Anna Masera de La Stampa coglie perfettamente il punto...non voglio nemmeno pronunciarmi sulla questione Crozza-Maroni: certo che non avere nemmeno un briciolo di autoironia è profondamente triste e noioso...
Il terremoto, Fortapasc,
e la libertà di informazione a rischio
Manifestazione di protesta alla Rai venerdì 17 aprile alle 17
Avete visto Fortapasc? Andate al cinema, merita. Racconta una storia di 25 anni fa, ma sembra di oggi. E infatti il film rischia il sequestro...
Premetto: non guardo la televisione se non per sbaglio o per lavoro. Mi sono persa, quindi, la trasmissione Anno Zero di Michele Santoro, sotto inchiesta a quanto pare per aver criticato la Protezione civile in Abruzzo per il terremoto. Ne ho visto solo oggi qualche spezzone su YouTube, per motivi di lavoro, visto che è diventata una notizia del giorno. E ho visto e ascoltato l'intervento di Marco Travaglio, sul "mercato del cemento".
E temo che abbiano ragione, i media dei paesi democratici stranieri, ad allarmarsi per la libertà di informazione a rischio in Italia.
Sono stata ad Amsterdam un paio di giorni prima di Pasqua e persino il tassista era informato sul nostro premier con l'elmetto da pompiere che - in pieno stile populista che ricorda tanto il peronismo argentino - rassicurava la vecchina abruzzese rimasta senza dentiera per colpa del terremoto, con i media italiani che facevano da megafono a questo spot governativo: uno fra tanti, c'è l'imbarazzo della scelta...
Vi invito a leggere a questo proposito l'editoriale di qualche giorno fa sul Guardian di Tana De Zulueta ...
e il lungo post di oggi di Agoravox ...
e per vostra informazione vi giro l'email che ho ricevuto da Radio Città Aperta, intitolata: "I terremoti distruggono le case e uccidono le persone.
Il silenzio dell’informazione uccide le coscienze":
"Il tentativo di tappare la bocca alle denunce della trasmissione Anno Zero sulla situazione in Abruzzo dopo il terremoto non deve passare. La complicità degli apparati politici e dei massmedia con l’imbavagliamento dell’informazione sulla reale situazione nell'Abruzzo devastato dal terremoto è la vera indecenza che va smascherata".
Radio Città Aperta e Megachip invitano tutti a difendere la libertà di informazione
"con una manifestazione davanti alla Rai
in Viale Mazzini a Roma
venerdi 17 aprile alle ore 17.00
(info:
www.radiocittaperta.it ;
www.megachip.info)" .
Dopodiche, penso che ci siano ancora tantissimi bravi giornalisti italiani che vogliono fare il loro mestiere, con scrupolo e per informare sul serio.
Per questo vi consiglio il film di Marco Risi, Fortapasc, che racconta la storia di Giancarlo Siani, il giovane giornalista del Mattino di Napoli ammazzato dalla camorra nel 1985 perchè aveva scoperto tangenti e connivenze fra ditte costruttrici e politici che distribuivano gli appalti.... Aveva 26 anni, non aveva ancora nemmeno il contratto di praticante: era un precario, un "abusivo" con la passione per il giornalismo d'inchiesta.
Il fatto è che la democrazia ha bisogno di giornalismo. Ma di "giornalisti giornalisti", non di "giornalisti impiegati" (chi ha visto il film, capirà)...
A proposito di giornali e di giornalismo, Clay Shirky sul Guardian ha scritto questo lucido articolo (e ringrazio della segnalazione gli amici di Facebook, che hanno condiviso con tempismo il link).
Infine, contro il buonismo dilagante, quello di Giacomo di Girolamo mi sembra un richiamo limpido alle responsabilità della nostra politica: imparassimo a eleggerci una classe dirigente degna di questo nome, anzichè limitarci a inviare gli sms solidali!