23-03-2009
SKARE
"Solstice City"
(Glacial Movements)
Time: (51:02)
Rating : 6.5
La Glacial Movements prosegue il proprio discorso sull'ambient isolazionista, dando alle stampe il lavoro d'esordio degli scandinavi Skare. Dietro questo nome si nascondono personaggi già noti nel settore industrial, ad iniziare da Mathias Josefson (meglio conosciuto per il suo progetto Moljebka Pvlse), oltre a Per Åhlund (già in Diskrepant) e Fredrik Olofsson (che si occupa anche dell'aspetto visivo, fondamentale per questo tipo di suoni). Strutturato a mo' di concept su un intro e due lunghissime tracce, l'album ci trasporta verso territori sconosciuti, innescando un viaggio interiore che trova il suo compimento tra i ghiacci, protagonisti di un panorama irreale, distante dalla concretezza umana e capace di produrre immagini inaspettate. Tutto il lavoro è sviluppato utilizzando registrazioni sul campo rielaborate in studio, ma anche strumenti trattati: un connubio tra rumori e note (il piano emerge timidamente in qualche punto) che in alcuni passaggi rende bene la sensazione di mistero e candore. Le atmosfere calme fanno da commento ad un paesaggio immobile ed eterno, dove il vento è mimato dal lento scorrere dei suoni. Il compimento perfetto di "Solstice City" va ricercato nell'accostamento ad immagini correlate, tanto che viene spontaneo pensarlo come colonna sonora ideale per documentari a tema e video-installazioni. L'opera funziona bene anche senza il commento visivo, sebbene in alcuni momenti, soprattutto nella terza traccia, più statica e rumorosa, le atmosfere fatichino a prendere forma, 'congelandosi' in narcisistici suoni di maniera. Come al solito la label confeziona il CD in un bel digipak, arricchito da un'ottima foto di copertina e colori ovviamente ipotermici. Chi ama l'ambient glaciale non può sottrarsi all'acquisto.
Michele Viali
http://www.glacialmovements.com/