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SUI DOWNLOAD

MessaggioInviato: dom gen 25, 2009 1:16 am
da The Director
Mi hanno inoltrato questo interessante articoletto, giro a voi per le considerazioni...

http://www.repubblica.it/2009/01/sezion ... d.html?rss

Re: SUI DOWNLOAD

MessaggioInviato: dom gen 25, 2009 12:46 pm
da lovelorn
Già letto... A me non piace molto questo discorso... Il download illegale è bello proprio perché è tale, e può aiutare molto band underground a farsi conoscere, visto che spesso mancano i canali di distribuzione in Italia. Tuttavia è anche una cosa negativa per le label indipendenti, che vedono arrivare sempre meno soldi nelle loro casse... Quindi bisognerebbe trovare una soluzione che salvaguardi queste ultime dato che le major, checcé ne dicano, avranno sempre dei guadagni sicuri...

Re: SUI DOWNLOAD

MessaggioInviato: dom gen 25, 2009 12:58 pm
da dave
Letto l'articolo!

In realtà, rappresenta una situazione oramai al passo con i tempi e quindi di per sé la decisione della label è saggia.

Il problema sta più a monte. Un mix letale di mancanza di cultura musicale dei giovani (che non capiscono nemmeno il piacere di acquistare i prodotti musicali), un mercato discografico gestito da gente che non capisce niente di musica, uno stallo creativo che caratterizza ogni campo musicale attuale che non incentiva certo a comprare cd (si vive solo di revival e le novità di oggi in linea generale sono scadenti), e così via...

Secondo me, spuntasse una nuova ondata di musica originale e realmente creativa (non le copie delle copie delle copie), il mercato del cd potrebbe nuovamente competere con quello gratuito di internet. Sennò, siamo destinati all'estinzione...

Re: SUI DOWNLOAD

MessaggioInviato: mer gen 28, 2009 7:14 pm
da MAXLINE
Non ditemi che è il Feagarl Sharkey degli ASSEMBLY ... :shock:

Re: SUI DOWNLOAD

MessaggioInviato: gio gen 29, 2009 1:47 pm
da Fedemone
Sono abbastanza disgustato da come si muove l'industria della musica, in maniera lenta goffa e del tutto miope alle dinamiche che muovono il mercato, artisti (non solo loro, anzi specialemnte) e utenti.

Chi scarica la musica non l'ha mai comprata e mai la comprerà. Chi la compra, se ne strafrega del download solo "per avere dischi", perché non è la stessa cosa a livello di suono e a livello di oggetto (artwork, confeizoni e via dicendo fanno la loro)
Poi se le major affondano (chi non si ricoda che pure i Metallica prima fecero causa a mezzo mondo poi anche loro si ritirarono dalle battaglie legali?) le piccole etichette e non solo gli artisti ci guadagano. La Stridulum recordings, di conosoc eprsonalmente il titolare, forniva lui stesso gli mp3 come assaggio, perché tanto capiva benissimo come funziona il gioco. E da quando esiste il file sharing mi diceva che lui le vendite le ha aumentate, e non è c erto chissà quale distributore.

Il problema è come dicevano i precedenti post, educare le persona alla cultura della musica, che è una cosa che costa tempo, fatica, sacrifici, denaro ecc. Ma si possono far leva su più molle:
- l'istinto al collezionismo che più o meno tutti hanno. se si rende un genere di musica una moda (orrore! ma serve eccome) si produce cmq almeno uno su cento che seguiterà a collezionare musica su un supporto vero, e non mp3 e basta.
- i buoni vecchi metodi di diffusione di massa, tipo la radio. Sì perché se internet fa conoscere ma solo a chi ha già intenzione, la radio la senti e non puoi scegliere. Quindi si opssono avere suggerimenti preziosi da chi qualcosa ne sa, si posson scoprire un sacco di cose, che non conoscendo non si possono cercare intenzionalemnte. QUindi bisognerebbe di nuovo spingere sulle radio come mezzo di comunicazione.
- migliorare l'audio (ehh qui il discorso è lungo: http://www.shat.it/Prova%20home.htm) e la confezione, per rendere il cd e il vinile un oggetto prezioso ed insostituibile.

Il download è utilissimo per creare un museo virtuale, una enciclopedia, ma l'ascolto, ehhh tutta un'altra cosa