DarkRoom Magazine

Cosa ne pensate?

Io sono profondamente allibito dinanzi alle certezze sia di chi è a favore di sospendere la nutrizione sia di chi taccia questo atto come eutanasia.

Al di là di qualsiasi posizione personale, trovo che tutti stiano mancando di rispetto nei confronti di una tragedia familiare, molto più grande e importante di qualsivoglia presa di posizione ideologica.

Non sarebbe il caso di rispettare di più la singola famiglia e le sue scelte ed evitare qualsiasi strumentazione politica, sociale, scientifica e religiosa?

L'unica cosa che riesco a dire con certezza è che io non vorrei vivere in quelle condizioni, ma questo serve a poco per la discussione, me ne rendo conto... Per il resto, mi limito a dire che secondo me ognuno è libero di fare quello che vuole della propria vita, anche di togliersela se crede.

Rispetto totale per Beppino Englaro e disprezzo assoluto per uno stato talebano!!! La laicità dello Stato è sempre piu' a rischio in un Paese sotto il costante ricatto vaticano. Speriamo che i buffoni che stanno in parlamento si decidano a deliberare velocemente una legge sul testamento biologico. dal mio punto di vista ognuno deve poter decidere della propria vita e si devono rispettare le sue volontà. Tenere in "vita" per 17 anni una persona come se fosse una pianta è mostruoso. No all' accanimento terapeutico.

Ciò che sta accadendo e gravissimo e vergognoso. In Italia la democrazia è morta, è ufficiale!

quoto Monochrome.

non se ne può più dell'interferenza continua del vaticano e della servile sottomissione dei politici italiani.

una persona può essere atea, indù, pagana. Perchè imporle la visione cattolica della vita come dono divino?

Mi viene il vomito! Noi, come nazione, oltre che ad un premier infame che continua a sparare cazzate sulla nostra costituzione e sulle scelte inerenti alla sfera personale di una famiglia che ha "vissuto" 17 anni d'inferno, abbiamo pure un cancro che ci sta portando letteralmente alla deriva: la Chiesa!

Sono d'accordo con voi, anche se a volte ho qualche dubbio in più, diciamo di tipo metafisico, sull'arbitrio umano nei confronti della vita.
Voglio dire: capisco le intenzioni di una certa parte del mondo cattolico riguardo alla questione Eluana.

Questo però non giustifica il comportamento veramente indegno di chi non rispetta la tragedia di un padre che da 17 anni vive con la figlia in quello stato, di chi dice tutte queste panzane sulla Costituzione, di chi è talmente acceccato dal proprio Ego da non rispettare nessuno.

Lasciatemi aggiungere che trovo avvilente il comportamento da pecore di tutti gli altri esponenti della maggioranza che, invece di dare il buon esempio, seguono pedissequamente il loro padroncino di Arcore.

La cosa più vergognosa è che si sta rendendo anche questo un caso politico dove ognuno tira acqua al suo mulino.

Questa storia tristissima è la prova che urge davvero una legge civile, chiara e definitiva sul testamento biologico, condivisa da tutte le schiere sociali perchè da quel punto di vista siamo tutti nella stessa barca.
Certo, giudicare da "esterni" si fa presto, ma credo che non si possano trarre facilmente giudizi di sorta finchè non si vivano situazioni simili, il che non si augurerebbe mai a nessuno.
Io sono padre e per i miei figli brucerei vivo nel fuoco, se occorresse, per cui mi immedesimo nello stato d'animo di quell'uomo che vorrei capire, rifiutando a priori l'ipotesi di un deliberato o ideologico senso dell'eutanasia.
Il sig. Englaro sta agendo seguendo un percorso dolorosissimo ma riflettente le remote volontà di Eluana.
Nient'altro.
Vedere ridotta ad una larva umana una figlia da 17 lunghi anni non è quello che si definirebbe "rispetto per la vita".
No, non lo è.
Il testamento biologico darebbe l'innegabile possibilità ad ognuno di disporre di sè come la propria coscienza etica creda sia meglio e senza delegare questa allucinante decisione a nessun altro.

Purtroppo in questo paese di legislatori dementi ed incasinatori sarà quasi impossibile approdare ad una rapida e serena soluzione.
Il Vaticano, che si voglia o no, regola l'ago della bilancia su quasi tutte le questioni sociali ed esso costituisce probabilmente l'ostacolo più arduo da superare.
E' una bella grana, difficilissima da dipanare.
Questo non è uno Stato di diritto, è un carrozzone sgangherato di vecchi tradizionalisti illiberali.
Sono attendibili solo quando devono spartirsi i soldoni e trafficare per non perdere il potere.
Siamo noi gli stupidi a tollerare tutto ciò.

Non entro in merito alla questione "eluana deve vivere o no" perchè non sono nessuno per poter dire se questo essere umano (forse sarebbe dire meglio "vegetale"...) debba continuare la sua esistenza.
Ma una cosa sul sistema italia voglio dirla.
Chi ha "studiato" la giurisprudenza sa che la legge DOVREBBE prevedere i fatti.
E le leggi dovrebbbero quindi regolare i fatti prima che questi accadano.
Quersto almeno in un paese normale.
In Italia invece prima ACCADONO gli eventi e poi (forse) si legifera....

In pratica abbiamo 1000 persone (alias il parlamento), profumatamente pagate, abilitate a prevedere e REGOLAMENTARE la nostra vita che non servono ad un cazzo.
Punto.

R.I.P.

enry ha scritto:R.I.P.

Spero sia stata la soluzione migliore.
Altrimenti sarebbe un disastro...
Riposa in pace, Elu.

amen.
chissà cosa si inventeranno adesso i media per evitare di parlare di cose serie?

Ammetto di non aver mai provato un senso di così forte disgusto nei confronti di un governo. Invece di rispettare in silenzio un tragico lutto, hanno perso il tempo a gridare e a insultarsi in Senato, con dichiarazioni VERGOGNOSE di gente veramente priva di qualsivoglia morale come Quagliarello, Gasparri e compagnia somara...

Veramente che vergogna...

Stanno arrivando licenziamenti a raffica, aziende che chiudono, gente che non compra perché non guadagna. Situazione stagnante! Rischio recessione!
E di cosa parlano i media? Di Eluana, di ondate di stupri (ma che è arrivata la stagione degli amori?), piove troppo, fa freddo (azz, siamo in inverno!), Grandi fratelli ecc. Quando c'è gente che ha problemi a mantenere i figli, o magari non li fa perché non li può mantenere...