_Raindog: "Il concetto stesso di nazione per me è del tutto arbitrario, i confini sono stati disegnati dagli uomini sulla carta, e non da Dio."
_D: Dicono che lo pensano anche gli Usa e GB, per controllarci meglio. Lo pensa anche Wall Street. Queste cose “relativistiche” le inculcano poi qui nella scuola okkupata post68ina “credere nell’idea di nazione è fascista” e simili: tolta l’idea di nazione o di identità, resta il libero mercato, cioè mercato selvaggio, cioè diritto di rapina del più forte.
GB e USA spingono a casa d’altri culture apparentemente ‘libertarie’ e chiaramente destrutturanti, ma come chiaro alle LORO nazioni e confini ci tengono tantissimo, si impuntano anche per confini desueti di loro microisolette, o gli Usa fanno muri contro l’immigrazione. Loro che (non avrebbero, ma) hanno il concetto di nazione, possono; noi che siamo “alleati” no. Se non fosse tragico sarebbe esilarante.
Esiste ed è esistito per secoli, finchè non lo cancellano ora, anche uno ius soli e uno ius sanguinis nelle Costituzioni, è il diritto degli Stati. Il concetto di nazioni non è stato disegnato da Dio (oddio, dipende che intendi: secondo la vulgata dopo Babele con la formazione delle lingue diverse
è implicito anche un separarsi in nazioni per lingua usi e culture, poi è chiaro ci sono tante tradizioni..e c'erano identità di popoli ben definite in terre definite anche ben prima prima di quella rivelazione e in tutte le culture e rivelazioni e lì arriviamo al neofolk e al paganesimo
Ma il libero mercato non ci va per il sottile). Storicamente i confini sono stati disegnati dagli uomini sì, in patti, ma pagati col sangue in battaglie violente, ogni cm di terra è stato frutto di lotte e guerre, e infine di concordati. Si tratta anche di proprietà della terra. Avvenuta per convenzione, sì, ma si tratta di convenzioni stra-pagate col sacrificio degli avi.
Ormai stiamo per cedere anche la proprietà della terra da quando ci si è convertiti al mercatismo selvaggio. Es.: Molti italiani hanno una casa di proprietà. Se la terra di una nazione non è di nessuno, è come dire che la grande casa di una nazione era di quella nazione, e poi oggi non è di nessuno. Nel piccolo è come dire che la casa di tua proprietà che hai comprato con sacrifici non è più tua, non è di nessuno, o meglio è del più potente che si arroga il diritto di privartene con la scusa del libero mercato. A me non piace. E’ anche un affronto alla storia e alla verità.
_Raindog: "Il nazionalismo è un falso valore che serve solo a fomentare odio fra i poveracci"
_D: dipende cosa intendi. Sono concetti che o valgono sempre e per tutti o non valgono mai.
Il Nazionalismo abnorme USA (cioè il potere mondiale NATO, USA & co) fomenta di sicuro odio tra poveracci (anche con Bush eh, l’esportazione della “democrazia” cioè del mercatismo USA a suon di bombe), e di più costringe gente che non c'entra niente, tipo anche noi, a partire e morire in guerre decise da altri per casa d'altri per interessi d'altri. E’ “l’alleato” (...) ma visto che si sono 2 pesi 2 misure:
Se per nazionalismo s'intende la tendenza al governo mondiale del più sbruffone sono chiaramente contrario, MA se per nazionalismo s'intende lasciare una parvenza di senso nazionale e libertà decisionale anche di dire –no- ai paesi piccoli come il nostro, di governare in casa nostra, e non farci cancellare dal primo sbruffone mondiale di passaggio, allora sono nazionalista.
_Raindog "mentre chi ha il potere e il denaro fa i propri interessi."
_AH sicuro! Ma è quello che in altro modo ho detto anche io, Wall Street compresa, che viene prima di tutto il resto. L'art. di Rinascita cita uno dei più famosi speculatori che ha abbastanza milioni di dollari che si può permettere di affossare degli Stati interi, perchè il suo patrimonio è maggiore del PIL di uno Stato qualunque. Non è un...'padrone'...? Più di così.
Le Banche Centrali, che si vivono come lontane, creano denaro dal nulla, stampano dei pezzi di carta dandogli un valore, il problema nasce quando il valore attribuito non è coperto da riserve aurifere, né da capitale versato, e li mettono in circolazione indebitando gli Stati. I quali, a loro volta, emettono in favore delle stesse Banche Titoli di Stato per un valore equivalente. Il debito pubblico nasce così. Poi il debito pubblico cresce per mille altre ragioni, c’è chi ci specula sopra e altro ancora. Si chiama signoraggio bancario ed è il mezzo con cui dal ‘600 i banchieri creano e distruggono Stati e depredano i cittadini.
Nella storia chiunque si sia opposto a questo sistema perverso ha fatto una brutta fine.
Lincoln in piena Guerra di Secessione si rifiutò di far creare moneta dalle banche (che pretendevano un interesse del 30%) e, avvalendosi dei suoi poteri costituzionali, stampò banconote “statali” (greenback) come prestito senza interessi che il popolo faceva a se stesso. L’esperimento ebbe un tale successo che durante la campagna elettorale del 1864 si impegnò a ripeterlo. Poco dopo morì ad opera del solito “psicolabile” che aveva conti da regolare…
Il fatto che su queste cose non ci sia informazione a me puzza.
Quanti hanno mai sentito la parola “signoraggio”? Quanti conoscono il meccanismo con cui viene creato il debito pubblico? Il nemico è solo “il nostro capo” all’ufficio a fianco?
Ma il punto è : Quanti sanno che le Banche Centrali OGGI non appartengono più agli Stati che battevano moneta, ma ormai appartengono a PRIVATI cittadini (veri “Padroni”) verso i quali noi tutti quindi siamo personalmente indebitati? (ed ecco l'unico motivo per cui mi arrabbio per le svendite di beni pubblici-statali ai privati)
Non c’è differenza davvero tra emissione di moneta da parte di uno Stato, come avveniva prima, e da parte solo di privati, come avviene oggi, da un certo punto in poi? (e qui c’entra anche il Tratt. Lisbona che è stato il coronamento di questo sistema)
Potrà mai essere 100% onesto che Privati e stranieri comprino una banca ex-nazionale e statale-pubblica? E’ questo anche l’esproprio di sovranità. E Non c’entra nulla con l’essere fascisti.
Ma il popolo ignora e “deve” continuare ad ignorare, deve prendersela col Berlusca. Perché se sapesse tutto darebbe l’assalto alla vera Bastiglia: e visto che annuus horribilis fu il 1789, chissà magari stavolta ne varrebbe davvero la pena.