Se ne sta parlando in questi giorni, lo avrete sentito tutti, e la speculazione in Italia è all'ordine del giorno...
Alcuni dicono: aprendo le aste ai 'comuni mortali', finirà che i mafiosi ai quali i beni sono stati confiscati, tramite i soliti prestanome, si ricompreranno tutto...
Ok, è un rischio realistico ed è giusto preoccuparsene, ma i vari Ciotti & Co. si scordano di gridare come funzionano le cose SIN QUI, fingendo di non saperlo...
Ve lo provo a spiegare io: attualmente questi beni sequestrati (case, automobili, barche etc...) vengono rivenduti durante le cosiddette 'aste giudiziarie'. La differenza tra queste e quello che si vorrebbe fare è fondamentalmente una: alle aste giudiziarie può partecipare solo una determinata 'elite'. Lo so per certo perchè il padre di un mio caro amico lavora presso un importantissimo ministero in qualità di tecnico, e lui, proprio in virtù del posto che occupa, può parteciparvi. Infatti non vi dico cosa c'è nel suo enorme garage, tra Ferrari, Porsche e quant'altro...
Ora il dato che mi preme fornirvi è questo: siccome tali aste sono esclusivo appannaggio di tali elite, finisce che a questi eventi NON vi sia grande concorrenza, ANZI... Ecco che, come per magia, uno di lorsignori potrà portarsi a casa autovetture da 400mila euro pagandole forse 20, massimo 30mila...
Ragion per cui, se vengono sequestrati beni per 5 miliardi, sarà un miracolo se entreranno nelle casse dello stato 2-300 milioni col sistema attuale...
Allora quelli che strillano che son soldi nostri dovrebbero lasciare che le aste siano aperte a TUTTI, di modo da recuperare non dico tanto, ma almeno un paio di miliardi su 5 di effettivo valore, ovviamente vigilando attentamente su chi va ad acquistare soprattutto i beni immobili come case, masserie etc... Capisco che possa essere difficile, ma la soluzione non è certo privilegiare gente che dalla vita ha già avuto solo privilegi (l'elite di cui sopra).
Senza contare, poi, che è assai antipatico di per sè che tali aste siano esclusivo appannaggio delle elite...