Si va ben, questione chiusa...
Sulla recensione positiva riguardo THE BEAUTY OF GEMINA su Ascension Magazine...se controlli bene noterai che non l'ho scritta io, ma Francis Tami (FT) con il quale ho scritto questo report.
Non ho visto il concerto di THE BEAUTY OF GEMINA, né ho ancora ascoltato il loro album. Francis mi ha detto che si tratta di buona musica, e il suo giudizio mi ha incuriosito; mi fido della recensione essendo lui un vecchio (dark)waver che di musica ne ha macinata parecchia, e sa distinguere una buona band (anche se di genere) da chi propone aria fritta.
Fammi indovinare...il 'qualcun altro' è Ritual, giusto? Altrimenti Robertone, che me lo avresti chiesto a fare?
Fammi scherzare un po', dai...
Non ho letto quel report perché è da tanto tempo che non leggo proprio Ritual, questo te l'ho già scritto...e quindi non entro nel merito.
In termini generali, in quanto anch'io lettore sull'argomento penso che il valore (valore oggettivo) di una recensione sia rappresentato da chi la firma, che dovrebbe garantire cioè un contenuto affidabile basato su conoscenza, esperienza, e tutto ciò che ne consegue.
In questo senso, nel caso specifico Francis è affidabile, come non lo saremmo al 100% se lui e io dovessimo recensire un album reggae.
L'unanimità...è un concetto un po' difficile da concretizzare, visto che soprattutto in Italia scrivono un po' tutti (e TROPPI male) sugli stessi argomenti, partendo però da formazione e percorsi diversi, cultura e approfondimenti opposti, esperienza e impegno molto differenti. Tieni conto poi che c'è molta gente che...scrive per leggersi, per ego sbarellato, per protagonismo spesso messo in pratica con...parafrasi da terza elementare dei comunicati stampa dell'etichetta che ha spedito l'agognato promo con la copertina bucherellata.
Insomma, c'è poco da stare allegri, perchè dal mio punto di vista spesso anziché leggere un recensione mi sembra di documentarmi sui pensieri da potenziale folle di chi le scrive.
Sto divagando...e di brutto
Eh si, nel mezzo poi c'è il lettore...che deve fare questo poveraccio? Una cosetta semplice semplice. Credo come prima cosa debba tenere conto, una volta sondate riviste-fanzines-webmagazines, di chi abbia scritto tutte le recensioni e come. Non ci vuole molto per, ad un certo punto, "fidarsi" di una firma X o Y rispetto ai propri interessi, e dall'altra parte per mettere una croce sopra a quell'altra firma i cui articoli, data una due tre possibilità, non è che alla fine sono sinonimo di affidabilità.
Per dirla sempre in termini generali e in poche parole: dell'argomento X contemporaneamente scrivono sia una persona preparata, e sia una senza alcuna base per farlo. Succede in qualsiasi ambito, e la gente - se veramente motivata - sa alla fine cosa scegliere e ritenere affidabile.
In più, fra siti myspace i-tunes blog etc. ... in breve il pubblico se fa funzionare un po' di materia grigia sa capire quando, nel caso gli sorga il dubbio, delle recensioni sono OK e altre no.
In ultima analisi, non prendere questa esigenza di "unanimità" come qualcosa che debba sempre legittimare i tuoi articoli. Se questi li motivi, hanno una base e via dicendo...beh che te frega alla fine se X, Y o Z fanno una recensione opposta alla tua o alla mia o di Francis?
Se sai di aver fatto bene la tua, qualcuno la leggerà. Semplice.
Mannaggia, ora mi avete fatto venire davvero voglia di ascoltare sti Beautiful Sangemini