MA RITUAL...

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Re: MA RITUAL...

Messaggioda FINAL MUZIK » sab ott 03, 2009 5:57 pm

Mauro ciao,
scrivo veramente AL VOLO perché poi devo preparare un po' di roba...sarò via fino a martedì mattina.

Io, in tutta sincerità, penso che da un granello è venuto fuori una montagna. Spero possiate risolvere i fraintendimenti che sono successi, senza scomodare villipendi o altro.

Suvvia, che mi domandi...Francesco lo sa bene che le recensioni non sono state fatte "perché ti conoscevo"...in due numeri 3 recensioni, e un'intervista ai Thorn Agram ... erano un'intervista e tre recensioni in mezzo a non so quanta roba che scrivevo per ogni numero. Su come e perché proponevo il materiale a Ritual l'ho scritto sopra, cos'altro devo aggiungere?

Come scrivevo sopra, speravo che i rapporti proseguissero bene fra di voi, ma non è andata cosi. Perché non risolvete le cose? Mi sembra tutto un po' esagerato.

Il "problema" (lo metto fra virgolette perché rischiamo tutti di annegare in un bicchier d'acqua) è che, a mio avviso (o almeno, così la interpreto), c'è stata una mancanza di comunicazione. Soluzioni: forse il collaboratore poteva (a mio avviso) dirti di contattare direttamente Francesco o ANCHE Francesco, forse bastava ti dicesse di mandare la famosa seconda copia in sede, forse potevi scrivere in redazione (cioè a Francesco) due righette di presentazione e promemoria e un "ciao!"...

Che vi devo dire?
Così...vi conoscevate, no?

Mamma mia, ma non è risolvibile una cosa del genere? Ma non girate in tondo a sta storia, eddai...

No, non sono commercialista; ho lavorato fra fatture e cartacce e contributi regionali, ora non più, mi sono rotto le palle; però due cosette le so e, si, non si possono vendere i CD 'for promotion only', te lo confermo.
Ma, ripeto, i CD in questione non erano 'for promotion'. Non penso serva ripeterlo altre volte, dai!

Quello che ho scritto prima era un po' in risposta a tutti, cioé a tutti quelli che per ANNI hanno dato adosso alla rivista (o altre situazioni collegate: etichette, distributori, organizzatori di concerti) senza conoscerne minimamente le dinamiche di lavoro.

Sullo specifico invece di ABM Vs Ritual...beh spero che deponiate l'ascia di guerra...eccheccaspita!
Ciao a tutti,
Gianfranco


I
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda MAXLINE » sab ott 03, 2009 9:23 pm

Che gran casino, ragazzi!
Chiunque legga le rispettive ed equidistanti versioni dei fatti da parte dei due "contendenti" non approderebbe praticamente a nulla.
Sembrerebbe che ambedue le posizioni siano inattaccabili.
Sia Mauro che Francesco dichiarano fatti inequivocabili, avvenimenti descritti minuziosamente con cognizione di causa che dubito fortemente siano fasulli.
Anzi.
Ciò che ne deduco è che sia scaturita una gap, forse qualche dettaglio tecnico sfuggito ad uno dei due...

Francesco dichiara apertamente che ogni promo viene sistematicamente "lavorato" dalla redazione di Ritual senza compromessi di sorta (eccezion fatta per le casistiche estreme descritte) e contemporaneamente Mauro lamenta un'importante anomalia da lui stesso vissuta in tal proposito, una dichiarazione che sbullona l' l'integrità di ciò che testualmente afferma il Fuzz.
C'è qualche incongruenza che non colgo...
Ammesso e concesso che Mauro abbia regolarmente recapitato un promo, destinazione "Ritual", rientrando nei parametri valutativi citati, quale arcana motivazione avrebbe avuto Mr. Pascoletti per "snobbare" il cd proposto quando lui stesso dichiara di ascoltare e valutare sistematicamente ogni cd pervenuto?
Ed altrettanto, come potrebbe Mauro inventarsi di sana pianta una storia simile?

Ragazzi: la vita è già di per sè sufficientemente cazzuta.
Cercate di chiarirvi in privato senza astio o querele che tanto finirebbero solo ad infoltire il già tragicomico iter burocratico italiota.
Vi auguro in tutta sincerità di trovare un amichevole svolgimento degli eventi.

Per favore: Max
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda abm » dom ott 04, 2009 12:46 am

a me onestamente non me ne importa nulla di rovinarmi il fegato.
cmq è ovvio che se qualcuno mi vuole querelare, devo potermi difendere con le lettere che mi sono state inviate.

per il resto, ho deciso ora che smetto di inviare promos ai giornalisti.
se devo impazzire x questo o quello, tanto vale lasciare perdere.
Gia' ho i miei casini sentimentali, che sono molto e molto pesanti, quindi non mi serve sbattere la testa contro un muro per dire la mia verita'.

Del fatto dei promos, sono sicuro che Pascoletti non possa dire nulla, dato che non ero solo io presente al banchetto a Vicenza...e cmq anche lui sul suo post ha ammesso che se vuole puo' vendere i cds che ha ricevuto.
non sono daccordo, ma se a lui piace cosi' ... a me non cambia la vita.

per il fatto delle recensioni, dato che ho scritto privatamente a Pascoletti, consiglio a lui, ed a ogni capo redattore di stare bene attento a cio' che fanno i suoi giornalisti.
se a me un giornalista dice una cosa...io mi affido a lui...dato che lavora regolarmente per tale rivista.

Mi si parla di malintesi...io dico solo che ho letto e trascritto cio' che a me è stato detto in pronta risposta alla mia richiesta di essere recensito su Ritual.
Non avevo mandato i cds alla sede dell'azione cattolica...ma come detto molte volte, ad un giornalista di Ritual.

a me dei promos non interessa nulla.
se si vuole recensirli bene, se no bene lo stesso.ma negarmi ogni posssibilita' in partenza mi sembra poco democratico.
anzi...mi suona un poco da ostruzione al mio lavoro.

per il resto, per me potete comperare Ritual, dato che cmq tè l'unica rivista italiana a parlare di certe sonorita' ( e cmq distribuita in edicola)...
io di sicuro posso liberamente dire che non la compero e non mi piace!
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda dave » dom ott 04, 2009 4:08 pm

Senza entrar nel merito della diatriba, mi preme soltanto sottolineare che, per esperienza personale nel campo delle riviste musicali, difficilmente un giornalista può arbitariamente scegliere di recensire promozionali, senza l'approvazione del capo redattore. Approvazione che implica la conoscenza da parte del capo redattore della fonte da cui provengono i promozionali e dei promozionali in sé.

Aggiungo, infine, che il lavoro dei recensori è fondamentalmente gratuito (a parte qualche rara eccezione) e che la posta in gioco è dal punto di vista economico talmente bassa (ancor di più oggi, ove il web bilancia la non visibilità di un prodotto musicale su rivista cartacea), che qualsivoglia diatriba in stile Apocalisse di Giovanni risulta essere fuori luogo e fine a se stessa. O, almeno, così pensa il sottoscritto.
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda sigur » dom ott 04, 2009 4:54 pm

Non entro nel merito di 'casa' Pascoletti (a proposito intanto benvenuto tra noi Fuzz), però dave guarda, poco alla volta ho introdotto tra le cose 'classiche' per darkroom alcune tracce apparentemente, e sottolineo, apparentemente, non comuni per i nostri sound; penso ad Andrea Lunardi e le sue cove con tastiera dei grandi classici del romanticismo pianistico, ed alla recente recensione mia su Alessandra Celletti, comunque insieme ad un genio del minimalismo come Joachim Roedelius. In tutta verità quando ho chiesto, perchè E' DOVEROSO, chiedere al proprio capo, perchè il bianco-nero dall'avat delpierico, è il mio come per tutti gli altri capo. Insomma quando gli ho proposto, motivando ovviamente, questa mia volontà non ho avuto nessuna remora, del tipo: ok se ci credi ci voglio credere anche io. Non so, e non mi riferisco direttamente a ERitual, se in tutte le direzioni quel minimo di respiro avviene tra chi scrive, se mi sentissi soffocato me ne andrei subito... ho bisogno dei miei spazi, soprattutto se c'è un prgetto dietro. Capire quando un tuo redattore ha un progetto in cui credere e crederci insieme è fondamentale per il direttore anche solo di una semplice web-zine come noi....
Sai cosa vuol dire ciò? mantenere la propria mente aperta, pensa che lo dico io talebano come sono!! ma aperto a tutto ciò che trade-union tra la 'mia' musica e quella che a certi livelli può essere spunto anche per nostri musicisti per crescere, osare, cercare.....
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda dave » dom ott 04, 2009 5:51 pm

Sono d'accordo con te, sigur. Anch'io ho sempre avuto piena fiducia da parte del capo redattore di turno. Ciò non toglie che è diritto del capo redattore seguire una propria linea di pensiero. Ecco perché mi sembra giusto che abbia l'ultima parola in merito a una pubblicazione. Così come mi sembra doveroso, per il rispetto del lettore, assicurarsi in prima persona della qualità di un promo. In caso contrario, non ci sarebbe differenza tra un redattore e un CAPO redattore.

Nel caso in questione, credo da quello che ho letto, che vi sia stato un palese problema di comunicazione, da cui poi è scoppiato il pandemonio dialettico. Pronto, ovviamente, a ricredermi, nel caso vi siano più elementi in gioco.
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda abm » dom ott 04, 2009 11:18 pm

il caporedattore puo' scegliere.
ma se il giornalista mi dice in partenza che il caporedattore non vuole recensioni delle mie cose...allora io come la devo vedere?
cmq...ok, capisco, le mie uscite non sono all' altezza di Ritual.
40 uscite sulla mia etichetta e nessuna in linea con la rivista ( a parte quelle recensite da Gianfranco, anni fa) ..e da anni il giornalista a cui mando i cds ( che scrive su ritual) non mi puo' recensire.

Voi dite che è un malinteso...ma io leggo bene le parole che mi si scrivono.
Perchè il giornalista non mi ha detto : "hey mauro, guarda, io posso provare a recensire, ma tu devi contattare il caporedattore e mandare i promos anche a lui"
ovviamente cmq...avrei risposto che allora avrei mandato solo una copia del promo al capo redattore, DATO CHE in NESSUNA rivista MONDIALE si usa mandare 2 copie di un promozionale!

Poi per la storia di comperare pubblicita' , per avere un occhio di lavoro sui propri lavori...è una prassi comune... e qui non sto parlando di Ritual, dato che non ho nulla a che fare con loro....ma di altre riviste del settore.
per occhio di riguardo si intende : 1- uno speciale - 2-magari un'intervista al musicista.
ovviamente le riviste adottano la linea di mercato che piu' comoda loro...ovvio ...hanno un bilancio e nessuno si vuole intromettere su come dirigono la lora testata giornalistica...

SOLO che il mio parere è che tutto questo non è corretto!
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda abm » dom ott 04, 2009 11:36 pm

drunkboy ha scritto:Insomma se non vengono publicati i propi lavori e' tutto uno schifo e solo raccomandazioni
Va beh dai la solita solfa



Per Drunkboy, prima di dire certe cose assicurati di non aprire la bocca per nulla.
Pensi davvero che io mi esponga cosi' per nulla?

primo tu scrivi da anonimo...
secondo...io parlo solo se ho le prove di cio' che dico.

a volte la gente si crede tanto furba da sparare sentenze anticipate...in partenza per te ero uno che spara cagate sui giornalisti solo perchè non mi hanno recensito.
Ma se ti mando le mails dove leggi cosa mi han scritto...ci stai a scusarti in pubblico?
ovviamente usando il tuo nome, cognome ed indirizzo...come ho fatto io.
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda RITUAL » lun ott 05, 2009 2:12 pm

Ringrazio sinceramente i post dei ragazzi dei Blank (che, senza giri di parole, hanno detto: so che la nostra label, Artoffact, non ha MAI fatto pubblicità su :Ritual:, noi di amici in redazione non ne abbiamo, ma ci hanno sempre trattato bene e dato spazio), che quello semplicemente STELLARE di Santoro, che ha fatto meglio di quanto io avrei mai potuto scrivere e dice tutto quello che c’è da sapere sulla questione! Grazie e complimenti!

So che Mauro Casagrande mi ha scritto privatamente. Non ho voglia/tempo di leggere la mail. Nossignore, troppo facile! Questa bomba di merda l’hai fatta scoppiare in pubblico tu e adesso gli schizzetti te li prendi in pubblico tu! Tanto questo è il mio ultimo post!

Qui non si tratta di sotterrare l’ascia di guerra, quanto di difendere un onore personale che non è mai venuto a nessuno dei compromessi di cui mi/ci si accusa!

È inevitabile che a una domanda precisa, ma a cui è impossibile rispondere, si preferisca replicare con ben altre cose e portare avanti tesi fantasiose, difficilmente verificabili o basate sulla dialettica. Classico segno di chi si arrampica sugli specchi. Credo che, dopo il mio intervento e quello mirabolante di Santoro, esemplare nel suo essere equidistante da tutto e tutti ma trasparentissimo nel raccontare i FATTI, chi legge abbia ben capito come stanno le cose.

La domanda era ed è:

CHI E QUANDO E SOPRATTUTTO, CON CHE RUOLO DIRETTIVO ALL’INTERO DEL MAGAZINE, TI HA CHIESTO UN IMPEGNO ECONOMICO PER UNA RECENSIONE SU RITUAL?

CHI E QUANDO E SOPRATTUTTO, CON CHE RUOLO DIRETTIVO ALL’INTERO DEL MAGAZINE, TI HA CHIESTO UN IMPEGNO ECONOMICO PER UNA RECENSIONE SU RITUAL?

CHI E QUANDO E SOPRATTUTTO, CON CHE RUOLO DIRETTIVO ALL’INTERO DEL MAGAZINE, TI HA CHIESTO UN IMPEGNO ECONOMICO PER UNA RECENSIONE SU RITUAL?

La domanda resta senza risposta! Adesso mi si dice che “ma no, io per ‘pagare’ intendevo comprare pubblicità, che hai capito?”. E allora ti sarebbe bastato vedere le 20 pagine di recensioni di :Ritual: ed accorgerti che le etichette che NON fanno pubblicità rispetto a quelle che la fanno sono almeno 70 a 4!!! Peccato che poi la tua illazione, oggi diventata “innocente”, abbia generato altri commenti lesivi nei nostri confronti.
Anche il post di Dave (“So anch’io che vi erano recensori che si facevano pagare..”) non è chiaro se sia riferito a :Ritual: (e anche a te, in questo caso, chiedo nomi e cognomi, Dave!). E poi ti chiedi se non ci sarebbero gli estremi per una querela!

Inoltre, ora diventa “prova schiacciante” quello stralcio di mail firmata da Stefano Morelli (mi ha autorizzato a fare il suo nome), che probabilmente in un suo post ti spiegherà ancora meglio quello che davvero non vuoi o puoi capire.

Io in quelle righe francamente ci leggo solo un collaboratore di :Ritual: che si comporta come a :Ritual: gli è stato insegnato (regole che vanno bene da noi, ma che magari non funzionano per un altro magazine), ovvero: se devi proporre qualcosa ne parli con il caporedattore, regola applicata sia in nome di una comprensibilissima praticità di gestione (la mano destra SA cosa fa la sinistra), ma anche per evitare i casi di eccitabili, inesperti collaboratori che, pur di ricevere un dischetto in più o un pass a un concerto, si potrebbero permettere di garantire recensioni o interviste che poi il magazine non ha materialmente lo spazio di inserire, che non ci interessano, che non sono state affatto programmate o di cui io non sono minimamente al corrente.

Le parole di Morelli, corrette o sbagliate, esagerate o superficiali, fraintendibili o essenziali che siano, restano quelle di uno dei 22 collaboratori di :Ritual:. Stefano ti avrebbe anche potuto scrivere: “guarda, per le rec non so che dirti, ma so che al Pascoletti piace molto la passera, prova a presentargli tua sorella”. Tu che avresti fatto? Su un forum mi avresti pubblicamente denunciato per abuso di minorenne?

Morelli può anche aver scritto un’idiozia (ma attendo di leggere il testo completo di quella mail per contestualizzare il tuo stralcio), ma è appunto un’idiozia a cui ha messo la SUA firma, non la MIA.

Sarà, ma tutta ‘sta storia alla fine mi sembra il frutto delle farneticazioni di un discografico braccino, che si vuole tenere le copie promozionali per sé, ma vorrebbe allo stesso tempo recensioni ovunque…


P.S I soliti promo…
Santoro ti ha spiegato bene la cosa. Questione chiusa. Chiunque ha comprato dischi dai nostri stand ha comprato SEMPRE album nuovi, sigillati, mai aperti, NON usati e in cui NON compare la scritta “CD promozionale - vietata la vendita”! In alcune occasioni (forse anche quel leggendario concerto veneto) ho fatto l’errore di avere con me una manciata di cartonati in doppia copia (20? 25?), roba stravecchia e spesso indecente, che mi porto dietro come regalo per amici o collaboratori, con cui omaggire coloro che magari comprano un esagerato numero di CD o che mi servono a corrompere i baristi per una birra in più. Ecco cosa si ottiene ad essere munifici…
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda dave » lun ott 05, 2009 2:24 pm

Anche il post di Dave (“So anch’io che vi erano recensori che si facevano pagare..”) non è chiaro se sia riferito a :Ritual: (e anche a te, in questo caso, chiedo nomi e cognomi, Dave!). E poi ti chiedi se non ci sarebbero gli estremi per una querela!

Bazzico nel mondo dei giornali metal, quindi non mi riferivo a Ritual. Posso solo dire che il capo redattore della mia rivista si lamentava spesso di certa concorrenza, che aveva questa cattiva abitudine. Di più non dico, perché non mi compete e non siamo in tribunale.
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda Steph X » lun ott 05, 2009 2:54 pm

Ciao Mauro, e ciao Francesco,

qui Stefano.

Scrivo giusto perché vorrei chiarire, nei termini idonei, il contenuto del messaggio email citato da Mauro.
Come sapete, io scrivo sia per Ritual che per Rumore ma è logico che ogni redazione abbia, a fronte della propria struttura e delle proprie scelte di campo NECESSARIE, un approccio differente nella sua definizione formale. Parliamo di RIVISTE (che sono sul mercato e rischiano-lottano ogni giorno per stare in piedi), appunto, e non di altro.

Il rapporto con Mauro e ABM - pure lui può confermarlo - si è sempre basato essenzialmente sulla possibilità di spazio presente su Rumore che, lo ribadisco anche in questa sede, è differente rispetto a quello su Ritual. Rumore nell’ambito recensioni è diviso in sezioni, ogni sezione ha a capo un redattore a cui riferirsi per i titoli da recensire. Io, come altri, ho un tot di spazio al mese e in quello devo selezionare i titoli (in questo caso e fase ho libertà di scelta) da proporre.

Con Ritual, invece, necessita la presa in visione-ascolto, ossia la conferma, di Francesco. Questo per il semplice fatto che è lui a gestire la rivista e ad esserne responsabile, è lui a ricoprire il ruolo-scelta redazionale. Nulla più.
Quando dico a Mauro che deve sentire Francesco prima di tutto e che non posso farci nulla, mi riferisco all'approccio di cui sopra. Sta a Francesco insomma, in quanto Caporedattore e Ideatore di Ritual, porre l'ok definitivo su ciò che si propone. Tutto qui, è prassi, nessun 'devi pagare per comparire'.

Riguardo alla questione pubblicitaria, invece, quello era un ragionamento a monte che ho provato a fare con Mauro al di là delle riviste in sé. Ossia, essendo la pubblicità un mezzo utile per dare visibilità al proprio lavoro, perché non provarci visto la qualità in campo? In sostanza, non credo di essere inadeguato quando sostengo che un autore del calibro di Vladimir Hirsch meriterebbe pure un rilievo pubblicitario...e Mauro sa benissimo che sono onesto in quel che dico, considerando come, su Rumore, il box rece+intervista dell'autore ceco è stato evidenziato la scorsa estate per meriti artistici e senza alcuna mediazione di questo tipo (ossia senza la ‘scusa’ pubblicitaria).
Rinnovo quindi l'invito a Mauro: senti Francesco, confrontati prima con lui per ciò che riguarda Ritual. E fugando dubbi, o peggio, interpretazioni errate, quel “Per Ritual la vedo dura, però ci riprovo volentieri. Avevo già tentato altre volte a spingere tuo materiale, ma senza risultati…”, significa appunto che io, individualmente, non posso decidere a priori di recensire materiale tuo, o di altre label, su Ritual. Semplice.

Senza dubbio c’è stato un fraintendimento delle mie parole, e me ne dispiace.
Infatti non ho mai detto che:

1)Per avere visibilità su Ritual o su qualsiasi altra rivista bisogna, necessariamente, pagare. Anzi, nello specifico quella è stata la risposta, anche ironica se vogliamo, di Mauro al mio messaggio.
2)La redazione di Ritual è pregiudiziale nei confronti di ABM. Il No della redazione è collegato unicamente al fatto che da ABM non ha ricevuto più copie fisiche da tempo.

Ripeto, ho suggerito la spinta pubblicitaria a Mauro a fronte della validità delle sue proposte e indipendentemente dalle riviste in causa. Non ho mai detto “non potrò fare articoli (e per ARTICOLI s’intendono anzitutto le recensioni) inerenti le tue produzioni se non fai pubblicità”.
Piuttosto, sin dall’estate del 2007 (anno in cui organizzai le Dada Industrial Nights a Pavia, e ABM fu ospitata per tutte e due le serate con banchetto) ho suggerito a Mauro di contattare Pascoletti per verificare la cosa anzitutto con lui. Ovviamente sempre per quel che concerne Ritual.
Può anche darsi che Mauro abbia fatto confusione con la differenza organizzativa vigente sulle due riviste per cui scrivo (ossia, ha postulato una mia indipendenza sulla ‘scelta titoli’ anche per Ritual), non lo escludo.

Però, piuttosto che utilizzare un forum sarebbe stato preferibile scrivere direttamente alla redazione di Ritual, o al sottoscritto.

Ritengo si possa chiarire il tutto senza dover necessariamente spingere la questione altrove, quantomeno me lo auguro.
Saluti.

Stefano Morelli
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda abm » lun ott 05, 2009 4:25 pm

Ciao Stefano e Buongiorno Sig Pascoletti (io do del lei dato che non la conosco di persona)
questo sara' il mio ultimo post.

Capisco che tutto è dato da malintesi allora, ma scrivere le cose in chiaro mi sembra piu' facile.
io dalle parole riferitemi, dato che per Ritual mi si dice solo che non è possibile, senza dirmi che per Ritual i vari giornalisti non hanno alcuna autorita'...

per quanto riguarda Rumore...mi si dice...
"La questione pubblicità consentirebbe anche a me di spingere meglio i tuoi titoli (a livello di interview o focus intendo), quindi sta anche a te decidere di volta in volta cosa vuoi spingere.
Claudio è una persona disponibile, basta essere franchi e onesti (conta che per la prima volta è prassi che il pagamento sia anticipato)."

questo non vuol dire : paghi pubblicita' = spingiamo il lavoro (scriviamo qualcosa in +)?

Per Pascoletti...mi creda che al concerto in Vicenza piu' di una persona ha visto che vendeva i promozionali...cmq affari suoi...sono sicuro che lei per vendere ai concerti, anche se si tratta di CD sigillati o quant'altro ( quindi facciamo finta che nn si siano venduti i promos a 2 euro), abbia la dovuta licenza per vendita di supporti musicali.
non serve certo che io le dica...che per vendere ai concerti, non basta una normale licenza di vendita dischi....ma di una speciale licenza del "tipo" vendita a domicilio.

Lei vuole querelare me...ma nel caso io venga querelato le assicuro che mi daro' anch'io da fare.
per me la storia si puo' chiudere qui, potete dire che abbia scritto boiate, ma ovviamente chi mi ha mandato la mail poteva essere piu' chiaro.

Farsi la guerra significa solo stress stress e stress...per tutti. cosa di cui ora non ho bisogno.
Vedete voi il da farsi...
faccio comunque notare che Pascoletti, dice di me che sono un discografico furbo....che si fa fare le recensioni da amichetti vari...
Per correttezza credo sia giusto dire che ne' Stefano ne' Gianfranco sono miei amichetti.
Ci conosciamo in quanto ci siamo visti alcune volte e sentiti poche volte via mail.
ma gli amichetti sono altra cosa.
mai io ho chiesto a qualcuno dei favori!
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda Boy Zoner » mar ott 06, 2009 9:23 am

bene, appare evidente quindi che si è trattato di uno spiacevole malinteso.

Per celebrare la ritrovata serenità e suggellare il rinnovato affetto suggerisco a Ritual già dal prossimo numero uno speciale riparatore su tutto il catalogo abm con tanto di poster allegato omaggio.

Abm dal canto suo potrebbe ricambiare con un piccolo spazio promozionale in bella vista sulla cover delle prossime 40 pubblicazioni che inviti che so a leggere e sostenere Ritaul. Si potrebbe pensare anche tipo a una carta sconto sulla rivista in abbinata a confezioni extra-lusso di Teatro satanico etc etc. ma che ve lo sto a dire? questi piccoli segreti del marketing li conoscete certo meglio di me..
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda Steph X » mar ott 06, 2009 1:43 pm

My God Mauro,

ma leggi quello che ci scriviamo, cazzarola?!;()

Tutto questo sparare a zero senza contare fino a 10 e senza LEGGERE BENE le email fa male a tutti, e soprattutto agli artisti! Che vanno promossi e non solo venduti! Quella che hai in mano in ogni produzione è ANIMA, non profumi!

Io ti ho suggerito la pubblicità su Rumore proprio perché su Rumore le tue produzioni le ho sempre trattate a e con valutazioni OTTIME (perché ho sempre ritenuto valido il tuo lavoro)...Ehm, RUMORE, appunto, e non RITUAL (la tua polemica si riferiva a Ritual non a Rumore, va beh). Hai mai contattato qualcuno dei redattori e/o direttori davvero? La risposta è no.
E ripeto, ancora per l'ennesima volta, l'invito a fare pubblicità a qualcuno degli artisti della ABM (Vladimir Hirsch nello specifico) partiva dal buon rapporto che hai con me e la rivista diretta da Sorge. Era solo un mio libero suggerimento, considerando appunto che la pubblicità aiuta a promuovere meglio il proprio lavoro, e l’artista. Scusate, MI PARE DI DIRE UNA COSA OVVIA…dove sta lo scandalo? Parliamo di RIVISTE, e due.

Poi piantiamola davvero, poiché carta canta!
Con il Box di Vladimir Hirsch abbiamo fatto l'intervista e NESSUNO ti ha obbligato a fare pubblicità! Non solo, TUTTE LE RECENSIONI POSITIVE SU RUMORE DELLA TUA ETICHETTA, FATTE DAL SOTTOSCRITTO IN QUESTI ANNI E DIMOSTRABILI POICHE' ANDATE IN STAMPA, NON SONO MAI STATE SOTTOPOSTE ALL’OBBLIGO DI UNA QUALSIASI PUBBLICITA’! NON SPARIAMO CAZZATE! E, diciamocela tutta, avrai guadagnato sicuramente qualcosa dai miei articoli, altrimenti te ne saresti fregato altamente.
Quindi RISPETTO, prima di tutto!

Tra l’altro, quanti sono questi anni?! Mi pare almeno cinque, dal 2004 -se non prima-, e ti permetti di spararmi addosso così?! Chiariamoci, io mi sono sempre esposto per sostenerti e senza chiedere un H, proprio perché credo in quello che fai…ho cercato di convincere addirittura Pascoletti senza che tu gli avessi inviato materiale o altro, e in cambio arriva tutto questo? E’ poco carino, davvero poco carino, non me lo aspettavo. Tagliare e incollare le email a proprio piacimento per attaccare di proposito persone o realtà che non piacciono è un atteggiamento sbagliato, oltre che autolesionista.

Tra l’altro, e tornando a bomba su Ritual, quando nel luglio del 2007 (ai due giorni del Dada Industrial Nights di Pavia ricordi, dove quello stronzo di Morelli ti ha permesso di pernottare e mettere in piedi uno stand senza pagare nulla) ti dissi per l’ennesima volta di sentire prima Pascoletti per RITUAL, c’era presente anche Bertazzoni (che organizzò con me il festival).
Quindi non mi sogno le cose, e non escludo che Paolo possa fare un intervento a riguardo.

Mauro, voglio essere molto chiaro, o arrivano delle scuse pubbliche tramite questo forum (e non solo privatamente) o mi vedrò costretto a chiudere PER SEMPRE ogni tipo di rapporto professionale con te. Siamo sul personale a questo punto.

Mi spiace, mi spiace davvero che sia accaduto tutto questo.

Stefano Morelli
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Re: MA RITUAL...

Messaggioda abm » mar ott 06, 2009 2:47 pm

Ciao Stefano,
quando ti ho chiesto per le recensioni su Ritual...tu mi hai risposto cosa? di mandare i promos a Pascoletti? di contattarlo?
se carta canta...allora stiamo messi bene.

allora visto che vi piace far vedere i muscoli in pubblico...e carta canta...
tu hai scritto per caso...guarda mauro, visto che Vladimir Hirsch ha avuto una buona recensione...ti va di fare una pubblicita'? che aiuta...
NOOOO, tu mi hai detto : VH ha avuto una buona recensione, se comperi una pubblicita', al limite una quarta di copertina in B/N, allora lo potremmo anche spingere in qualche modo, con uno special. NON é FORSE VERO?
visto che le cazzate le dico io...facciamo che pubblico la mail intera con tua intestazione...

Le parole le devo pesare io...e NON GLI ALTRI?????

Stefano a me dispiace!
è vero che mi hai fatto venire a Pavia ospitato dai ragazzi della zona e senza pagare il banchetto, ma non mi pare che io mi fossi comportato male, anche perchè se non ricordi male, io ti avevo messo la pubblicita' del festival sul mio sito e sulle mie newsletters...che mando a 2700 contatti!
E' anche vero che sempre sei stato gentile, e credimi che non ti avrei tirato in ballo.
difatti il tuo nome non lo avevo fatto...solo che Pascoletti ha capito subito chi era il giornalista con cui avevo contatti.
Hai sempre fatto le recensioni su Rumore senza problemi, lo ammetto questo.
anche l'intervistina a Vladimir è stata una tua idea.
non dico nulla nemmeno su questo...ma ultimamente cio' che mi è stato detto via email mi ha scosso... e mi ha fatto molto pensare.

Ovviamente non ho mai pregato nessuno di farmi dei favori o altre cose, quindi non devi necessariamente recensire i miei album.

se vuoi le mie scuse guarda mi scuso...ma anche tu dovresti.
abm
 
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