da dave » sab dic 06, 2008 6:52 pm
Certo, dato che non l'ho fatto, distinguo assolutamente tra chi è mandato a forza e chi è volontario. Tuttavia, mi risulta che nella missione di guerra italiana ci siano solo volontari e, sulla classica base di amici di amici, so che chi è andato a guerreggiare da quelle parti non guadagna certo 800 euro al mese...
Ogni mestiere ha i suoi rischi: la morte è un rischio tangibile della guerra, non certo del lavoro operaio, come quello della Thyssen Krupp o di qualsiasi altra industria o cantiere.
Ecco perché trovo assai triste che il governo non perda occasione per incensare gli "eroi" guerrafondai caduti (non sono mica dei salva-patria!), ma si dimentichi di quelle povere persone - elettori di destra e di sinistra - che perdono la vita sul lavoro in maniera drammatica e scandalosa.
Sono molto più "eroi" questi qui, che gli altri. Poi ovviamente solidarietà per ogni vita umana deceduta. Non mi sta bene, però, che venga attribuito a priori un eroismo che, in fondo, non c'è. Quei ragazzi, quando sono partiti volontariamente in Afghanistan e in Iraq, sapevano benissimo a cosa potevano andare incontro. Fa parte del loro mestiere.
Quindi, se è uno schifo che gli elettori di una parte politica a me vicina hanno gioito per le morti in guerra e hanno composto coretti idioti, tuttavia è ridicolo parlare di quei soldati come degli esempi o cose del genere.