da RainDog » sab ago 29, 2009 4:10 pm
Berlusconi avrebbe dovuto rispondere a questi e ad altri quesiti. Non possiamo dire se rifiuta di rispondere in quanto colpevole, ma di sicuro possiamo dire che rifiuta il contraddittorio e questo per un uomo politico è veramente la negazione. Ho visto Fini, tanto per dirne uno, tener testa alle domande cattivissime di Lucia Annunziata, sempre a testa alta, con fermezza e ironia. A volte nell'arte oratoria il politico con le spalle al muro deve sapersi difendere anche scartando la domanda, aggirandola, usando armi retoriche e umorismo quanto basta. Ma questa è, appunto, un'arte. Che Berlusconi non possiede, in quanto personalità pratica, imprenditore, sicuramente carismatico ma assolutamente negato per il confronto. E presuntuoso. Non a caso quando viene invitato alle trasmissioni, è capace solo di fare monologhi in cui decanta l'operato del governo e attacca gli avversari, ma sempre secondo il suo schema e mai, mai risponde alle domande "scomode". Un po' come se fosse a consiglio di amministrazione di una delle sue aziende. A molti italiani questo modo di fare piace, a me no, ma in ogni caso non dovrebbe essere usato in politica.
La Padania nel '98 faceva queste domande perchè non era come oggi al governo insieme a Silvio e non aveva necessità di mantenere salde le poltrone. Presentatasi da sola alle politiche del '96, mentre tutti la davano per morta ha guadagnato un più che dignitoso 6% e ha fatto i suoi 5 anni di opposizione indipendentemente da Forza Italia. Per cui non c'era, nel '98, l'esigenza di tacere, di tutelare l'immagine dell'alleato e "capo". Anzi ricordo Bossi che gli dava del piduista, ricordo l'on. Boso (mitico) della Lega che nel dicembre '94 preannunciava la caduta del primo governo Berlusconi cantando "Domani non ci sarai piùùù! Ciao Silvio!". I fatti non li dimentichiamo Dave, è tutto molto chiaro. Oggi la Padania si limita a decantare le grandi vittorie federaliste e le nuove leggi sull'immigrazione. Pensa, il federalismo nasce come esigenza del nord stufo di "mantenere" il sud improduttivo, e questi cosa fanno? Accontentano Lombardo, altro furbone, e danno non so quanti miliardi alla Sicilia. Dicono di aver fermato l'immigrazione e di mettere ordine con le ronde: stai a vedere che stasera esco e magicamente non c'è più un marocchino, un sudamericano, e puoi andare in giro col portafoglio in mano che non succede niente. Mi pare anche che gli sbarchi continuino, a Lampedusa. Sapete cosa fanno i clandestini, per evitare di incorrere nel reato di clandestinità? Si dichiarano rifugiati politici. Così intanto entrano, e poi se ne parla. Se la soluzione alla clandestinità è renderla reato, se per ridurre gli immigrati dbbiamo metterli nelle carceri e tenerli qui un po' (fra l'altro abbiamo molto spazio, nelle carceri), siamo messi bene. Il clandestino va MANDATO VIA, dopo essere stato identificato in modo che NON torni, e non messo in carcere, mantenuto da noi per qualche mese a mangiare a sbafo, seppure male. Capisco che non sia facile mandar via i clandestini, sono tanti e tutto il resto, ma ALMENO fare una legge chiara, ferrea direi, sull'immigrazione che stabilisca delle quote, delle graduatorie, un metodo per fare domanda, così come avviene in Australia o in Canada. Regole chiare. Immigrazione selezionata e FUORI i clandestini. Questo mi aspetterei dalla Lega (e non solo, me lo aspetterei da tutte le formazioni politiche che hanno a cuore il paese) ma finora, non ci siamo proprio. Cosa non va?
Per andarsene da questo paese basterebbe, come molla, il livello infimo delle retribuzioni. Effettivamente i miei colleghi tedeschi (l'azienda per cui lavoro ha sede ad Amburgo) guadagnano quasi il doppio di me a parità di lavoro e anzianità. Per la ricerca non so ma mi fido di Dave. E' chiaro però che non è una scelta facile, a me non piacerebbe assolutamente fare la parte dell'emigrante e dello straniero. Andare in un paese dove parlano una lingua che non è la mia e dove magari in quanto italiano posso essere giudicato male ed oggetto dei classici stereotipi mafia-mandolino. Così sono più sereno a casa mia, dove fra l'altro posso buttare le bottiglie di vetro tutte insieme e non devo dividerle per colore, o non esiste il "pfand" perchè si butta via tutto. Questo mi conforta. Mi sento a casa e sentirsi a casa fa tanto per la qualità della vita. Certo questo paese mi fa schifo, un po' intrinsecamente perchè guardo i miei connazionali e li trovo davvero gente brutta, un po' anche per la politica e la storia che abbiamo. Non amo l'Italia ma mi adatto, mi è toccata e in fondo poteva andarmi ben peggio.
Gli italiani che non pagano il giornale ci saranno di sicuro, così come all'estero gli italiani si fanno sempre distinguere perchè GRIDANO e tendono a credersi più furbi. Se almeno lo fossimo, più furbi: siamo intelligenti, arguti, mediamente più degli stranieri, ma alla fine il nostro comportamento non giova. Io so benissimo che ad esempio fare la raccolta differenziata è buona norma, ma quando ho in mano un bicchiere di plastica e trovo solo bidoni tripli per vetro-carta-alluminio, ad un certo punto mi arrabbio, lo butto nella carta e penso a quanto sono idioti questi personaggi biondi dai modi affabili e dal comportamento rispettoso, i cui nonni hanno bruciato nei forni un po' di gente ma non bisogna dirlo se no si offendono e lor invece possono darmi del mafioso, e che oggi ci insegnano l'ecologia e il rispetto per l'ambiente. Sono italiano anch'io in fin dei conti.