Mi sembrava importante questo argomento per i nuovi fatti estivi (sunto di più art. linkati e qualcosa di mio); non essendo molto abituato a scrivere sul web, chiedo venia per la lunghezza.
Mentre una parte di noi mi sembra ancora in fase di stanca estiva….c’è un mondo che non si ferma mai. Quello serpeggiante dell’avidità e del denaro: sembra una degenerazione post-yuppiesca.
Segnalo un articolo qui sul Corriere: dice ‘a riproduzione riservata’, riassumo citando:
http://archiviostorico.corriere.it/2009 ... 4010.shtml
(nell’archivio storico basta cercare ago 2009, 4 agosto, chiedere di Goldman Sachs, art. a firma Massimo Gaggi; ce ne sono anche molti altri a riguardo, in virtù delle recentissime vicende)
Il NY Magazine le scorse settimane ha definito la sopradetta importantissima istituzione “Moloch” e fabbrica di bolle speculative.
Tale Banca, tra le più ricche del mondo ha dato agli USA ben 2 ministri del Tesoro (Henry Paulson e Bob Rubin), leader politici, diplomatici e capi di istituzioni internazionali (dal governatore del New Jersey Jon Corzine al Presidente della Banca Mondiale, Robert Zoellick).
Embeh, Checcefrega, direte voi?
La stessa, cfr. su http://it.wikipedia.org/wiki/Goldman_Sachs
è pubblicamente noto _ed è fondamentale per intendere alcuni meccanismi, la Finanza viene sempre prima della politica nel nostro mondo decaduto_ ha ‘dato’ anche altrove più di quanto non si pensi:
_Romano Prodi, da Consulente Goldman Sachs a Presidente del Consiglio in Italia, a parte Iri e Cirio;
_ Mario Draghi, da Vicepresidente Goldman Sachs a Governatore della Banca d'Italia (>ammesso che ne esista ancora davvero una, intesa come da definizione, ma: “l'Euro è moneta battuta senza stato” ….macchè, non lo han detto Haider o Geert Wilders o Pym Fortuyn, Padoa Schioppa dixit)
_ Mario Monti, dalla Commissione Europea sulla Concorrenza alla Goldman Sachs
_ Massimo Tononi, dalla Goldman Sachs di Londra a sottosegretario all'Economia nel governo Prodi del 2006
_ e anche Gianni Letta, membro dell'Advisory Board di GS è nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo Berlusconi (2008)
Il malumore finanziario diffuso tra 2008 e 2009 è aumentato di recente per nuove cause, ma della crisi dei subprime e le perenni carte di debito-pagherò-forse USA, e della finanza ‘creativa’ cioè basata sulla fuffa, è da molto tempo che si sapeva, s’attendeva solo il botto da anni di banche che s’appoggiano a investimenti-ectoplasma senza capitale reale versato.
Se prima dello sbracamento finanziario mondiale che ricorda tanto il ’29 ma non si può dire, per alcune banche era ancora possibile mantenere una certa allure e reputazione, anche se in presenza di esorbitanti pagamenti di bonus milionari a dirigenti e di transazioni simil-conflitto d'interessi,
dopo il crollo e la recessione pagata dai cittadini americani (e non solo, e dai Mr. Qualunque di tutto il mondo) con la disoccupazione, le tasse e l'esplosione del debito pubblico, nulla è più come prima. Gli Usa è chiaro vogliano socializzare il debito (ad altri paesi, noi compresi) ma privatizzare per sé gli utili. Non è strategia nuova, anzi diffusissima.
Considerate le principali responsabili del disastro, le banche (solo alcune) hanno riconosciuto le loro responsabilità, ma aiutate dai contributi del Tesoro e dal denaro prestato dalla Federal Reserve a costo zero, hanno ricominciato a macinare utili già da primavera 2009. Va tenuto conto che non c'è separazione tra banche, 'partiti', giornali, media in genere. Le verità dunque saranno semprre parziali.
Ora, rimborsati i soldi avuti dal Tesoro, alcuni di questi istituti non hanno più voglia di chiedere scusa, ma tornano al vecchio modo di fare affari, a partire dall'elargizione di megabonus ai loro dipendenti.
Goldman Sachs per il volume d’affari, per gli addentellati finanziari e politici con tutto il mondo, famosa per gli stipendi d' oro dei suoi capi e personale, è la banca più esposta, pure non è la sola.
Gli investitori, le banche minori stesse si sentono traditi, e (la novità ferragostana) non riescono più a capire le manovre di una nuova tecnica di negoziazione dei titoli ad altissima velocità (trenta millesimi al secondo) detta high frequency trading. L'articolo sempre sull’archivio recente del Corriere titola "Goldman Sachs, il mito in crisi. Di fiducia".
Questa tecnica di high frequency trading parrebbe fantascientifica, è basata sull'uso di non comuni algoritmi e di computer che nemmeno sappiamo immaginare. Fa parlare di sé per il "suo potenziale destabilizzante" (vedere su Archivio Corriere il pezzo Algoritmi e vendite al millesimo di secondo. Ecco l'ultima paura che corre in Borsa" di Marco Gasperetti, sempre del 4 agosto u.s). Praticamente chi può, chi ha il sistema migliore e con una rapidità da high frequency, clicca su un titolo come per un download, e si piglia di botto tutto ciò che gli pare (ma in formato reale), per dirla molto alla grossa.
I 2 pezzi giornalistici non sono linkabili poiché a riproduzione riservata. Perciò, consultare archivio Corsera e cercarli, chi vuole pure questi, per intero lì col motore interno.
A gettare altra ombra sinistra su quanto, c'è l'arresto di un dipendente della G&S fermato all'aeroporto di Newark con l'accusa di aver rubato la scatola nera dei velocissimi algoritmi secretati, con cui la banca d'affari gestirebbe questo nuovo tipo di spiazzanti transazioni finanziarie.
Ai grossi risparmiatori, ma anche alla gente comune con i pochi risparmi sudati da una vita di lavoro difficile e sottopagato, questo tipo di finanza, fino a quella al millesimo di secondo, appare alquanto dubbia, specie dopo l'esplosione del mercato dei cosiddetti "derivati", costata all'America (e al mondo) una crisi devastante dalla quale fatichiamo ad uscire.
Trichet della BCE, non a caso, ha allungato i tempi dell'uscita dalla recessione fino al 2010, per chi ci crede. Del resto, trattasi di un’Europa di Banche, non più di Nazioni.
Traduzione: una mera area mercantile che ha distrutto i confini delle patrie per favorire la libera circolazioni degli uomini, delle masse, delle merci, del denaro solo per favorire transazioni bancarie da cui godono e godranno i soliti (a quanto pare poco) noti (ai più).
Meccanismi come quelli sopradescritti di vendite e acquisti di titoli, padroneggiati solo da pochi superesperti consentono di acquistare e vendere titoli alla velocità della luce, in cui i giochi son fatti prima che alcuna controparte possa reagire.
Questi elementi si pongono al di fuori non solo della comprensione dei risparmiatori, dell’economia umana o a misura d’uomo blaterata a sine die dai media comprati proprio dalle cosiddette sinistre (i cui capi e politici vengono proprio da questo sistema, anzi per gran parte da questa Banca) ma - pare – le nuove tecniche vanno perfino al di là della conoscenza di molti banchieri ‘tradizionali’ stessi. "Sembravano una curiosità tecnologica da studiare con la lente dell'accademico" spiega Gasperetti nell’art., "ma in poco tempo sono divenuti un macigno capace di affondare l'intero mercato".
Insomma siamo alle armi di distruzione di massa finanziaria.
E’ stato un errore agganciare tutte le economie mondiali all'America e ai suoi "prodotti" finanziari da debt economy.
Come i "credit default swaps"
http://it.wikipedia.org/wiki/Credit_default_swap
Molti Comuni italiani hanno investito in questi ‘prodotti’….
Qualche settimana fa, funzionari della Sezione Operativa Territoriale di Chiasso, in collaborazione con i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Ponte Chiasso, hanno sequestrato alla stazione ferroviaria internazionale di Chiasso, al confine tra Svizzera e Italia, 249 bond della Federal Reserve Statunitense (FED), del valore nominale di 500 mln di dollari ciascuno, più 10 bond Kennedy da 1 mld di dollari ciascuno, occultati nel doppio fondo di una valigia, per un totale di ben 134 mld di dollari, pari a oltre 96 mld di euro. Si trattava di un paio di giapponesi reclutati con i titoli in valigia. Qualora i titoli risultassero autentici, in base alla vigente normativa, la sanzione amministrativa applicabile ai possessori potrebbe raggiungere i 38 miliardi di euro, poiché sarebbe la prova che si introducono illecitamente titoli attraverso "manovre finanziarie vietate dagli organi internazionali, essendo operazioni che, movimentando grandi somme di denaro a fronte dell'emissione di un titolo virtuale - spesso inesigibile e infruttuoso - nascondono tentativi di speculazione e di riciclaggio". Contro intere nazioni. Ma queste non sono notizie che finiscono sui media di massa….
La notizia per intero è su Etleboro Italia
http://etleboro.blogspot.com/2009/06/se ... ganti.html
Naturalmente poi per quelli che diffondono bolle speculative, insider trading sulle monete altrui, son già pronti da decenni quei paradisi fiscali sui quali nessuno riesce a mettere mano. Anzi a volte non è detto che non portino con sè anche approvazioni dai governanti da loro stessi (pro)posti, ricchi premi, cotillons e lauree honoris causa, come nella speculazione che affondò la lira nei primi '90.
Perfino gli Agnelli hanno un nuovo "mega-tesoro" messo al sicuro (s’è scoperto nel gossip ferragostano sulla loro lite familiare) mentre noi cittadini dalle tasse dovevamo finanziare la Fiat. Appunto: abbiamo socializzato le perdite FIAT per decenni e decenni coi nostri soldi , ma lorsignori hanno privatizzato i loro profitti. (stesso sistema di cui sopra)
Nemmeno il fisco riuscirà a mettere mano sul tesorone. Tutto questo bel sistema ha dislocato i suoi profitti con un intrico di scatole cinesi di cui è impossibile venire a capo. Se un Mr. Qualunque come noi invece dimentica di allegare una ricevuta al 730 (o per come vanno le cose, all’Unico o anche meno), allora sì che siamo subito rintracciabili, signora mia. Non per dire le solite cose, pur vere, della casalinga di Voghera al mercatino rionale….alla quale comunque ricordo: qualcuno, per esempio, a proposito di tesori, si è già dimenticato che l'Avvocato quando entrò in politica, lo fece proprio con l'Ulivo, come senatore.
E' poi tragicamente divertente vedere che in genere squali vari, miliardari …‘mondialisti’(ma solo in casa altrui, mai in casa propria), le loro potentissime banke e i loro potenti media siano solidi alleati delle sinistre globalizzatrici da cui sono sempre appoggiati e riamati in ogni modo.