini, spesso lasciati soli anche di sera tarda, perché i genitori lavorano e hanno i classici contratti a tempo che vanno tanto di moda oggi. Mi capita spesso di raccontare ad amici o conoscenti di come siano incredibilmente silenziosi e tranquilli questi vicini. I bambini sono molto educati e solari. Qualche volta, è vero, ascoltano la musica a volumi molto alti e corrono e giocano, ma è più l'eccezione che la consuetudine (tenete conto che io lavoro sul computer molto spesso da casa).
Ebbene, due inquilini del piano di sotto - italiani - stanno smuovendo il mondo per far mandar via i miei vicini, perchè a loro detta fanno rumore continuamente. Ribadisco: io ho solo un muro che mi separa dalla loro abitazione e vivo il rapporto con loro in maniera assolutamente tranquilla. Anzi, spesso mi dispiace di far rumore io, con la musica, con le serrande abbassate alle 2 o 3 di notte e così via.
Tutto questo per dire che spesso la cattiveria, l'intolleranza e il pregiudizio fine a se stesso sono gli elementi che guidano questo rapporto negativo tra italiani e non italiani. Forse, se ciascuno di noi pensasse di più al fastidio che personalmente reca agli altri, senza incaponirsi nel sentire ogni sussurro o piccolo rumore altrui, vivremmo tutti meglio e la stessa Italia ne gioverebbe. Io farò di tutto per stare al fianco dei miei vicini, perché non voglio assolutamente cambiarli. Trovo solo così deprimente una certa bassa, volgare e mediocre mentalità italiana, la stessa che magari giustifica ogni forma di corruzione (aumentata negli ultimi due anni del 220% - dati di Banca d'Italia).
Io da qualche tempo vivo in una nuova casa a Torino, in un quartiere semi-popolare (nel senso che, stando ai margini del centro, non fa parte della periferia e non è un quartiere di quelli a rischio). Il mio condominio ha più stranieri che italiani. I miei vicini di casa sono, penso, sudamericani e hanno 5 bambini, spesso lasciati soli anche di sera tarda, perché i genitori lavorano e hanno i classici contratti a tempo che vanno tanto di moda oggi. Mi capita spesso di raccontare ad amici o conoscenti di come siano incredibilmente silenziosi e tranquilli questi vicini. I bambini sono molto educati e solari. Qualche volta, è vero, ascoltano la musica a volumi molto alti e corrono e giocano, ma è più l'eccezione che la consuetudine (tenete conto che io lavoro sul computer molto spesso da casa).
Ebbene, due inquilini del piano di sotto - italiani - stanno smuovendo il mondo per far mandar via i miei vicini, perchè a loro detta fanno rumore continuamente. Ribadisco: io ho solo un muro che mi separa dalla loro abitazione e vivo il rapporto con loro in maniera assolutamente tranquilla. Anzi, spesso mi dispiace di far rumore io, con la musica, con le serrande abbassate alle 2 o 3 di notte e così via.
Tutto questo per dire che spesso la cattiveria, l'intolleranza e il pregiudizio fine a se stesso sono gli elementi che guidano questo rapporto negativo tra italiani e non italiani. Forse, se ciascuno di noi pensasse di più al fastidio che personalmente reca agli altri, senza incaponirsi nel sentire ogni sussurro o piccolo rumore altrui, vivremmo tutti meglio e la stessa Italia ne gioverebbe. Io farò di tutto per stare al fianco dei miei vicini, perché non voglio assolutamente cambiarli. Trovo solo così deprimente una certa bassa, volgare e mediocre mentalità italiana, la stessa che magari giustifica ogni forma di corruzione (aumentata negli ultimi due anni del 220% - dati di Banca d'Italia).