Ormai è una realtà comprovata: gli imponenti flussi di emigranti extracomunitari gestiti con italiana superficialità hanno fatto sì che tra loro si celassero innumerevoli cellule jihaidiste, assolutamente insospettabili e spesso perfettamente "integrate" alla nostra quotidianità.
Tant'è che entrambi i responsabili dei fatti sottocitati lavoravano da anni con regolare cittadinanza italiana fruendo alla grande anche dagli aiuti dal Comune.
Li abbiamo quì, tra noi.
Inutile naconderlo, letale sottovalutarlo.
I fatti di Milano che hanno portato la Digos ad arrestare due marocchini dopo un anno di intercettazioni con il GPS parlano chiarissimo.
Poteva succedere un disastro e molto più ancora.
Questi "signori" stavano pianificando una strage con i controcazzi confidando di farsi saltare in aria in un supermercato o in una caserma, o in piazza Duomo o in una discoteca o semplicemente per strada.
Bastava fare un bel botto che si posrtasse via almeno un centinaio di "infedeli" guadagnandosi il loro sospirato paradiso.
Alla peggio sarebbe andato bene anche avvelenare un acquedotto.
A voi i primi commenti...