Sono abbastanza disgustato da come si muove l'industria della musica, in maniera lenta goffa e del tutto miope alle dinamiche che muovono il mercato, artisti (non solo loro, anzi specialemnte) e utenti.
Chi scarica la musica non l'ha mai comprata e mai la comprerà. Chi la compra, se ne strafrega del download solo "per avere dischi", perché non è la stessa cosa a livello di suono e a livello di oggetto (artwork, confeizoni e via dicendo fanno la loro)
Poi se le major affondano (chi non si ricoda che pure i Metallica prima fecero causa a mezzo mondo poi anche loro si ritirarono dalle battaglie legali?) le piccole etichette e non solo gli artisti ci guadagano. La Stridulum recordings, di conosoc eprsonalmente il titolare, forniva lui stesso gli mp3 come assaggio, perché tanto capiva benissimo come funziona il gioco. E da quando esiste il file sharing mi diceva che lui le vendite le ha aumentate, e non è c erto chissà quale distributore.
Il problema è come dicevano i precedenti post, educare le persona alla cultura della musica, che è una cosa che costa tempo, fatica, sacrifici, denaro ecc. Ma si possono far leva su più molle:
- l'istinto al collezionismo che più o meno tutti hanno. se si rende un genere di musica una moda (orrore! ma serve eccome) si produce cmq almeno uno su cento che seguiterà a collezionare musica su un supporto vero, e non mp3 e basta.
- i buoni vecchi metodi di diffusione di massa, tipo la radio. Sì perché se internet fa conoscere ma solo a chi ha già intenzione, la radio la senti e non puoi scegliere. Quindi si opssono avere suggerimenti preziosi da chi qualcosa ne sa, si posson scoprire un sacco di cose, che non conoscendo non si possono cercare intenzionalemnte. QUindi bisognerebbe di nuovo spingere sulle radio come mezzo di comunicazione.
- migliorare l'audio (ehh qui il discorso è lungo:
http://www.shat.it/Prova%20home.htm) e la confezione, per rendere il cd e il vinile un oggetto prezioso ed insostituibile.
Il download è utilissimo per creare un museo virtuale, una enciclopedia, ma l'ascolto, ehhh tutta un'altra cosa